lunedì 19 marzo 2018

Il sole asciuga il volto

Il vaso di fiori, John W. Alexander
Delusioni, disavventure: come si cade, come ci si rialza

di Marina Zinzani

Un percorso che cambia all’improvviso, luogo sconosciuto e non previsto che si visita, ci si trovano dei mostri in questo luogo, mostri, mostri, in grado di strappare la pelle e lasciarti lì, per terra, futuro cibo di topi.
Ma non sempre finisce così. Si ode un suono, un flauto forse, o una voce suggestiva di cui non si comprende la provenienza, si è a terra, si muove un dito, poi la mano, poi il braccio, poi anche le gambe sembrano reagire, vogliono reagire, rialzarsi, ci si rialza, si riesce a muovere i piedi, si riprende a camminare, incerti, ma si riesce a camminare, si arriva ad una fontana, ci si lava il volto, acqua, e sole che asciuga il volto e le lacrime, sole amico ora, sole che illumina il volto, che parla al cuore e gli dice di guardare avanti, vai avanti, vai avanti.
E un mattino ci si accorge che non solo si cammina, che si guarda al nuovo giorno e non ci si volta più indietro, ma che la forza è entrata, forza nei muscoli, nelle ossa, nei pensieri, e si scopre la bellezza al posto delle ferite.

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