Calura senza sconti

Il caldo di questi giorni: pronto ad aggredirti e a toglierti il respiro. L’attesa della notte, il rischio è il cervello liquefatto prima

di Bianca Mannu

Il caldo passa ogni limite di decenza. Il vento frequenta altri siti o, se fa civetta, è per regalarci sbuffi roventi che spifferano di incendi. Non c'è niente di più aggressivo di un caldo così. L'uso dei climatizzatori non è un antidoto, ma un inganno. Atmosfere interne innaturali tra eccessi di ventilazione e relativo irrigidimento muscolare.
L'orribile calura interna, certo strappata e convogliata sulle soglie, è la Gorgona che ti blocca il respiro appena ti sporgi all'esterno. Sosta lì come un cane ribelle e traditore e si naturalizza in muri, in cubi di mattoni, in suoli  pensili o terragni, in oggetti che ingombrano  le soglie.
E aspettano la notte, quando credi di trovare fresco il vuoto dell'assenza. No! Te lo restituiscono intero, sporco, incarognito e oscuro.  Ostaggio d'ogni miseria personale, sconti l'ira di Persefone tradita.  Il cervello liquefatto non ti scuce l'esca d'un sogno terapeutico allungabile oltre la miopia deprimente del me. 

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