Post

Visualizzazione dei post da dicembre, 2019

Segreti di famiglia

Immagine
Possono essere tanti i segreti in famiglia, per esempio a proposito del rapporto tra genitori e figli. Ci sono delle preferenze? Amori che contano di più? di Marina Zinzani Il segreto che non si può rivelare. Mimetizzare la cosa. Negare, se necessario. Interrogarsi, anche. Venire a patti con le proprie debolezze. Cercare il meglio, e non doversi sentire in colpa per questo. Sentirsi umani, non infallibili. E comunque seguire il cuore, non sentirsi sbagliati. L’importante è negare, per non creare complicazioni e discussioni a non finire. Comprenderne i motivi, in silenzio. Che la cosa resti in silenzio.

Tra i due litiganti il terzo gode

Immagine
di Laura Maria Di Forti (Presentazione di Angelo Perrone) (ap) Il proverbio di oggi: “ Tra i due litiganti il terzo gode”. Non si è mai soli neppure nei litigi. Chi beneficia dei contrasti altrui? La tradizione popolare italiana si è sempre espressa con proverbi e modi di dire, rimasti poi nella memoria comune. Oltre le apparenze, non sono una ingenua semplificazione della realtà con cui ci confrontiamo ogni giorno. Molto di più, uno sforzo per riflettere e capire. E magari scovare il bandolo della matassa.

Il risveglio di Ranieri

Immagine
A Gèsoli, l’immaginario paese sardo dove viveva Nonna Annetta, c’erano le stelle in cielo quando  Ranieri si svegliò e cominciò a riflettere di Bianca Mannu (Tratto dal libro Da Nonna Annetta , ed. La Riflessione, 2011) Nelle case dei poveri la festa ha vita breve, perché i bisogni diventano subito perentori. Anche Ranieri s’era messo di nuovo ad armeggiare dentro la loggetta del forno per un rapido inventario. “Da questi catorci non puoi cavarci niente”, si disse. “Da domani, marsch!” E cominciò a stendere il sego sugli scarponi e a valutarne lo stato. Sarebbe stato meglio possederne un paio di ricambio.

E' vita

Immagine
Storie di anziani insieme. Il tempo che è ricordo, chiacchierata, sorriso. A passo lento di Giovanna Vannini Il bello della vita è la vita. Non sai come sarà, quanta ne avrai in dotazione, quali scelte ti metterà di fronte, quali e quanti salvataggi ti offrirà. Nelle attese in consegna, nelle speranze in crescita, nel passato vissuto, nel futuro non immaginato.

Il bandolo e la matassa aggrovigliata

Immagine
Scrivere è un   “gioco” per conoscere la realtà e scoprire il mondo. Ma nella letteratura, i risultati non corrispondono sempre alle intenzioni. Meglio parlare dello stile? di Davide Morelli Per cosa si scrive, indipendentemente dal risultato? Per sfogo oppure per diletto. Per cogliere degli stati di animo o per fare delle istantanee della realtà. Per sublimare gli impulsi sessuali o il proprio disagio esistenziale. Per lasciare una traccia. Per conquistare una ragazza. Per diventare famosi. Per fare soldi. Per sbarcare meglio il lunario. Oppure per mettere ordine al proprio disordine o al disordine del mondo. Ognuno ha il suo motivo o i suoi motivi.

Arcobaleno

Immagine
Arcobaleno a Pisa (foto ap) La pioggia scrosciante prima dell’arcobaleno: ognuno attraversa la fatica per inseguire i propri sogni di Marina Zinzani “Se vuoi trovare l’arcobaleno, devi sopportare la pioggia” (Dolly Parton). Balla ballerina, balla anche se i piedi ti fanno male, anche se la fatica ti farà chiedere a volte se questa è la strada giusta, la tua strada.   Studente con tanti sogni, studia, prendi la laurea, persevera in ciò che vuoi fare, insegui il tuo progetto e non stare ad ascoltare chi ti dice che il mondo va in un certo modo, che vanno avanti sempre i raccomandati.

Non dire gatto se non ce l'hai nel sacco

Immagine
di Laura Maria Di Forti (Presentazione di Angelo Perrone) (ap) Il proverbio di oggi: “ Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco” . Quando si può cantar vittoria? Attenzione alle cose difficili ed imprevedibili. La tradizione popolare italiana si è sempre espressa con proverbi e modi di dire, rimasti poi nella memoria comune. Oltre le apparenze, non sono una ingenua semplificazione della realtà con cui ci confrontiamo ogni giorno. Molto di più, uno sforzo per riflettere e capire. E magari scovare il bandolo della matassa.

Incisioni

Immagine
La perdita, il ricordo che rimane di Davide Morelli Resta solo un numero nell’agenda.
 Il tempo sbiadisce, ossida tutto.
 Voglio credere nell’ultraterreno, 
nella dimensione immateriale.
 Resta un’incisione nella memoria,
 un fregio intagliato nel cielo.

Altri pranzi

Immagine
Nei giorni di festa, ci si riunisce numerosi intorno ad una tavola: un pensiero a chi non ha famiglia e a quanti non lo dimenticano di Marina Zinzani “Non esiste modo migliore di gestire la propria vita se non toccare la vita di un altro, con amore e un sorriso”(Og Mandino). Ci sono addobbi, vetrine sfavillanti, alberi di Natale originali, il pensiero dei regali, il cibo in abbondanza, le tradizioni da rispettare. C’è un Natale in cui ci si ritrova in famiglia, un momento particolare in cui si sottolinea l’importanza di un nucleo.

Uccelli di passo

Immagine
di Bianca Mannu (Commento di Angelo Perrone) (ap) Sono animali abituati a migrare da un luogo all’altro, gli uccelli di passo, lo fanno per sopravvivere e stare meglio. Trovare il luogo adatto dove riprodursi, svernare. Semplicemente, vivere. Sono così per natura e la definizione racchiude un destino.

Tra i mercatini di Natale

Immagine
Mercatini di Natale, Bolzano (foto Elfrun Kafmann)

Auguri a tutti noi

Immagine
Clima di feste e di auguri: un’esortazione a vedere le cose in modo positivo. Perché la vita è comunque bella e preziosa di Laura Maria Di Forti Auguri di serenità, perché nella quiete si sentono palpitare i cuori; di gioia, perché la vita senza risate è come una pietanza senza sale; auguri di benessere, perché la miseria non piace a nessuno; di buoni proponimenti, perché avere degli obiettivi da portare avanti mantiene giovani.

Al cinema, "La dea fortuna"

Immagine
La stanchezza della routine, gli eventi che sconvolgono gli equilibri. L’umanità dolente che ritrova nell’amore la forza di reagire di Marina Zinzani (Commento al film La dea fortuna di Ferzan Ozpetek) I rapporti stanchi e la capacità di innamorarsi ancora della stessa persona.  Un sentimento espresso così poco a volte, talmente così poco che arriva a perdersi.  La capacità di andare oltre ciò che sarebbe giusto fare, in nome di qualcosa di più alto.

Il Presepe, la sorpresa del mistero

Immagine
Il Presepe racconta una tradizione che in duemila anni si è arricchita di significati, continuando a suscitare interesse. Attraverso la magia delle luci e delle scenografie, si tramanda la bellezza di una Storia che desta ancora stupore   (ap *) La scena? Il Presepe ha una composizione semplice, di pochi elementi, ma ben assortiti. Innanzi tutto, una capanna, esposta al gelo, perché quell’anno, oltre venti secoli fa, fu particolarmente rigido. A rendere l’idea del freddo, va bene anche una grotta, che è ancora più nuda ed esposta alle intemperie. O una delle sue possibili varianti, suggerite dalle vicissitudini moderne: un edificio diroccato, un vecchio sottoscala, una fabbrica abbandonata, qualsiasi anfratto naturale o meno, utilizzato come rifugio da sventurati senza tetto.

Il mattino ha l'oro in bocca

Immagine
di Laura Maria Di Forti (Presentazione di Angelo Perrone) (ap) La tradizione popolare italiana si è sempre espressa con proverbi e modi di dire, rimasti poi nella memoria comune. Oltre le apparenze, non sono una ingenua semplificazione della realtà con cui ci confrontiamo ogni giorno. Molto di più, uno sforzo per riflettere e capire. E magari scovare il bandolo della matassa.

Chiacchiere con uno sconosciuto

Immagine
Poche ore per una passeggiata a Firenze, lo strano incontro con uno sconosciuto di Davide Morelli Mi cambio. Mi metto dei jeans sgualciti. Mi infilo la prima maglia che trovo nell’armadio. Mi metto i calzini. Mi infilo le scarpe. Me le allaccio. Vado subito in bagno. Sono tutto spettinato. Apro il rubinetto. Mi bagno le mani. Mi passo un po’ d’acqua nei capelli. Mi pettino. Mi guardo allo specchio. Osservo attentamente le mie rughe e la mia calvizie. Il mio volto è un poco pallido. Non sono più un ragazzo: ho quarantacinque anni ormai.

La mia altalena

Immagine
Il proprio mondo come un piccolo regno: quali i confini? di Maria Cristina Capitoni Devi restringere il tuo regno sì che da un cantone all’altro trascorra meno tempo così facendo anche l’orizzonte è più vicino e il tuo presente altalena tra passato e futuro, meno assente.

Dopo una notte di dormiveglia

Immagine
Il sottile confine tra la luce e la notte, ci si immerge nei fondali finché dura il fiato. Per stare poi meglio a galla di Giovanna Vannini Non c’è nessuna linea tra la vita e la morte, nessuna distanza o distacco. E’ un intrecciarsi vicendevolmente. Esserci non esserci, siamo qui quelli che siamo, siamo lì quelli che in un’altra dimensione stanno. Si vedono volti, si sentono voci, si recepisce presenza, basta solo essere predisposti all'ascolto.

Realtà immaginarie?

Immagine
Il cliente sbronzo di un bar, un biglietto trovato in una giacca ritirata dalla lavanderia, e persino i fiocchi di neve: nulla in comune? Il difficile rapporto tra l’ordine e il disordine. E qualche spunto per la scuola di Davide Morelli In definitiva la matematica esiste per contare, per misurare ed anche per dimostrare. Per i formalisti i numeri non sono altro che simboli. Ma la matematica può essere rivelatrice di qualcosa di più profondo inerente l'esistenza. Nel romanzo di Musil  I turbamenti del giovane Törless , a proposito dei numeri immaginari il protagonista dice: "Questa unità non esiste. Ogni numero, positivo o negativo che sia, elevato al quadrato dà una quantità positiva. Dunque non può esistere un numero reale che sia la radice quadrata di una quantità negativa".

La deriva

Immagine
Bisogno impellente di denaro: il benessere distorto di Marina Zinzani Si leggono di cose di fatti di gioventù bruciate e di strade malsane per avere denaro facile denaro mentre un altro soffre cresce quel denaro

Eroi moderni

Immagine
Gente famosa, e persone comuni che operano in modo discreto, silenzioso. Con coraggio. Accanto a noi di Marina Zinzani Gli eroi moderni restano in silenzio in disparte vivono le difficoltà a testa alta non temono resta nel chiuso di una stanza la loro inquietudine continuano in un progetto, uno scopo

Lisbona, luogo di approdo e partenza

Immagine
Sulle orme di grandi poeti come Fernando Pessoa e Josè Saramago, il fascino segreto di Lisbona. A passeggio nei vecchi quartieri del Baixa, del Chiado e dell’Alfama, con il sottofondo delle note struggenti del Fado e il profumo di mare e sardine fritte. Le sponde del fiume Tago e la vista dell’oceano, mentre il vento fa sospirare: il sentimento strano della “saudade” (ap) Girava senza meta per le strade, fermandosi agli angoli dei vicoli, raccogliendo idee, più raramente prendendo appunti: semplicemente respirava a pieni polmoni quell’atmosfera speciale. Si intuisce il modo di trascorrere le giornate di Fernando Pessoa, leggendo le parole del suo scrivano, Bernardo Soares, che, per rendere l’idea, ha intitolato Diario dell’inquietudine la strana mescolanza di finzione e realtà che gli è servita per raccontarne la storia e il suo perenne girovagare in città. L’uomo, a Lisbona, lo si poteva incontrare ovunque da quelle parti, dalla Baixa al Chiado. Ma era soprattutto nel retico...

Una città da vivere

Immagine
Il lavoro precario, il bisogno di evadere, la ricerca di uno svago: dove vivere? E soprattutto come? di Davide Morelli Entrarono in cucina. Una cucina con un rivestimento dalla pavimentazione insolita nella nostra zona: il parquet. C’era molto disordine. Nel lavello c’era un marasma di stoviglie accatastate: c’erano scodelle sporche di sugo di ragù, mestoli e posate sporche, una teglia incrostata. Giorgio aprì l’anta per prendere un piattino. Il rubinetto sgocciolava. Probabilmente sgocciolava, perché si era rotta la guarnizione.

Rivelarsi

Immagine
Mostrarsi per come si è: c’è un momento in cui questo può accadere di Maria Cristina Capitoni Solo al presente l’anima si svela completamente mostrando il cuore sepolto da un cumulo di polvere e dolore pesante quanto il tempo trascorso dall’ultimo pianto.

Altrove

Immagine
La ragione ci spinge in un territorio sconosciuto, dove si perdono le tracce del quotidiano: eppure è come se fosse impossibile cancellarle dalla nostra vita di Emily Dickinson (Commento di Bianca Mannu) (bm) Tra ragione e natura, Emily Dickinson propende per la seconda. Il domani è scommessa e rischio, ma la natura ha una sua logica interna non contestabile. La soluzione più saggia? Lasciare ch’essa si compia. Ma nel mondo quella stessa natura è spesso stravolta. La poetessa ne è consapevole. Ogni punto di vista non può avere alcuna pretesa di assolutezza.

Tempi di attentati

Immagine
Contatti, preparativi, arruolamenti. Tra logge segrete e gruppi terroristici. Storie di persone, dietro gli attentati di Davide Morelli Si era preso una pausa di due giorni. Voleva osservare come era cambiata Padova dai suoi tempi. La cosa che lo interessava di più non era apprezzare la bellezza della città. Non gli importava della bellezza della Basilica di Sant'Antonio o della Cappella degli Scrovegni. La cosa che lo interessava di più era ritornare in certi luoghi a lui cari e vedere come il tempo aveva cambiato la fisionomia delle cose.

12 dicembre 1969

Immagine
Un popolo di volti  (ai funerali di piazza Fontana) di Ernesto Treccani Piazza Fontana a Milano: tanti volti, non solo  di vittime. La partecipazione di tanti al momento di dolore. E all’indignazione di Marina Zinzani Se una persona va in una banca e poi non torna più a casa se dei bambini diventano adulti in un attimo attraverso un dolore lancinante se i tentacoli velenosi del male colpiscono persone che non vedranno più i loro cari ma li dovranno riconoscere in un letto d’ospedale

Natale, la passione per gli addobbi

Immagine
Natale, la magia di una festa senza età. di Laura Maria Di Forti Chi non conosce il Natale? Per i credenti ricorda la nascita di Gesù, ma anche gli atei, gli agnostici, i distratti e quelli che tutto l’anno pensano solo a sé stessi, almeno nel periodo natalizio, cercano di essere migliori.

Fado

Immagine
Musica di strada a Lisbona (foto ap) Note e voci struggenti. Il senso di nostalgia di Marina Zinzani Il fado si accende la sera malinconia lamento ti prende per mano e ti mostra i colori della nostalgia le anime silenziose le nostre anime.

Volontari di notte

Immagine
Il volontariato ha tanti volti: le immagini del bene di Marina Zinzani Di notte, su un’ambulanza di notte nella città deserta, sotto i portici giacigli improvvisati, figure informi una tazza di tè, una parola, una coperta fa freddo solitudine sollievo.

Sguardo muto

Immagine
Il dolore che si esprime con un cenno. Uno sguardo di Maria Cristina Capitoni Perché quel pianto in gola che allora non capisti adesso ancora ti interrompe la parola? Non ti esprimi che in un cenno della mano circolare spettatore muto dell’altrui dolore

Compagni

Immagine
La buona compagnia dei libri di Marina Zinzani Cercare nei libri delle risposte compagni per una sera luce sulle pagine le parole sono dentro di noi risuonano nutrono.