mercoledì 4 dicembre 2019

Oltre l'immaginazione

Si parla di fantasia, per lodarne le virtù nelle arti e nella vita pratica. Infiniti mondi paralleli, ed anche il reale ha il suo mistero

di Davide Morelli

Secondo alcuni la realtà supera sempre l'immaginazione. Quindi per questa scuola di pensiero è inutile raccontare storie di fantasia. Ma raccontare storie vere soltanto è limitativo. Inoltre anche le biografie vengono sempre romanzate. Pure i romanzi neorealistici comprendevano una componente di trasfigurazione.

Non bisogna dimenticare che raccontare significa quasi sempre raccontarsi (Madame Bovary sono io) e che la narrativa è un pantagruelico psicodramma (solo le dittature sudamericane proibivano questa forma di psicoterapia catartica per antonomasia perché ne avevano paura).
La scrittura è terapeutica: si pensi solo alla psicosintesi. Non solo ma questa realtà potrebbe essere una tra le infinite realtà possibili, come pensano i teorici del multiverso. Potrebbero esistere infiniti universi paralleli. Esercitare l'immaginazione è perciò fondamentale. In ogni istante della nostra vita siamo ad un bivio. Nella fantasia esistono addirittura infinite possibilità di scelta. L'immaginazione con contempla la dicotomia possibile/impossibile; ha naturalmente dei limiti percettivi e cognitivi, che non permettono di afferrare l'infinito (ma solo l'indefinito) e il nulla (c'è sempre una alterità fisiologica tra l'io e il nulla).
L'immaginazione non contempla la dicotomia probabile/improbabile. Sappiamo bene, grazie all'ausilio della logica, che ci sono eventi probabili che non si avverano ed eventi improbabili che si avverano. L'immaginazione non contempla di primo acchito la dicotomia verosimile/inverosimile. Sappiamo sempre grazie alla logica che esistono verità inverosimili e bugie credibili. Sappiamo bene quanto per un poeta ad esempio sia importante la cosiddetta formazione del proprio immaginario.
Per i materialisti la vita umana è un segmento. Per i cristiani è una retta che prosegue all'infinito. Per chi crede all'eterno ritorno è un cerchio. Chi può sapere quale è la verità? Diamo per ora libero sfogo alla fantasia, ché poi subentrerà il nostro raziocinio. L'immaginazione utilizzata per scrivere una poesia o un racconto è connessa anch’essa alla conoscenza. Il pensiero si esprime tramite parole ma anche tramite immagini. Senza immaginazione non ci sarebbero rappresentazioni mentali. Senza di esse non saremmo niente. Dall'incontro tra reale ed immaginario è sempre scaturito il futuribile.

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