Pagine letterarie

di Maria Cristina Capitoni Perché tu non debba farti male  con le piccole cose di questo mondo punto fermo intorno a cui girare per riprender fiato l’idea da tener salda in petto quando devi uscire la tua voce nel frastuono questo sono.

di Marina Zinzani ("Il est des choses" - Françoise Hardy) Ci sono delle cose che non vanno bene direi di no l'imperfezione è ovunque

di Cristina Podestà Tracotanza, prepotenza, alterigia, superbia, insolvenza: ὕβρις per i Greci. Questo termine di una lingua detta erroneamente “morta” raccoglie ogni sfaccettatura negativa che caratterizza il mondo odierno, è rappresentativo delle umane genti del terzo millennio.  Virulenze, guerre, disastri climatici, crisi politiche, all’orizzonte una fine più volte annunciata e mai sentita tanto vicina.

di Liana Monti In un enorme castello lontano nel bosco Viveva un essere all’apparenza brutale e losco Per un sortilegio crudele e beffardo Condannato ad impaurire qualsiasi sguardo.

di Liana Monti Evviva la poesia Che scatena la fantasia Evviva la bella scrittura e composizione Che descrive ogni sorta di situazione. 

di Marina Zinzani (“Les madeleines” – Françoise Hardy) Pasticceria e piaceri proibiti un giorno di pioggia ombrello che si chiude

di Liana Monti Fiori colorati Delicatamente profumati Spontaneamente nati Attentamente coltivati Decorativamente posizionati Accuratamente fotografati Gioiosamente regalati Gelosamente conservati Tristemente abbandonati Artificialmente imitati

di Liana Monti Il mio messaggio può arrivare in un istante Ovunque tu sia E tu lo leggerai quando vorrai. Un filo sottile ci unisce. Vedo i tuoi occhi Senza averti mai visto.

di Marina Zinzani (“Parlez-moi de lui” – Françoise Hardy) Se n’è andato ma tutto parla di lui e non le foto

di Liana Monti Il mio pensiero vola a te lasciami guardare attraverso i tuoi occhi vorrei entrare nel tuo sorriso lasciami sfiorare con le dita della mano la pelle del tuo viso e chiudendo gli occhi sentire il tuo profumo e il tuo calore. Nessuno può capire cosa questo significhi per me.

di Liana Monti Ho chiesto al sole Di portarti un messaggio Più di mille parole Come un miraggio. Lui manderà un suo raggio Che attraverserà le nuvole Tu lo vedrai Illuminerà il tuo viso E si poserà sul tuo sorriso e capirai! 

di Marina Zinzani (“Mais il y a des soirs” – Françoise Hardy) Ci sono notti in cui si percorre il giorno quello che deve cominciare prima di una partenza prima di una cosa bella

di Liana Monti Rivali bellissimi su cui pedalare Alba sul mare ogni giorno puoi osservare Verdeggianti pinete in cui camminare Estasianti monumenti da ammirare.

di Maria Cristina Capitoni Era comunque un tenue stare a poca distanza dal suolo separato da sé per un tempo stabilito dentro cui scorreva tutto l’infinito necessario.

di Liana Monti Da cosa scappi?   Dalle mie paure passate, presenti e future dai miei pensieri, quelli di oggi e di ieri.   Ogni giorno corro un po’ più forte percorro strade lunghe e corte quelle diritte e quelle storte.

di Marina Zinzani (“Rendez-vous dans une autre vie” – Françoise Hardy) Altre strade altre vite immaginarie siamo un po’ prigionieri, no?

L’amore per la scrittura di Liana Monti Un pomeriggio d’inverno mentre stavo studiando sentii nel silenzio una voce chiamare guardai dalla finestra che stava nevicando d’improvviso sentii parole che corsi ad annotare.

di Marina Zinzani (“Il n’y a pas d’amour heureux” – Françoise Hardy) Non esistono amori felici quelli appartengono alle favole il principe che bacia la sua amata e la risveglia, il mondo s’illumina

di Liana Monti Fuggita lontana dalla strega maledetta scappò nel bosco e trovò una casetta chiese aiuto ad amici fedeli e leali che le offrirono rifugio con modi ospitali   Per un po' fu al sicuro ma poi fu scoperta

di Maria Cristina Capitoni Il sentiero illuminato scorre tra le ombre sfruttando le forze sottili separa il mondo dal tempo trascorso lasciando segnali visibili solo al tramonto.

di Marina Zinzani (“Quel dommage” – Françoise Hardy) Quante cose avremmo potuto fare un tempo i mari erano pieni di poesia un tramonto e i raggi del sole sull’acqua un arancione che riscaldava i nostri cuori

di Marina Zinzani (“Ma junesse fout le camp” – Françoise Hardy) Un giorno d’estate bambini che giocano i fili d’erba parlano  e parla il grillo di sera

Una madre ed una figlia, nei tempi antichi di Liana Monti La risposta certo è presto detta Se la tua vita vuoi che sia perfetta Non c’è dubbio su cosa devi fare Credi a me, tu ti devi maritare.   Tuo padre ha per te un buon partito

Regalo alla persona cara di Liana Monti Buongiorno mio caro signore Son venuto qui per un’occasione speciale Sto cercando un bellissimo fiore Vorrei qualcosa di veramente originale. Che sia fresco e profumato Dal colore vivace ed acceso Che con cura sia stato coltivato Senza alcun insetto inatteso.

di Marina Zinzani (“Personne d’autre” – Françoise Hardy) Ti alzi una mattina e ti accorgi che il tempo non ti appartiene non sai cosa fartene del tempo le tue occhiaie, lo sguardo spento

Nel silenzio di Liana Monti Altre parole più non trovo Per descrivere quello che provo Rimango in silenzio ad occhi chiusi Tutti i pensieri sembrano conclusi Il respiro emette un lieve rumore Segue fedele il battito del cuore

Beatrice (Maria Stillman, 1895) Gesti e portamento di Liana Monti “Tanto gentile e tanto onesta pare La donna mia, quand’ella altrui saluta” (Dante Alighieri)   L’abbigliamento sobrio, un portamento elegante arriva sorridente con occhi brillanti che abbagliano per quanto sono raggianti ed ecco il suo saluto desiderato con attesa vibrante.

di Marina Zinzani (“Tant de belles choses...” – Françoise Hardy) C’eravamo nascosti e chi arrivava primo liberava tutti i giochi di bambini capanne per creare un mondo

Oltre il quotidiano di Liana Monti Ci sono persone della famiglia che contano sulla tua presenza regolare. Ci sono amiche ed amici importanti che sono stati sempre presenti quando eri sola. C’è lo sport a cui dedichi il giusto tempo quotidianamente per mantenere la salute.

di Marina Zinzani (“Soir de gala” – Françoise Hardy) Passi sotto la pioggia una strana magia nell’aria pensieri che sorvolano

Dopo una relazione di Liana Monti Avevo dato per scontato Che mi avresti sempre amato Invece te ne sei andato. Il filo si era spezzato Di noi ti eri stancato Qualcuno via da me ti ha portato. Mi hai abbandonato Il mio errore molto l’ho pagato E il dolore mai se ne è andato.

Un po’ di pace di Liana Monti Altre parole più non trovo Per descrivere quello che provo Rimango in silenzio ad occhi chiusi Tutti i pensieri sembrano conclusi Il respiro emette un lieve rumore Segue fedele il battito del cuore

di Marina Zinzani (“Seras-tu là?” – Françoise Hardy) Quante cose avrei voluto dirti quante lettere non inviate quante mancate risposte postini che si perdono attese

Come nasce una poesia di Liana Monti Come nasce una poesia? Sgorga forte da dentro Sale e cresce un fermento Apparso quasi all'improvviso Illumina il mio viso Invade prorompente Una vibrazione nella mente Una sensazione istantanea Una frase appare spontanea

di Marina Zinzani (“Un seul geste” - Françoise Hardy) Un solo gesto che possa riappacificare rimediare riaprire un dialogo perduto tanto tempo fa quando i giardini erano in fiore

Fidarsi di sé di Liana Monti Va dove ti porta il vento Ascolta bene questo momento Fidati del presentimento È come un avvertimento Con sguardo sempre attento Troverai forte incoraggiamento Che sia dopo un allenamento Che sia dopo un difficile appuntamento

di Marina Zinzani (“A quoi ça sert” – Françoise Hardy) A cosa serve rincorrere un aquilone leggere una favola la sera ai bambini acquistare un profumo che lascia una buona sensazione

di Marina Zinzani (“Dans le monde entier” – Françoise Hardy) Attorno al mondo  al nostro mondo mettiamo recinti per proteggere affetti

La stessa strada di Liana Monti Io ci sarò Anche quando il grano è biondo Ti ascolterò Per le tue parole io non sono sordo Ti rassicurerò

di Marina Zinzani (“Porquoi vous?” – Françoise Hardy) È tutto così sfuocato. Il mio volto l’ho perduto tanto tempo fa. Vago. Vago per le strade di una città caotica ma anche deserta. Perché tu non ci sei. Cosa siamo stati?

di Marina Zinzani (“L’amour fou” – Françoise Hardy) Lui non chiama. Io aspetto. Guardo il cellulare, sobbalzo ad ogni messaggio. Il cuore sale in gola, l’ansia è mia compagna ormai. Era cominciata con i giardini in fiore, e l’acqua delle fontane che zampillava, come se sapesse, quell’acqua, che il mio cuore non era più solo, inebriato come con un bicchiere di champagne, non più cuore errante e triste.

Fuggendo dai demoni di Liana Monti Dal buio e dalla luce troverò ispirazione Le paure mi creano grande agitazione Cerco da tempo una soluzione La natura offre grande consolazione. Mi parlano i demoni dal passato Che non mi hanno mai abbandonato. Mi sussurrano i mostri dal futuro Che sempre appare assai oscuro.

di Marina Zinzani (“Normandia” – Françoise Hardy) La mamma che ci chiama. È ora di salire dall’acqua. Siamo piccoli e certamente felici, basta poco per esserlo. Il salvagente è corollario della magia dell’acqua, così come il secchiello, le forme di plastica che creano immagini dalla sabbia bagnata, e il castello lì a riva, costruito dalla mattina.

Una realtà nuova di Liana Monti Le tue parole erano così delicate La tua voce era così dolce Il tuo sorriso era così spontaneo I tuoi occhi brillavano Ma non per me Non più. Come bloccata da un muro invisibile