Svanire

di Marina Zinzani

(“Porquoi vous?” – Françoise Hardy)

È tutto così sfuocato. Il mio volto l’ho perduto tanto tempo fa. Vago. Vago per le strade di una città caotica ma anche deserta. Perché tu non ci sei.
Cosa siamo stati?
Fotografie di persone sorridenti, in montagna, al mare, con gli amici. Eravamo felici?  Dimmelo, se puoi. Non me l’hai mai detto.
Inseguire i ricordi, lascia andare, lascia andare mi dicono, la vita va avanti. Costruisci, rinnovati.
Ma i fili bianchi nei capelli parlano di una perdita, di tante perdite, anche se io ho avuto tanto, ho amato.

Commenti

Post più popolari

👻 Varosha e il vuoto: la città fantasma di Cipro come specchio interiore

Gli amanti di Marc Chagall, tra sogni volanti e la solitudine della realtà

La solitudine delle donne: il silenzio, l'impunità e le ragioni per cui non denunciano

👵 Tardona, a chi? Anatomia di un giudizio e valore del tempo

Lettera di un padre alla figlia che parte