mercoledì 24 febbraio 2016

Compagni di viaggio

di Marina Zinzani

Essere accompagnati da un nonno. Un nonno che insegna a giocare a carte,  che parla di un libro, che mostra luoghi, che racconta la storia, eventi del passato fra nostalgia e curiosità. Essere accompagnati da lui per anni, presenza sobria, di poche parole. Ma ha lasciato tanto. Essere accompagnati da un ideale. Crederci e trovare linfa, sicurezza, vedere mete. Arriverà, arriverà il momento…. Poi si scopre che gli ideali si infrangono, muffa e sporcizia. Ma noi ci credevamo.
Essere accompagnati dalla paura. Ogni giorno, presenza quotidiana, assidua. Un cecchino pronto a colpire, sotto forme misteriose, insolite. Dietro l’angolo di strada, ad un ritiro di analisi, ad un ritardo di qualcuno, ad un giramento di testa, ad un rumore nella notte. Difficile liberarsene.
Essere accompagnati dalla solitudine. Forse da quando siamo nati, o poco dopo, attraverso compagni cattivi, si scopre che non siamo protetti, che siamo soli. La forza che dobbiamo trovare, sempre, imposta dagli eventi. E’ così difficile a volte.
Essere accompagnati dalla bellezza.  Ricercata nei libri, nei quadri, nei film, in attori e attrici quasi ricordo di dei lontani, ricercata in un gesto, nell’etica, nelle proprie convinzioni. Ricercata nei paesaggi, nei cibi, nelle parole, nel calore di persone. Ricercata per sopravvivere, per vivere meglio, compagna che ci allieta ed allunga la vita.

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