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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

"Is panixeddas": una festa per tornare bambini a novembre

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La Sardegna ha conservato, per il culto dei morti, una antica festa che ricorda Halloween. I bambini vestiti da fantasmi bussano alle porte delle case chiedendo piccoli doni in cambio di preghiere. Tutti aspettano questa ricorrenza preparando i dolci tradizionali di Bianca Mannu (Introduzione di Angelo Perrone) (ap) La sensazione più acuta è un’immersione in un mondo lontano e ben poco conosciuto, quello di alcuni piccoli paesi della Sardegna. Il tempo e lo spazio marcano una distanza rispetto alle abitudini di oggi. Anche la stessa lingua italiana ha una corposità dal forte sapore antico, lo stile del racconto è talvolta arcaico per l’uso di espressioni che rinviano ad un altrove poco consueto (“in panciolle”; “rettangoli di sole che fanno civetta” tra i vetri).

Maurizio (Il rimpianto)

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di Marina Zinzani (ap) Racconti dedicati alle emozioni. Quel vago sentire che solo con il tempo può trasformarsi in sentimenti duraturi, mettere radici. Oppure percezioni più consistenti che giungono a turbarci nel profondo, sorprendendoci mentre siamo intenti ad altro. Spesso non durano a lungo, scolorano nella memoria, e ne conserviamo un pallido ricordo, non perché poco importanti: solo perché siamo riversi verso nuove esperienze, che ci trascinano altrove.

Vino

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Il bevitore , di Mario Sironi Un bicchiere in più e cade la maschera sul viso: il volto sconosciuto di Marina Zinzani Poi si invecchia poi si accendono le luci e un bicchiere di vino si deposita la maschera sul tavolo per una sera si allenta la tensione si beve un po’ verità che appare cattiva cosa faccio adesso come rimedio non devo bere mi fa male bere

Diventare avvocati: il valore degli esami nella formazione professionale

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Polemiche sugli esami per l’abilitazione all’esercizio della professione forense. Al fondo, uno scetticismo sulla loro stessa utilità. La verifica delle capacità del singolo rientra nel processo di formazione Esami di Stato al centro di polemiche (ap *) Gli esami (anche quelli “di Stato”) non finiscono mai. Non c’è sessione, in qualunque campo, in cui manchino critiche e polemiche. Da parte di tutti: i componenti delle commissioni, chiamati a esprimere giudizi su persone mai viste prima, e i candidati stessi, perplessi sullo svolgimento delle prove, e sul comportamento degli esaminatori; ovviamente dispiaciuti quando l’esito è infausto.

Camini fumanti

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L’atmosfera autunnale nei piccoli borghi di Paolo Brondi Autunno in montagna Vaga il pensiero sulle cime Fumanti di camini in evanescenza Si ritorce nel freddo in borgo antico Ascolta discorsi muti fra solitarie figure Guarda immagini antiche Che si fanno nuove nel tenero Espanso profumo di pane e nel dolce canto di ninna nanna

Volare oltre

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Musiche che regalano leggerezza di   Maria Cristina Capitoni Melodie inconsapevoli e distratte Rapiscono al cuore Il suo corpo pesante Lasciandolo, preda di venti, Volare ben oltre il previsto 

Il tempo nasce vecchio

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Le tante immagini dell’uomo: dalla figura di cacciatore alla dimensione collettiva di oggi di Bianca Mannu  Qua – fra gli sterrati contesi alla campagna – strame e fossa d’orridi capanni - il tempo nasce vecchio e ingordo affetto dalla stessa cupidigia del più stupido di tutti gli animali: l’uomo

Compagni di scuola

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Arthur Rimbaud, Istituto Rossat, 1864 Incontrarsi dopo tanto tempo, quel senso di estraneità di Marina Zinzani Parole di stupore e ci fu anche un abbraccio. Il tempo e le cose come allora. Ma qualcuno era passato, nelle loro vite e nei loro volti, cambiandoli per sempre. Silenzio, un attimo dopo, e poi tante parole, chi hai rivisto di allora. In quell’attimo di silenzio c’era la verità, l’essere estranei ora, con altre vite.

Salire in quota

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Fermarsi qualche volta, per ritrovare la strada di Maria Cristina Capitoni Scovar nel marasma familiare Tracce confuse del genuino sentiero Ecco ciò che costringe davvero A sostare in quei pressi Prender nota Poi di nuovo in quota Per quel volo che terminerà All’inizio del nuovo giorno.

Passi

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Sogni come speranza o rimorso di Paolo Brondi A lungo ho percorso tappeti di foglie cadute invecchiate tradite da un sole cocente A lungo ho atteso silente la traccia di un bene diverso immoto come pietre nascoste sotto un cielo nascosto alle stelle

Reddito di cittadinanza: il salto che scavalca le cause del bisogno

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Identificare la lotta alla povertà con il reddito di cittadinanza può tradire tante aspettative: la liberazione dal bisogno dipende dalla capacità di affrontarne le cause I dati sulla povertà (ap *) Non c’è argomento, come il reddito di cittadinanza , in cui sia così forte il livello polemico della discussione, ma anche così indispensabile rinunciare ad un approccio sommario; saper distinguere il giusto da ciò che ci porta molto lontano e non ci fa intravedere una via d’uscita. Anzi ci avvicina ad un esito fallimentare, che tradirebbe le aspettative di molti.

Incantesimo

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Capo Sounio, Grecia (foto ap) Attimi particolari, che rimangono nei ricordi di Marina Zinzani Un prato pieno di margherite la foglia che nasce un profumo che arriva improvviso. Sentirsi felici per una sera per qualche ora il cielo si rischiara e offre una miracolosa pace pienezza. Forse Dio ci ha sfiorato e non ce ne siamo accorti.

Tra i pensieri

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Un pizzico di nostalgia, nei ricordi di Paolo Brondi Che non darei per leggere Sotto la nebbia dei pensieri Dove tutto   appare sospeso Le tante mie nostalgie Lo so, non si possono lasciare Le nostalgie, mi vivranno accanto Dormiranno con me Spartendo tutto fra noi

Un tocco di stregoneria

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Idoli e feticci: le forme che possono assumere al tempo d’oggi di Paolo Brondi Parole e concetti antichi trovano ancora oggi significato. Con il termine “idolo” (εἶδωλον) i greci indicavano immagini fittizie inviate dagli dei agli uomini, che s’infiltravano, come sottili pellicole, dentro l’uomo, costituendo simulacri della divinità, di una divinità che ingannava l’uomo. Oggi che la laicità trionfa, il rapporto non è più fra dei e uomini, ma fra uomo e uomo; forse non accade spesso che si spargono e si assorbono immagini fittizie e ingannatrici?

Bimba canterina

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Le prime parole dell’infanzia di Paolo Brondi Una domenica, il venti agosto Duemilacinque Hai cominciato a pronunciare L’erre, proprio così Come se fosse niente E più avanti mi dicevi “gualda che so fale” e poi.. ti sentivo…canterina “Papi! Papi! Plendimi… papà

Matilde (Il senso di impotenza)

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di Marina Zinzani (Introduzione di Angelo Perrone) (ap) Racconti dedicati alle emozioni. Ci vuole poco perché ci coinvolgano, scuotendo il tran tran quotidiano, rompendo abitudini, cambiando il ritmo della vita. Nulla come prima. Una selva di sensazioni che solo dopo, forse, potranno diventare altro, mettere radici e trasformarsi in sentimenti, magari duraturi e costanti. E allora orientare scelte e percorsi in modo sicuro. Non subito.

Scrittura al tempo del digitale

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(A Silvia,  manoscritto 1828) Nella grafia, le tracce nascoste del nostro io di Cristina Podestà (Commento a Allo specchio , PL, 10/10/18) La comunicazione non verbale è essenziale per conoscere l'individuo nella sua complessa identità. Ogni movimento diventa parola, ma solo pochi sanno percepire, interpretare, capire il gesto e le sue sfumature. Il corpo non mente. E la grafia ancor meno. Con i gesti si tradiscono i veri pensieri perché   possiamo controllare le parole ma non la gestualità e la postura, legate all'inconscio e, perciò, difficili da pilotare.

Luogo caldo

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Ritorno a casa, la sera di Marina Zinzani Le ombre della sera   accolgono le anime   che tornano a casa.  Sì ritrova parte di sé in un luogo caldo in una mano che stringe in un cibo preparato, offerto con amore.

Solitudini

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Molto cose da dirsi, per essere meno soli di Marina Zinzani Le donne che si parlano al telefono   hanno molte cose da dirsi lunghi discorsi divagazioni sulla cucina, la spesa, i vestiti,   qualche problema, i genitori anziani, i figli. Le donne che si parlano al telefono   hanno molto da raccontarsi e la giornata diventa meno dura la solitudine è allontanata mentre si lasciano con un sorriso.

Monopattino

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L’intreccio inestricabile dei ricordi di Maria Cristina Capitoni C’era un monopattino In cantina da nonna Ho provato a toglierlo Dal buio Ma non viene È incastrato tra ricordi E roba abbandonata Ho chiuso di nuovo la porta Poi mi son svegliata 

Giacomo (Il senso di colpa)

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Franz Kafka , acquaforte di J. Hladìk, 1978 di Marina Zinzani (Introduzione di Angelo Perrone) (ap) Racconti dedicati alle emozioni. Basta un attimo e ne siamo colpiti, quasi travolti. Ci vuole tempo perché mettano radici nel nostro animo e magari diventino sentimenti forti e duraturi. Trasformandosi però in qualcosa di diverso da ciò che erano all’origine. Ma prima, quando sono apparse, le emozioni ci hanno sorpreso, cogliendoci mentre eravamo intenti a tante altre cose, non abbiamo avuto il tempo o la voglia di fermarci a riflettere. A pensare il daffare. Oppure lo abbiamo fatto prendendo decisioni affrettate, sulle quali siamo tornati tante volte senza riuscire a far pace con esse. Non abbiamo trovato qualcosa che ci rasserenasse, lenisse l’inquietudine.

Mattina

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Le ore del risveglio, promessa di vita di Marina Zinzani La vita fra le mani negli odori del mattino i fiori, i bambini, le vacanze il sole riscalda promessa di ore particelle di gioia raccolte.

Trovarsi

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Malattie dell’anima: le medicine misteriose di Marina Zinzani Ci si può ammalare  per urla e grida per parole sussurrate per sguardi per abbandoni per silenzi.

Allo specchio

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Tra tutti i movimenti corporei, la grafia è quella che dà maggiori informazioni sulle emozioni del soggetto di Paolo Brondi I gesti del “corpo” possono far pervenire a significati mancanti più che le parole, specie quando lo scambio verbale è reso impossibile o dall’intensità dell’angoscia o in presenza di meccanismi difensivi. Il corpo si prolunga, attraverso l’ampiezza dei suoi movimenti; o, nell’attualità, per opera di strumenti che gli conferiscono un enorme potere (o l‘illusione del potere.) come l’automobile, il computer, i media in genere.

L'età dell'oro

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Una miriade di possibilità, non il crepuscolo: la terza età di Marina Zinzani L’età in cui si guardano le cose al passato. Ma anche l’età che offre opportunità nuove: andare al mare di prima mattina e decidere della propria giornata, o fare una passeggiata in città alla ricerca di cose che non si sono mai viste veramente. Oppure iscriversi ad un corso di ballo, o frequentare l’università della terza età. Fare volontariato, conoscere altre realtà, allargare i propri orizzonti su nuove, recenti difficoltà e non solo.

Per carità!

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Reddito di cittadinanza? Necessaria una riflessione sulle implicazioni sociali della povertà di Cristina Podestà (Commento a Reddito di cittadinanza, l’antico alla prova di oggi , PL, 8/10/18) La storia è maestra e basterebbe ricorrere ad essa per certe problematiche. Le idee illuministe della Francia settecentesca erano già prepotentemente moderne e di grande apertura. E cosi nell'Inghilterra. Né sembra cosa nuova parlare dell'indipendenza del singolo come requisito per una vita dignitosa.

Voci che non svaniscono

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La marcia della pace Perugia-Assisi: una speranza per il presente di Paolo Brondi Appare preponderante, nel tempo nostro, il numero di chi non ha dubbi che la forza del corpo e la prepotenza delle voci entrino a far parte delle forze del potere; che promesse e proposte nascano, durino un poco e poi svaniscano; che il nulla che rincorre il nulla s'imponga ed educhi coscienza e civiltà.

Chi si volta indietro

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Le canzoni ci ricordano i sapori di altre stagioni, che appartengono ormai al passato di Marina Zinzani Chi si volta indietro vede volti scomparsi, anche il proprio. Altre fisionomie, altri abiti, altri pensieri. Chi si volta indietro rivede banchi e compagni di scuola e ricorda poco, accenni di giorni, libri e parole insieme. Chi si volta indietro vede il vuoto.

Buone dicerie su di noi

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Bisaccia (AV) in Irpinia Nei borghi e nelle aree interne, un drammatico spopolamento, e  la fine di molte attività economiche;  si disperde quel senso di identità che ha caratterizzato intere comunità per tanto tempo. Non è solo questione di investimenti, ma della capacità di elaborare una visione del futuro per rammendare il tessuto intero del paese, dalle città alle periferie, e migliorare la qualità del vivere sociale Un poeta e la politica (ap *) Una lettera al premier Giuseppe Conte . A scriverla non un politico o un economista, ma un poeta, Franco Arminio, da Bisaccia, nell’Avellinese, un uomo di cultura del profondo Sud, conosciuto per aver raccontato la vita di piccoli borghi italiani, a cominciare da quelli meridionali. Che avrà mai un poeta da dire al presidente del Consiglio, in un momento così complicato della vita politica del paese? In una fase in cui è tanto difficile trovare la quadra tra flax tax, riforma delle pensioni, e reddito di cittadinanza;...

Reddito di cittadinanza, l'antico alla prova di oggi

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L’idea di garantire una sicurezza economica minima ai cittadini è risalente nel tempo,  le conclusioni cui è giunta fin qui l'esperienza storica  sarebbe oggi molto utile di Paolo Brondi Chissà se i fautori del reddito di cittadinanza abbiano conoscenza che l’idea di garantire ai cittadini il diritto a un minimo di sicurezza economica con mezzi pubblici era già diffusa nel settecento. Compare in Montesquieu: ”Lo Stato deve a tutti i cittadini il sostentamento assicurato, il nutrimento…” ( L’Esprit des lois , XXIII, 29, 1748).

Chopin, adagio

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Fryderyk Chopin, il ritmo che dona pace e libertà di Paolo Brondi Ricordo nell’adagio di Chopin Tutte le gioie crescenti Nel tempo insieme vissuto E mai non stancano Mentre le rendo mie Donandomi pace e libertà