martedì 6 agosto 2024

"Diario del primo amore" di Giacomo Leopardi

di Liana Monti

“Un sorriso solo, per rarissimo caso gittato sopra di me, mi pareva cosa stranissima e maravigliosamente dolce e lusinghiera.”
 
Durante una serata in famiglia, con parenti riunitisi per trascorrere momenti in festosa compagnia, un giovane di diciannove anni e mezzo conosce una Signora di ventisei anni.
La guarda, la osserva mentre gioca a carte e le insegna il gioco degli scacchi. Rimane abbagliato dalla bellezza, gioiosità e intelligenza e in questa atmosfera così piacevole egli scopre di esserne innamorato, ma lei è sposata e lui dovrà mantenere le distanze.
Nei giorni seguenti questa passione agita il suo animo, ma rimane segregata nei suoi pensieri più intimi e lo tormenta giorno e notte. Di giorno pensa a lei con mille ragionamenti, il solo sentire parlare di lei gli provoca dolore, rabbia, nausea, disperazione e di notte la sogna e sono sogni agitati.
“Se questo è amore, che io non so, questa è la prima volta. L'amore dev'esser cosa amarissima, e che io purtroppo ne sarò sempre schiavo.”
L’unica cosa che può fare è trovare sfogo nello scrivere, esprimendo sé stesso portando su carta i suoi sentimenti, componendo versi e raccontando dei suoi tormenti per ‘’speculare minutamente le viscere dell'amore.”
In lui rimane un senso di vuoto che cresce e lo porta alla malinconia, al silenzio alla meditazione e il cuore diventa più sensitivo, molle e poetico.
Si rende conto che esiste qualcosa che è più “dilettosa” dello studio e della quale egli ha fatto almeno una volta l’esperienza ma che ora ne resta solo il ricordo, affidato alle carte con parole guidate da tanta tristezza verso sé stesso che si sente come schiavo prigioniero di catene invisibili che sembrano non dissolversi.
Resta un segreto confidato solo a suo fratello, forse l’unica persona in grado di comprenderlo.  
Curiosa è l’alternarsi di congiunzioni come contuttoché, comeché, contuttociò, ancorché, nonostanteché. Sembrano posizionate nel testo quasi a sottolineare quanto lui si senta meravigliato, perplesso, stupito, per questa situazione che lo disorienta e gli toglie la pace interiore.

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