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Visualizzazione dei post da ottobre, 2024

Cinque elementi - Il legno

di Marina Zinzani La venatura di un mobile, legno accarezzato dalle dita, delicatamente: il legno racconta una storia, una trasformazione. Il legno che è stato albero, creatura nata dalla terra, arbusto, fuscello, tronco, radici profonde e apertura delle braccia al cielo, i rami verso l’alto, come a raccogliere l’energia del divino, sottoponendosi ai cicli umani, nascita, primavera, maturità, vecchiaia, foglie che nascono, foglie che cadono.

Lettera a un bullo *

di Marina Zinzani Caro Vincenzo, sono la mamma di Enrico, il tuo compagno di classe. Lo conosci bene Enrico, dato che l’hai scelto per scaricare tutto quello che di male può inventarsi un ragazzo di 11 anni.  Sì, hai solo 11 anni ed hai dimostrato in un anno la crudeltà che solo dei personaggi loschi, pregiudicati, riescono ad esprimere. Complimenti, sei sulla buona strada.

La giustizia in francese

Incomprensioni (Altre riflessioni in “ Giustizia, è una questione di lingue straniere ”, Critica liberale 22.10.24) (Angelo Perrone) "La sentenza era complessa e scritta in francese, i giudici non l'hanno compresa", irresistibili le esondazioni verbali del ministro, al secolo Carlo Nordio, il quale – va detto – conferma la sua formazione per via di trascorsi e studi. La funzione comunque è impregnata di estetica. Quando si dice che l’occhio vuole la sua parte. Sobrietà di modi, e di concetti, quelli si sa.

Migranti in Albania, a proposito di abnormità

I magistrati devono assecondare il governo anche in contrasto con il diritto (Altri approfondimenti su Critica liberale 22.10.24, “ Esondazioni, il guaio di non vedere quelle reali” ) (Angelo Perrone) Tante purtroppo le esondazioni. È una strana stagione. Ed è disastrato il Paese. I rischi (climatici, idrogeologici) sono trascurati. Poi avvengono disastri e scattano emergenze.  Non sono questi però gli eventi che destano sdegno. C’è ben altro.

Cinque elementi - Il fuoco

(foto ap) di Marina Zinzani Premessa. Secondo la medicina tradizionale cinese, gli elementi che governano la natura, ed influenzano l’uomo, sono il legno, il fuoco, la terra, il metallo, l’acqua.  È rosso il colore della rabbia, fuoco che divampa, che brucia, soprattutto la ragione. Fuoco che si fa beffa dei ragionamenti, delle sfumature, e non conosce mediazioni. Nel suo divampare si possono bruciare relazioni, rapporti, perché ciò che è detto e fatto non si può annullare, rimane, sedimenta, occorre poi molto per ricucire, occorre richiamare acqua e motivazioni, la speranza di un perdono.

Spessore del tempo

(Garfagnana, foto ap) di Maria Cristina Capitoni E’ lungo il margine esterno che scorre il pensiero  creando spessore  di cerchio in cerchio  lasciando dentro  solo un ricordo  un legno morto che non sostiene  ma contiene  il tempo.

Inganno per Gabriella?

La ricerca della felicità di Marina Zinzani Si può rivendicare la felicità, attraverso una scelta azzardata, anche in un’età matura? Un’età in cui i giochi sembrano fatti e si vive in solitudine, pur se si ha una famiglia, se ci sono dei figli, dei nipoti. Ma ognuno di loro ha la propria vita, e l’autunno si sente, le rughe e gli anni si sentono, il cuore è solo. Ecco allora che può arrivare una scelta che spiazza tutti.

I sedici sulla Libra

Repubblica , 15 ottobre 2024 (Altre riflessioni su Critica liberale 16.10.24, nel testo "Non c'è limite al ridicolo" ) (Angelo Perrone) Erano in sedici. Sulla nave Libra, la prima diretta verso uno dei centri per migranti in Albania, voluti a suon di centinaia di milioni di euro dal governo Meloni. Neppure in trecento, come nell’epopea cantata dalla Spigolatrice di Sapri: quelli che, “giovani e forti, a noi non fecer la guerra ma si inchinaron a baciar la terra”. Non fa nulla.

Un ballo mascherato

Un ballo in maschera (Teatro regio Torino) di Marina Zinzani “Più invecchio anch’io, più mi accorgo che l’infanzia e la vecchiaia non solo si ricongiungono, ma sono i due stati più profondi in cui ci è dato vivere.  In essi si rivela la vera essenza di un individuo, prima o dopo gli sforzi, le aspirazioni, le ambizioni della vita. 

Sicurezza e propaganda

L’incapacità di andare oltre la repressione (inadeguata) (Altre riflessioni su Critica liberale 8.10.24, con il titolo Viaggiare sicuri ) (Angelo Perrone) La sicurezza ha due fronti, la repressione del crimine e la prevenzione. Non sono contrapposti. Nell’eterno dibattito su cause ed effetti, la priorità, per logica, dovrebbe essere occuparsi delle cause. Così si prevengono le conseguenze. Vale per la criminalità, la devianza sociale, la sicurezza pubblica.

Non è un obbligo

di Liana Monti Volersi bene non è un obbligo Se vuoi andare vai So che non tornerai Ero già sola nel mare in cui navigo. Troverò qualcuno da amare Per ora non ho fretta è incerto ciò che mi aspetta molto altro devo prima sistemare. Un nuovo sole vedrò domani Spuntare sul confine del mare Oltre il volo dei gabbiani.

La libertà e la prigione

di Marina Zinzani “Non fuggire in cerca di libertà quando la tua più grande prigione è dentro di te.” (Jim Morrison) Qual è la vera prigione? Il passato, l’educazione ricevuta, i divieti, i pregiudizi?  Il senso di oppressione parte da lontano, ben prima del tiranno virtuale che si crede di individuare nel presente. Il tiranno interiore, quello che crea una forma di prigione, è spesso frutto di eventi e di convinzioni granitiche.

7 ottobre, un anno fa la tragedia

 

Zaino, merende e carte

di Liana Monti C’era un tempo in cui i libri erano di carta. I ragazzi andavano a scuola portando sulle spalle uno zaino carico. All’interno la merenda era un fragile fagottino che veniva schiacciato dalla massa di quei libri pesanti, uno per ogni materia.

Il vuoto che rimane

di Maria Cristina Capitoni Tornato su dal nulla imbrigliato tra musica e parole  è rimasto il vuoto che provai in quei mesi di dolore travestiti da futuro che passarono veloci senza far rumore  lasciando quella prima impronta pesante  sul cuore.

Gufo

di Liana Monti È già mezzanotte Dormono gli umani I suoni lontani Il silenzio li inghiotte. Sulla vetta della betulla Veglia orgoglioso Con fare maestoso Il Gufo non teme nulla. La luna che era velata Da una nuvola sbiancata Ora illumina la vallata.

Notte

di Liana Monti Occhi intensi Scrutano nella notte Fili d’argento.

Il tempo che ci vuole

di Marina Zinzani È inevitabile, dopo aver visto “Il tempo che ci vuole” di Francesca Comencini, pensare al proprio padre. Pensare alla protezione che si avvertiva quando si era bambini, alle piccole cose spesso sfiorate dalla poesia: un libro letto assieme, l’andare al cinema, il mondo svelato, raccontato, il padre che difende, che fa sentire al riparo, il padre che c’è.

Il problema Conte

(Riflessione più ampia su Critica liberale, 30.9.24 ) (Angelo Perrone) Giuseppe Conte, ex Presidente del Consiglio e attuale leader del Movimento 5 Stelle, cerca di posizionarsi, in una congiuntura difficile, come leader politico capace di attrarre voti, consensi ed elettori. L’obiettivo è tornare al potere, chissà come, in una fase saldamente nelle mani della destra. Di sicuro, ad ogni costo, anche con chiunque, come in passato.