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Visualizzazione dei post da aprile, 2017

Al mare

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Il tempo rende effimere le cose: i profumi di una volta sono avvolti da una nebbia inesorabile di Gianantonio Tassinari Era forte l’odore del mare. Profumo di pini respiravo d’estate tra le dune di sabbia: era bello così!

Meditare

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Meditazione (1925),  Mario Tozzi L’atto del pensare: alle persone, sulle cose di Marina Zinzani Pensare nella stanza di un ospedale alla partenza di un treno davanti ad una tazza di caffè sequenza distinta di giorni per un attimo catturati vola via la farfalla è stato solo un attimo.

Dalla finestra, a S. Germain des Prés

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S. Germain des Prés (1927), Mario Tozzi E’ sporgente e invitante la finestra, quello sguardo così distante sul mondo di Marina Zinzani Vita che scorre il giorno che inizia un vaso sul balcone spunterà un fiore vita che scorre nei fiori che nascono e che muoiono nelle promesse del mattino e nelle inquietudini della sera impressione di gioia a volte nel sentirlo quel mondo là fuori.

Non ci rimane che la noia?

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La bella stagione, il buon odore della vita. Forse, dopo il silenzio dell’inverno di Giovanna Vannini “Che dite verranno? “Probabile più tardi” “Avranno da dirsi facezie o cose importanti?” “Che importa. Siederanno, condividendo quel che resta del giorno.”  C’era vuoto ancora, buttate alla rinfusa le sedute e il bianco e nero non lasciava immaginare che tempo fosse in cielo.

Fauci

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Il viso di lei, così inquietante di Giovanni Muzi Nel gorgo tuo percorso bene o male, bene quanta retorica le tue pene, infide nostalgia e malinconia. Ma cosa vuoi, andare via da dove, sei tu qui, ferma o indomita o cestello di lavatrice, forma propedeutica

La playstation del cosmo

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L’artista: poche parole, solo un gioco di immaginazione di Paolo Brondi Michelangelo, nella Cappella Sistina, nel rappresentare la creazione, raffigura la sapienza come un giovane meraviglioso e armonioso che sta giocando nell’atelier immenso del cosmo. E’ un gioco puro, disinteressato: l’artista quando sta creando si diverte infinitamente, trascende le sue miserie, perde la sua sofferenza fisica.

La danza della poesia

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I versi attraversano le stagioni, il tempo dell’uomo di Paolo Brondi Danza poesia per le strade Umida di rugiada e nuda Sotto soli pioggia e lune Ma tacendo del presente Forse in vista di un   futuro Nuovo e umido di rugiada

Piaceri nascosti

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Maccheroni con cipolle: la semplicità e la lentezza. Troppe anche per un timido? di Marina Zinzani Mi piacciono le cipolle. Vengo da una famiglia contadina, da piccolo ricordo che mia madre le cucinava in padella con i pomodori, e nella sua semplicità il piatto era buonissimo.

Spazio così vuoto

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Si crea un vuoto quando svanisce una presenza importante ma l’eco dei rintocchi lontani continua a risuonare nel silenzio così ampio di Maria Cristina Capitoni Sei svanita così come, in un secondo, prepotentemente entrasti. Nel silenzio sei partita, progressivo attutirsi di un’eco di rintocchi, frastuono lontano di un corteo ormai sfilato.

La tazzina di caffè

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La tazzina di caffè (1925)  (Mario Tozzi) Gli occhi rivolti verso una semplice tazzina di caffè: pensieri che volano altrove di Marina Zinzani Nebulosa la mente inquieti i pensieri domande e nulla una tazza di caffè scuro e amaro perdersi nel suo profumo le impressioni le inquietudini raccolte il silenzio.

Arriva la rivoluzione

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Non è facile estirpare il male: un inganno rinunciare allo spirito di rigenerazione di Paolo Brondi L’umanità partorisce guerre e rivoluzioni. Ci sono rivoluzioni che mirano alla liberazione dal male ed a promuovere un avvenire ricco di possibilità. Purtroppo oggi predominano le rivoluzioni che vorrebbe estirpare radicalmente il male.

Dietro gli alberi

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Desideri di libertà e di conoscenza? Raccolti in un piccolo cestino di Gianantonio Tassinari C’erano in un bosco due funghi, cresciuti uno accanto all’altro. Quello alto e magro con il cappello rosso e bianco era vecchio, mentre quello piccolo e grasso con il cappello marrone era giovane.

25 aprile: Uomini nella resistenza

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(ap) È la data del “cessate il fuoco”,  il 25 aprile 1945, proclamata poi “Festa della Liberazione”, e diventata il simbolo conclusivo della resistenza al nazismo e al fascismo. Una ricorrenza che racconta  la storia  di un popolo in un momento particolare della sua vita, tragico e sanguinoso, anche pieno di ombre, ma insieme esaltante; e l’esperienza collettiva vissuta  nella ricerca  di valori morali, prima che politici, comuni, posti a fondamento della rinascita e della ricostruzione del Paese.

La poesia dell'acqua

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La vicinanza all’acqua: ispirazione, conforto o minaccia di Marina Zinzani (Con un intervento di Angelo Perrone) Vivere vicino all’acqua acqua che scorre pensare vicino all’acqua acqua che scorre sentire vicino all’acqua acqua che scorre. Immagine riflessa fragile la verità che arriva.

Resistenza: come foglie d'autunno

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di   Vittorio (ap) Vittorio, come si firma senza aggiungere altro, ha inviato la sua riflessione sul 25 aprile. Ha chiesto umilmente che venissero riscritti i suoi ricordi e le sue emozioni con parole, così si è espresso, più “consone”. Ma le frasi che ha raccolto su un pezzo di carta non richiedono correzioni: vengono dal cuore, dalla storia di una vita. Dai sentimenti del passato, mai dimenticati, e ancora presenti oggi tra noi.

Diventare ricchi

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Oblio? Mantenere i ricordi più intensi può rivelarsi importante di Francesco Gozzi  (Commento a Passar da fesso , PL, 17/4/17) Questo "raccontino" di Anton Germano Rossi è davvero delizioso, ed è bene sottrarlo, almeno un po', all'oblio. Il mondo d'oggi minaccia quella che è la vera ricchezza della nostra vita, della nostra mente, il sentimento del tempo.

Mistero nel volto di donna

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La figura femminile: il concetto di bellezza universale nella pittura di Mario Tozzi (Angelo Perrone) Uomo timido e artista originale, Mario Tozzi (1895-1979). All’inizio isolato dai circoli culturali dell’epoca, entrò in contatto con Giorgio Morandi a Bologna durante il periodo in cui frequentava l’accademia delle Belle Arti. Quando andò a vivere a Parigi, insieme alla moglie francese, Marie Therèse Lemair, che aveva conosciuto sul Lago Maggiore, conobbe e frequentò i pittori italiani che vi lavoravano, Giorgio De Chirico, Massimo Campigli, Filippo De Pisis, Alberto Savinio, con i quali fondò l' “Ecole Italienne de Paris".

Come papaveri

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La durezza dell’ambiente, le difficoltà del vivere, anche nell’esistenza di un fiore di Gianantonio Tassinari Nascono appena possono, crescono dove sanno. Soffocati dal duro abbraccio della fredda pietra vivono.

Ma quanto dura il tempo?

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La percezione della durata del tempo è molto soggettiva: perché? I fattori che contano di Paolo Brondi Perché, mentre s’invecchia, gli ultimi anni e perfino il singolo giorno sembrano fuggire con una rapidità sorprendente e gli anni di scuola sembrano durare un secolo? Una ragione banale e ricorrente fa appello al carattere nuovo e originale delle esperienze giovanili che rendono piena la vita e fresca la memoria e alla routine, spesso monotona, dei contenuti d’esperienza, man mano che il tempo passa.

Illusioni nascoste

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Il lungo giro della vita e il ritorno al suo enigma irrisolto di Maria Cristina Capitoni Forse non hai neanche torto e forse hai proprio ragione tu Io che mantengo segreti noti a tutti tranne che a me. Immagino, illusa, una eterna visione di condanna e compassione per qualcosa che non sono in realtà

Elogio del tempo

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Il tempo: non solo silenzio e meditazione, ma anche dialogo e fantasia. A ricordarcelo: Omero, secoli fa di Paolo Brondi Il nostro tempo toglie spesso spazio al silenzio, alla meditazione. Ci   fa smarrire all’interno di una società non più aperta al dialogo, all’ascolto, alla fantasia, ma al contrario favorevole alla passività, all’indifferenza, alla corruzione.

Il tempo tra noi

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Il sogno riporta ad un’altra dimensione: lui e lei altrove di Giovanna Vannini Mi piaceva quando ridevi di nulla. Mi piaceva stare in quel nulla di cui ridevi. Mi piaceva l’odore della tua nuca. Mi piaceva il suono dei tuoi braccialetti. Mi piaceva esserti accanto quando eri altrove. Mi piaceva vederti arrivare da molto lontano.

Malinconia di una madre

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Malinconia (Mario Tozzi) I pensieri, le preoccupazioni di un genitore per i figli di Marina Zinzani Rimarrai forte figlio là fuori? Come onde che lambiscono le nostre stanze il mondo è ostile anche.

In bilico

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Può essere fatta di arredi preziosi la prigione che soffoca ogni slancio di Gianantonio Tassinari Prigioniero di cristalli che sorgono infiniti dal buio del nulla e come solida torre si stagliano nella luce. Desidera frantumare quei muri trasparenti il prigioniero ignaro che il balzo verso la luce sarebbe cader nel vuoto.

Un po’ di equilibrio nella scrittura

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Qual è il tuo carattere? Basta guardare come scrivi: nella grafia meglio le curve che i tratti angolosi di Paolo Brondi Lo stile di vita di ogni individuo risulta da un equilibrio più o meno stabile, tra spinte predominanti e debolezze. La società svolge, spesso, un ruolo alienante accentuandone gli stati d’insoddisfazione. L’individuo reagisce frequentemente isolandosi, con pregiudizio per la sua affettività che sfocia nella depressione o in esplosioni aggressive.

Mia moglie

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Ritratto di mia moglie (Mario Tozzi) La presenza della donna nella vita di un pittore di Marina Zinzani Le ore vuote riempite la tua voce per casa il tuo corpo accanto, al risveglio vita e tempo che passa nei silenzi, nella pienezza, nella preziosità anche opaca dei giorni.

Passar da fesso

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Un umorismo surreale per smontare anche i miti della modernità di Paolo Brondi Anton Germano Rossi (1899-1948) oggi quasi completamente dimenticato, seppur meritevole di aver avviato, insieme ad Achille Campanile, la letteratura del teatro dell’assurdo, di aver fondato il “Giornale delle Meraviglie”, è creatore di un umorismo sottile, surreale, sofisticato, assai funzionale a dare un quadro demistificatorio del suo tempo, e di certo anche del nostro. Un esempio?

Tra le rughe

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Fili invisibili riportano al ricordo della madre di Maria Cristina Capitoni Senza invito entrasti nelle mani fili invisibili a collegarti al cielo e sul viso la mia speranza quella di vederti così per molto tempo ancora la musica era quella che da anni conoscevi

Le virtù del baccalà mantecato

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Assaggiare un piatto nuovo quando non ci piacciono gli ingredienti: la scoperta non solo di altri buoni gusti, ma delle persone che l’hanno preparato per noi di Marina Zinzani Non ho mai mangiato il baccalà. Perché non mi piace il pesce. Non so perché, ma è così. E’ un problema delle volte, in fondo neanche tanto grave. Se mi invitano ad una cena a base di pesce, io devo avvertire che il pesce non mi piace. Allora, mentre gli altri poi mangiano le loro cozze, i loro spaghetti allo scoglio, il loro pesce gratinato, io mangio un piatto di pasta al ragù, o una braciola. A me va bene così, sono un uomo a cui non piace il pesce.

Non solo “post"

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La scrittura a mano conserva dei pregi e rivela molti segreti su noi stessi di Paolo Brondi La scrittura parla, evolve, si trasforma lungo il corso degli anni e finisce per perdersi se non praticata, come ormai accade da gran tempo, a tutto vantaggio dei tasti del PC o dei cellulari. Eppure, conoscersi, attraverso l’analisi della scrittura, equivale a prender coscienza di tanta parte della personalità; di quali turbamenti soffre; di quale corso di studi si addice alla persona; se il rapporto di coppia è sano o in crisi.

Astrolabi

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Lo sguardo dentro di sé svela una mappa di sensazioni di Lorenzo Mullon Io sono come quegli alberi che restano nudi senza corteccia addosso lavorati dai tarli con i geroglifici che significano tutto niente un po' una linea scoscesa di stelle una mappa del cielo traiettorie lacrime incertezze larve di universi luminarie uccelli del paradiso astrolabi e incanti

La dignità, così in alto

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Pasqua, dalla sofferenza il sole che risorge di Sonia Scarpante La tua croce immersa Nei nostri silenzi. Quella croce su cui un corpo pendente tace in agonia, ma già profuso nell’abbandono di vita. Lo sguardo, il nostro, che chiede venia.

Dietro la seduzione

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di Francesco Gozzi (Commento a Riccioli che conquistano , PL, 8/4/17) Uno dei temi centrali dell'esperienza umana, quello della seduzione, che a sua volta chiama in causa il mistero della bellezza: un mistero al quale la filosofia stessa non ha saputo dare risposte soddisfacenti finora. A proposito di filosofia, è stato chiamato in causa Kierkegaard, uno dei miei amori liceali. A quell'epoca lessi Il diario del seduttore , che mi impressionò moltissimo.