sabato 29 aprile 2017

Fauci

Il viso di lei, così inquietante

di Giovanni Muzi

Nel gorgo tuo
percorso bene o male, bene
quanta retorica le tue pene,
infide nostalgia e malinconia.
Ma cosa vuoi, andare via
da dove, sei tu qui, ferma o indomita
o cestello di lavatrice, forma propedeutica
no, non è la maieutica
la tua musica,
necessita interruzioni, claque o pause
dispensi, sbadigli, sollievi, sollevi cause
pesi
soppesi
remota, poi ti distrai, t’acquieti,
e il borgo tuo s’illumina, di luce filtrata,
un sorriso di case del sud, in serata,
è il tuo viso.
Fosse il suo!

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