Passa ai contenuti principali

Andare via

Poesie
di Valeria Giovannini

(ap) Allontanarsi all’improvviso, senza alcun preannuncio, oppure discuterne e cercare di riannodare il filo smarrito; una decisione repentina o invece maturata e sofferta nel tempo.

Scelte sempre difficili e radicali, sofferte ed angoscianti. Trapela talvolta nel quotidiano il disagio, ma non basta all’altro per capirlo se gli occhi sono socchiusi. Si può immaginare un tradimento, compierlo o subirlo. Lasciando spazio, in tutte e due le persone, al logorio di mille domande o al silenzio di chi sa tacere a se stesso ogni verità.
Andarsene da qualcuno che non si ama più, o vedere andare via qualcuno, che si è amato, quando ancora c’è il sentimento: esperienze diverse, vissute al femminile e al maschile, tra sogni che si spezzano e illusioni che tardano a svanire, quando il cielo appare ancora grigio.

(Nelle parole di una donna)

Ho respirato le scale in punta di piedi
La mia anima silenziosa
appoggiata sulle spalle tremanti
come uno scialle avvolgente
a far sì che il corpo non gridasse la sua rabbia
Ho sentito il tuo sguardo addosso
percorrere il profilo del mio essere
oltre il confine di sommessi ricordi
nostalgia del nostro ieri dissolto
foschia di mattini umidi
e bruma pallida sui fili d’erba
Sprofondata in abissi vellutati
la luna, disperatamente sola,
inghiottiva la notte e le mie lacrime
mi hai spogliata dell’ultimo ricordo
fotografia in bianco e nero di un addio
a essere tua ancora un istante
eppure non ci siamo mai avuti tanto
luci e ombre e illusioni tra noi
mai davvero insieme, al di là del mio pensiero
ho inciampato in tutti i sospiri della mia vita
calpestando schegge di vetro e di sogni
mi sono dileguata senza voltarmi
nebbia serpeggiante dietro gli angoli
per lasciarti con mille domande.
E nessuna risposta.

(Nelle parole di un uomo)

Ti guardavo scivolare via leggera
da un portone e dalla mia vita
Un fazzoletto legato a un ramo
di sogni spezzati e di illusioni
Io immobile lì dietro a un vetro
ti scrutavo piano nella penombra
per rubare ancora un’immagine di te
Mi sembravi così fragile di notte
La tua anima sfiorava con gli occhi
I tuoi passi flebili di dolore
La pioggia confondeva lacrime lente
di argento votate a luna di seta
Io ti ho amata tanto, davvero
ma il nostro tempo è passato, ormai.
Ho tirato i fili della cortina
e un’ombra è calata sul mio cuore.

Commenti

Post popolari in questo blog

🔎 Viaggio nella Giustizia: i fatti e le scelte #1

🧭 Bussola: Sorteggio al Csm – Vita da magistrato | Postille ▪️ Questo spazio analizza la riforma costituzionale al voto e i problemi della giustizia. Il referendum riguarda libertà e sicurezza di tutti. Offriamo spunti per capire i possibili cambiamenti nella vita quotidiana, per una scelta consapevole. L’interrogativo di oggi 🏷 Affideresti la tua libertà al caso? Il sorteggio per i membri del CSM è presentato come la cura al "correntismo", ma rischia di trasformare il governo della giustizia in una lotteria. Estrarre a sorte chi deve garantire l'indipendenza dei magistrati significa rinunciare alla valutazione del merito e della responsabilità. Una giustizia affidata al caso è ancora una giustizia affidata alla Legge? 👉 [Leggi l’analisi completa: " E se la tua causa dipendesse da un'estrazione a sorte? L'insidia del "caso" nella giustizia di domani "] L’anima della Legge: storie e volti 🏷 DIKE: Sei storie di magistrati.  Testimonianze che ...

💿 Dolores O’Riordan: proteggersi da solo? Musica come cura e monito

«E’ vero ciò che la gente dice: “Dio protegge chi si aiuta da sé, a proprio modo”.  E spesso mi sono chiesta “Chi protegge coloro che non riescono a proteggersi da soli?”» Fee Fi Fo (The Cranberries) L'ombra degli abusi e il disagio di vivere (Marina Zinzani) ▪️Una storia di abusi e il fascino della musica. Dolores O’ Riordan, la cantante dei “Cranberries” ha parlato in alcune interviste del suo buco nero, iniziato quando da bambina ha subito molestie da un amico di famiglia, molestie durate anni. Forse da lì sono partiti i suoi disturbi, l’anoressia, il disturbo bipolare, la depressione, il disagio di vivere che le aveva fatto pensare al suicidio. La musica: linguaggio dell'anima e forma di cura Ha parlato anche del suo dedicarsi alla musica, allo scrivere canzoni come una cura. Musica come forma artistica che tocca linguaggi dell’anima che sono comprensibili, in una sorta di tam tam misterioso che rende la vita più interessante, più piacevole, e fa sentire una voce amica, ...

👩‍🏫 La prima supplenza: tra pugno di ferro e cuore degli alunni

(Introduzione a Daniela Barone). C'è una foto che ritrae Daniela Barone tra i suoi primi studenti: capelli biondi, sguardo deciso e quel misto di orgoglio e apprensione che accompagna ogni esordio. Quella foto, che oggi pubblichiamo, è il fermo immagine di una battaglia vinta. In questo racconto, Daniela ci riporta indietro a una quinta classe di un Istituto Professionale per Odontotecnici, tra lanci di palline di carta e sguardi di sfida, svelando il segreto di quel mestiere difficile che non si impara sui libri: la capacità di trovare la "chiave giusta" per aprire il cuore degli alunni. Il sogno del registro e l'esordio agli Odontotecnici (Daniela Barone) ▪️ Quando ero una bambina di nove anni mi piaceva giocare a fare la maestra scribacchiando su un quadernetto a righe a mo’ di registro scolastico. Quest’attività tanto gradita faceva presagire che da grande sarei diventata un’insegnante, magari d’inglese, la mia materia preferita. Dopo il liceo fu il mio fidanzato ...

📝 A gran salita gran discesa: la fatica e la caduta dopo il successo

(a.p. - Introduzione a Laura Maria Di Forti). Il proverbio di oggi: “ A gran salita gran discesa. ” La fatica che spesso accompagna il successo, ma anche la severa lezione che la superbia precede la caduta. Cosa ci riserva il futuro? La tradizione popolare italiana si è sempre espressa con proverbi e modi di dire, rimasti poi nella memoria comune. Oltre le apparenze, non sono una ingenua semplificazione della realtà con cui ci confrontiamo ogni giorno. Molto di più, uno sforzo per riflettere e capire. E magari scovare il bandolo della matassa. Interpretano sentimenti diffusi, traducono in poche battute concetti complicati, tramandano una saggezza solo apparentemente spicciola, qualche volta sono persino di aiuto per suggerirci le mosse opportune. Ci hanno consolato, ammonito, contrariato. Ce ne siamo serviti per affrontare momenti difficili e uscire da situazioni scabrose. Già pubblicati: Il mattino ha l’oro in bocca , Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco , Tra i due litiganti il t...

📝 L'argine. Ricordi e nostalgia

(Introduzione a Maria Cristina Capitoni). C’è una corsa che ci portiamo dentro, troppo breve per lasciare il segno. Maria Cristina Capitoni riflette in versi sulla nostalgia del tempo, quando l'unica via è tornare indietro a quegli istanti felici solo nel ricordo. (Maria Cristina Capitoni - POESIA) ▪️ Quella corsa sull’argine fu forse troppo breve per lasciare il segno avrei dovuto correrla fino alla fine del fiato per non dover poi tornare indietro a quegli istanti felici solo nel ricordo scanditi in fretta per nascondere un dolore sordo.