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Visualizzazione dei post da febbraio, 2018

La gioia in segreto

Un pomeriggio di festa (1886), di G. Seurat Un attimo soltanto, in un pomeriggio di festa, per cogliere la serenità Poesia di Marina Zinzani Si anela a momenti poco conosciuti a lungo desiderati quasi crudeli quando svaniscono è nella vita di ogni giorno gradevole sole sul viso che si celano i segreti della gioia.

Attimi di affanno

La fragile inafferrabilità del tempo Poesia di Paolo Brondi Il tempo è quello che è Attimo in eterna ripetizione Inafferrabile non essere In corsa verso un futuro Grigio mascherato di fragilità Varietà e vana partecipazione

Fiori recisi

Die girasoli recisi,  V. Van Gogh I segni del tempo nella vita di tutti Poesia di Marina Zinzani Quante cose sono cambiate l’amore se n’è andato, o forse no le rughe si sono presentate sono entrate senza buss are lasciando segni

Il tempo che trascorre inquieto

Mariana,  1851, di John Everett Millais Dettagli, colori, rappresentazione: la pittura racconta il mistero dell’avventura umana Racconto di Giovanna Vannini (Intervento di Angelo Perrone) Dietro quei vetri un mondo, dal quale si faceva accogliere solo quando lei voleva, ne sentiva la necessità, come l’ossigeno che inonda il torace, come l’acqua che bagna le labbra, come alito di vento che si fa spirito, nutre l’animo. 

Il ronzio

Guardarsi da fuori e scoprire il proprio destino di Paolo Brondi Si sveglia e, aprendo gli occhi, dimentica di essere in ferie. Poi ricorda. Decide che farà colazione al bar. Ordina il solito caffè. Si siede a un tavolo appartato da cui non distingue le parole degli altri. Solo un fittissimo, uniforme ronzio.

45 giri

L’attimo perfetto in cui anche le cianfrusaglie hanno un senso Poesia di Maria Cristina Capitoni Mi fermai esattamente  Un attimo prima fissando quel tempo perfetto  Compreso tra le infinite cianfrusaglie che custodivi in quell’enorme cassetto 

Scarpe

Un paio di scarpe , 1886, V. Van Gogh La vita vista da giù: quello che ci può essere raccontato in questo modo insolito Poesia di Marina Zinzani Le mie scarpe sono logore anche le tue sei giovane ma un po’ sciupate sono abbiamo camminato tanto, lo so quanta storia hanno le nostre scarpe hanno sopportato il caldo e il freddo protetto i nostri piedi protetto, protetto e non è bastato.

In fiore

Mandorlo in fiore,  V. Van Gogh Un nutrimento: il bisogno di tutti Poesia di Marina Zinzani Guardo il mandorlo in fiore hai sete rametto sottile? Ti comprendo anch’io ho bisogno d’acqua così spesso.

Alla berlina, ma con un sorriso. L'arte di fare satira

La difficile arte di fare satira: oggi meglio non scontentare nessuno di Paolo Brondi La satira appare oggi meno raffinata, e scarsamente critica. Il lettore ride in modo diverso rispetto ai tempi in cui circolavano i giornali umoristici, diffusi fin dall'inizio del '900.

Lampadine fulminate

(Quasi un) Haiku di Catia Bianchi (Intervento di Angelo Perrone) Quando la giustizia funzionava, non si cercavano le lampadine (ap) Una battuta irridente e fuori luogo? Un grido di allarme, proprio a partire da qualcosa di banale come le lampadine? A proposito: un tempo, c’erano a sufficienza le lampadine? Forse non ci sono mai state, nemmeno ieri. Spesso mancavano. Come le buone prassi, il buon senso, la correttezza verso gli utenti, la passione per un lavoro che è prima di tutto servizio alla collettività.

Il successo delle menzogne

Tecniche e strategie elettorali: come difendersi dalle manipolazioni di Paolo Brondi Voci e promesse elettorali: torna l’inganno di Ulisse, che non lascia nulla al caso e sempre la fa franca, o la menzogna camaleontica, alla Richelieu, che mesce sapori e colori indefiniti, manipolando la realtà, stemperandone i confini e mascherandone i territori?

Cose insolite

La regina Elisabetta, ad una sfilata di moda, accanto a Anna Wintour, mitica direttrice di Vogue: uno show nello show Poesia di Marina Zinzani Vorremmo vivere cose insolite ogni tanto una porta che si apre e… puff! non me lo aspettavo non credevo mi sembra un sogno.

Ad Oriente

L’Irpinia orientale, oltre l’Appennino, verso le pianure pugliesi; un mondo a parte, raccolto tra colline silenziose e piccoli borghi antichi di Angelo Perrone * Distese di grano a vista d’occhio, circondate dal vento, immerse in spazi inesplorati. Non ci sono fabbriche, o grandi officine, né strade di traffico frenetico. Solo grano, uliveti o vigneti, e qualche trattore al lavoro, con il suo lento cigolio tra le zolle. Nessun rumore molesto arriva a scuotere i borghi sulle colline lontane. La maggior parte, piccolissimi e distanti tra loro, eppure simili l’uno all’altro, ciascuno specchio della vita degli altri paesi. Mancano grandi insediamenti urbani.

Goggia d'oro

Conchiglie

Haiku di Paolo Brondi Tempo   sospeso nel vuoto d’una minuta conchiglia

Colori

Portrait,  1880, M. Cassatt Il linguaggio che viene da lontano Poesia di Marina Zinzani Nella malinconia i colori ci avvolgono confortevoli pronti ad illuminarci.

Allora ti sposi?

Sui Navigli, la casualità di un incontro, e una sorpresa Racconto di Paolo Brondi Agnese, viveva in un grazioso appartamento sui Navigli, finemente arredato: noce per il pavimento, travi di legno chiaro ai soffitti, luminosità nell’angolo cottura, in sala pranzo, nelle camere e bagno. Dalle finestre aperte sui navigli, il sole entrava alto e forte, fino all’ora del pranzo e poi, nel pomeriggio e all’imbrunire, riflesso dalle case e dai tetti della riva di fronte.

Le rinunce che non possiamo permetterci

Eduardo de Filippo Scrittori e poeti meridionali: il Sud che serve al paese di Mariagrazia Passamano (Ancora sul filo dei pensieri di Luci spente al Sud , PL, 18/2/18) Quella sulla cultura italiana meridionale è una "battaglia" civile di grande rilievo. Come si può rinunciare, oltre che ai grandi poeti e scrittori già citati, a Elio Vittorini, Rocco Scotellaro, Leonardo Sinisgalli, Alfonso Gatto, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Marotta, Eduardo De Filippo; Corrado Alvaro, Francesco Jovine, Carlo levi ("meridionale di elezione")?

Lasciarsi andare

Summertime , 1894, M. Cassatt Come combattere lo stress , e vivere più tranquilli Poesia di Marina Zinzani Il rigore con se stessi proviene da lontano prima insegnamento poi propria natura almeno si crede. Ogni tanto bisognerebbe lasciare i remi e farci trasportare dalla corrente.

La difficile soavità

Accogliere quanto la vita possa offrire ogni giorno: la scommessa degli amori precari di Cristina Podestà  (Commento a In punta di spada , PL, 17/2/18) L'innamorarsi è momento propiziatorio alla felicità. L'essere innamorati è già meno esaltante ma di maggior riflessione, e predispone anche a situazioni più difficoltose, come la gioia di una lettera arrivata che deve essere assorbita nella quotidianità, oppure l'atto di confondere nella mente due persone che si sovrappongono nell'anima in un momento particolare, come quando si contemplano scogli o acqua azzurra.

Sogni

Oltre le nebbie, il tempo della festa Poesia di Paolo Brondi Nebbia velata nell’alba di un mattino sognante tutte quelle gioie tanto in me conservate intorno da sempre donate rincorrendo il bel tempo di esseri liberi e festanti

La fine di un amore

Gli amanti,  René Magritte Separazioni e litigi: è raro che nella coppia rimangano sentimenti affettuosi Racconto di Marina Zinzani Jennifer Aniston e il marito Justin Theroux si sono lasciati. Hanno fatto un comunicato per precisare che la scelta è stata presa di comune accordo e con amore, e che la loro amicizia continuerà.

Il mare che gioca con le luci

Oltre i rumori della quotidianità,   la ricerca del silenzio e di nuove visioni di Paolo Brondi E andando nel sole che abbaglia sentire con triste meraviglia Com'è la vita e il suo travaglio in questo seguitare una muraglia che ha in cima cocci aguzzi di bottiglia ( Ossi di Seppia , 1925, Eugenio Montale) In un succedersi di giorni in cui la potenza del caos si unisce allo svilimento dell'importanza simbolica di cose, eventi e figure, è salvifico portarsi oltre il rumore, verso la luce. La luce che, passata ogni tempesta, dura a lungo sul mare versiliese, il mare che gioca con il tramonto dilatandosi e restringendosi in queste sue ampie spiagge, parlotta con i gabbiani in volo e favorisce il silenzio.

Luci spente al Sud

Salvatore Quasimodo Cultura italiana del ‘900. Fa discutere, nella scelta delle figure più rappresentative, la mancanza di voci come Grazia Deledda, Salvatore Quasimodo, Leonardo Sciascia: una perdita per tutti di Mariagrazia Passamano * “Oh, il Sud è stanco di trascinare morti/ in riva alle paludi di malaria, /è stanco di  solitudine, stanco di catene”. Questi alcuni versi della struggente poesia “Lamento per il sud” di Salvatore Quasimodo, uno dei padri dell’ermetismo e vincitore del premio Nobel per la letteratura nel 1959. Eppure l’opera di Quasimodo, al pari di altri autori meridionali, non compare nell’olimpo della “letteratura vera” , nel pantheon delle figure di rilievo selezionate dal Ministero della Pubblica istruzione per i programmi scolastici (per i Licei).

Colori lievi

I versi del poeta per raccogliere voci lontane e ascoltare se stessi di  Marina Zinzani (Commento a “ Poesia, canto universale ”, PL, 21/3/17) Potrei morire oggi, ma non ho vissuto invano. Ho raccolto le particelle dell’aria, il canto degli uccelli, il volo delle rondini, i gorgheggi dell’acqua da una fontana. Ho catturato una stella, ho sentito voci lontane, ho visto colori diversi, un turchese difficile da trovare, un viola che racchiudeva la magia di vette elevate e misteriose.

In punta di spada

Donna con il parasole,  1884, Georges Seurat Un triangolo: le lacerazioni nell’animo di una donna Racconto di Paolo Brondi Sono ritornata a casa da pochi minuti, ho ascoltato sulla segreteria telefonica la tua voce. Ripenso alla splendida fine settimana passata, con Alberto, mio marito: un’idilliaca evasione a Capri. Tinte sfumate, scogli corrosi dalla marea, luminosità diffusa su persone e cose, che chiamava al silenzio, rendendo legittima la tua presenza in me, annullando distanze e ruoli, pacificando l’immaginario ed il reale.

Rocce che si sgretolano

Uomo con maschere , 1930, R. Chanterou La fatica, le difficoltà, gli imprevisti: i volti per mascherare la vita Racconto di Marina Zinzani (Commento a Carnevale: perché abbiamo bisogno delle maschere , PL, 16/2/18) Sono un padre di famiglia ora, devo pensare a far crescere mio figlio, devo essere un punto di riferimento per lui, non fargli mancare nulla. Certo, quante cose, e come cambia la vita. Un figlio cambia la vita.  Ora i figli sono due, e il tempo è sempre meno. Io e mia moglie lavoriamo entrambi, i ritmi sono veloci, a volte insopportabili. I conti fanno fatica a quadrare, le spese aumentano, c’è un’infinità di cose da fare ogni giorno.

Il posto della gioia

Le esperienze di vita lasciano delle tracce indelebili, e ricordano ciò che siamo diventati di Cristina Podestà  (Commento a Capelli al vento , PL,13/2/18) Sentimenti positivi e valori mai spenti nel tempo. La scuola, da studente o docente o dirigente, non potrà mai spegnersi dentro chi la vive con impegno, amore e dedizione. Il recupero della memoria, dei ricordi, dei volti rimossi ma mai scordati, delle voci silenziose di chi non è più, è una ripresa di una parte di noi mai morta, ma solo sopita mentre si cambiava, un modo di ritrovare ciò che eravamo prima.