martedì 20 febbraio 2018

Le rinunce che non possiamo permetterci

Eduardo de Filippo
Scrittori e poeti meridionali: il Sud che serve al paese

di Mariagrazia Passamano
(Ancora sul filo dei pensieri di Luci spente al Sud, PL, 18/2/18)

Quella sulla cultura italiana meridionale è una "battaglia" civile di grande rilievo. Come si può rinunciare, oltre che ai grandi poeti e scrittori già citati, a Elio Vittorini, Rocco Scotellaro, Leonardo Sinisgalli, Alfonso Gatto, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Giuseppe Marotta, Eduardo De Filippo; Corrado Alvaro, Francesco Jovine, Carlo levi ("meridionale di elezione")?
Solo dando valore alla letteratura del sud si può davvero onorare, completamente e autenticamente, l'immenso patrimonio della cultura italiana. Degne di nota, a tal proposito, sono le parole di Walter Pedullà, tratte dal bellissimo libro "Il mondo visto da sotto": «Se si è toccato il fondo, non si può scendere ancora sotto. Restare giù sarebbe la morte, che nessuno vuole. Quale che sia il genere letterario, una cosa è chiara a tutti: a tutti gli italiani toccherà lottare per risalire e stavolta per risalire non significa andare al Nord. Per staccarsi dal fondo, bisognerà puntare i piedi a Sud». 

1 commento:

  1. che significa "letteratura del sud"? a sud di cosa? il premio Nobel, per esempio, lo assegna l'Accademia di Stoccolma, citta' a nord del mondo, ergo presumo che la maggior parte dei destinatari dell'ambito riconoscimento siano del sud...
    mi pare invece di ricordare che i popoli barbari, noti per la loro intellettualita', provenissero dal nord Europa...

    RispondiElimina