sabato 14 aprile 2018

Il tempo più lento

Ila e le ninfe, di J. W. Vaterhouse
Scende la rugiada, il profumo del futuro

(ap) Quando piove dolcemente, l’asfalto rilascia un profumo che odora di rarefatta rugiada. Cadono gocce lievi dal grembo delle nuvole. Fiuti la primavera che avanza a passi lenti e senza impeto, scalzando il buio dell’inverno. E’ allora che torni a respirare a pieni polmoni, libero da qualche peso di troppo, e ti senti più felice. Disponi di più tempo per uscire dal naufragio.
Senti che è giunto il momento di decidere ad occhi aperti, di avere un cuore più grande e sfrontato. Ti sembra superata la frustrazione della vana colluttazione con la vita. Le parole che si erano fermate sulla punta della lingua ed erano sprofondate in fondo al cuore si trasformano in voce viva.
Percezioni oscillanti e non prive di inquietudine, che comunque hanno il potere di rinfrancarti con il mondo, già a partire dall’oggi, trasformando una giornata iniziata male in un’altra da assaporare, e da ricordare nei giorni a venire.

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