Una tragedia dimenticata

Milano, operaie nella trappola del fuoco, 100 anni fa. Hemingway volontario della Croce Rossa

di Marina Zinzani

Uno dei più significativi incontri con la morte di Ernest Hemingway avvenne in Italia il 7 giugno 1918, a Castellazzo di Bollate. Era esplosa una fabbrica di munizioni e le vittime, 59, erano per la maggior parte donne.
Hemingway scrisse nel racconto "Una storia naturale dei morti" le sequenze dei soccorsi a cui lui, diciannovenne, partecipò, del suo ritrovare e anche ricomporre spesso corpi dilaniati.
Ci sono diverse foto del 1917 della fabbrica, sono foto di un anno prima del disastro che mostrano giovani donne mentre mangiano alla mensa, mentre lavorano, si percepisce la loro vita, si intuiscono i loro sogni, e probabilmente non c'è niente che possa far immaginare una tragedia simile. 
La stampa dell'epoca minimizzò il fatto, in un clima di propaganda bellica.
La penna di Hemingway ha però descritto, commosso. Il suo raccogliere brandelli di carne sparsi ovunque. E oggi, guardando quelle foto, è come se i volti di quelle donne continuassero un po' a vivere, quasi a ricordare le morti sul lavoro, altre morti sul lavoro.
Penna che parla di queste donne, foto che conservano il tempo: e la capacità di raccogliere questa testimonianza affinché non si ripetano più tragedie simili.

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