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Trilussa per l'Ucraina

(Angelo Perrone) L’arte è più forte della guerra? Non conosce confini o barriere. Né tempo. Inutile chiedersi quando sia nata e a chi sia dedicata quando è stata creata. È per sempre. Mossa da un vento inarrestabile e sconvolgente, finisce per essere ben più intensa del fragore stupido delle armi, riesce a zittirlo, persino annichilirlo.
Come è possibile? Viene da lontano e va incontro alle generazioni di qualsiasi paese, sa conquistarle nel profondo. Usa una lingua che conoscono tutti, non c’è bisogno di traduzione. Nessuno può sentirsi escluso, messo da parte. Perché avvolge e seduce. Conforta nelle disgrazie. Dà sollievo e speranza. 
È incredibile. L’arte – nelle ore più difficili - può assumere la forma di una piccola carezza sul volto dei bambini. Una ninna nanna per loro, primi martiri della follia che sconvolge ancora la storia. Oggi pensiamo ai bimbi dell’Ucraina che soffre. Ma in fondo quella ninna nanna è destinata a tutti, perché c’è un destino comune. 

Commenti

  1. L'applicazione di un'arte, nella accezione più generale del termine, può portare sollievo ad anime stanche e assestare di quiete. Anche una ninna nanna o una poesia possono alleviare il dolore

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