lunedì 25 gennaio 2021

La vita non vissuta durante il Covid

Lo strascico del virus: qualcosa che vorremmo rimuovere


di Cristina Podestà

Mentre fai progetti, la vita accade e ti lascia senza parole, perché tu non hai minimamente fatto nemmeno un passo, nessuna mossa, e tutto viaggia in fretta senza che ci sia qualcuno al timone. 
È allora che provi a muoverti, a dare un senso logico, un indirizzo ma è inutile. Tutto va da sé, senza che tu possa intervenire con alcuna manovra, nulla si modifica anche se ti sforzi di virare in altra direzione. 
Ogni cosa e ciascuno di noi è perfetto nella sua imperfezione, anche i giorni e gli anni che sono nati male. Il 2020 sarà ricordato come annus horribilis e molte persone dicono che non hanno vissuto e rivorrebbero indietro quei 366 giorni. Ma panta rei, tutto scorre, e nemmeno questo anno ci sarà restituito. 
È accaduto, è andato e ancora il nuovo si trascina dietro gli strascichi spaventosi. Non è possibile fermare il tempo o rallentare la sua corsa anche se, in questo momento, ci vediamo seduti ad attendere che il virus ci abbandoni e ci sentiamo completamente inutili, come ad assistere noi stessi impotenti mentre ci vediamo scorrere davanti le nostre vite, non vissute. 

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