di Cristina Podestà
Non ricordo le parole dello scorso anno e non riesco ancora a formulare quelle dell’anno in arrivo.
Spero soltanto che siano parole buone, parole di pace, termini privi di violenza, discorsi complici per ogni popolo.
Mi auguro chiacchiere semplici ma ricche di significato, deliziose frasi piene di positività. Espressioni sorridenti di sogni realizzati, formule, atteggiamenti e manifestazioni quiete, tranquille, educate.
Credo però che forse questa è soltanto un’utopia, ma la cosa di cui sono sicura è che questo anno nuovo e tutto da scoprire, sarà come gli uomini vorranno farlo.
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