sabato 6 aprile 2024

Siamo tutti tennisti

di Marina Zinzani

La recente vittoria di Jannik Sinner ha fatto esplodere una grande gioia in tutta la nazione.
L’essere diventato il numero due al mondo ci ha riempito di orgoglio ed ammirazione per questo ragazzo, che ha colpito anche per la sua gentilezza ed umiltà, senza nessun segno di divismo.
Fa sorridere la notizia che c’è stato un grande incremento di bambini che iniziano a giocare a tennis. È accaduto sulla scia delle vittorie di Sinner e dell’entusiasmo che si è propagato. Una cosa buona, positiva, sana, una passione che fa riscoprire il significato di questa parola legato allo sport. È il guardare ad un campione come punto di riferimento, sapendo bene che una vittoria ha tanto dietro, l’impegno, la fatica, oltre ad un ineguagliabile talento. 
È un’onda benefica che si allarga e contamina. Diventa per i bambini, i ragazzi, un’idea di aggregazione, di ammirazione che porta a fare meglio, un’idea di gioia di vivere espressa anche solo con una partita a tennis con un amico. Un momento di felicità semplice. Forse grazie a Sinner.

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