mercoledì 10 maggio 2023

Il profumo sfuggente

Stanza a New York (E. Hopper)
di Cristina Podestà

Lo vidi là, solo e in disparte, il sorriso amaro solcava la sua faccia. Non so di lui cosa mi colpì, forse una sembianza, una sensazione, un ricordo reso più vivo dalla luminosità della giornata. 
Dovette accorgersi che lo osservavo perché improvvisamente si voltò e i nostri sguardi, per qualche secondo, si incrociarono. Restai imbarazzata e arrossii perché temevo di aver violato la sua solitudine.
La sua presenza suscitò in me rimembranze trascorse, forse anche suggerite da un profumo a me noto che permeava la stanza. Poi mi chiamarono allo sportello e, finite le mie incombenze, quando mi voltai, non c’era più. 
Lasciò in me una struggente nostalgia e il ricordo di poco prima si trasformò in una lacrima che scese, mentre uscivo dall’ufficio, a dissetare le mie labbra riarse. 

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