Oltre il limite

Il suicidio di Noa Pothoven: la lacerazione dell’anima fa perdere l’orientamento

di Maria Cristina Capitoni

Si "impara a vivere" quando le offese subite sono proporzionali alle difese che abbiamo a nostra disposizione. Evidentemente in questo caso, la lacerazione dell'anima, prima di quella del corpo, è stata talmente profonda da non permetterle più a Noa neanche di sentirsi meritevole di un futuro. La profonda solitudine poi, ha fatto il resto; esistono oscurità nelle quali anche il bene più profondo perde l'orientamento.

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