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Visualizzazione dei post con l'etichetta suicidio

Un compleanno

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Noa Pothoven: il libro della vita e le sue tante misteriose possibilità di Marina Zinzani (Commento a La scelta di Noa, vittima di stupri, lasciatasi morire per dolore , PL, 6/6/19) Noa è morta a 17 anni, si è lasciata morire per non soffrire più, dopo le violenze subite. Chissà se nel libro che componeva la sua vita c’erano altre pagine, impreviste.  Chissà se in una di queste pagine che lei non ha voluto, potuto, sfogliare ce n’era una come questa, che raccontava un compleanno, e un nuovo amore. (nota dell’autore)

Oltre il limite

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Il suicidio di Noa Pothoven: la lacerazione dell’anima fa perdere l’orientamento di Maria Cristina Capitoni (Commento a La scelta di Noa, vittima di stupri, lasciatasi morire per dolore , PL, 6/6/19) Si "impara a vivere" quando le offese subite sono proporzionali alle difese che abbiamo a nostra disposizione. Evidentemente in questo caso, la lacerazione dell'anima, prima di quella del corpo, è stata talmente profonda da non permetterle più a Noa neanche di sentirsi meritevole di un futuro. La profonda solitudine poi, ha fatto il resto; esistono oscurità nelle quali anche il bene più profondo perde l'orientamento.

La scelta di Noa, vittima di stupri lasciatasi morire per dolore

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La storia di Noa Pothoven, che a 17 anni  ha scelto il suicidio dopo aver subito tre stupri, indica quanto sia importante “imparare a combattere per la vita” per rompere la tragica identificazione tra sé e il senso di vuoto provocato dalle violenze estreme (ap*) Il caso di Noa Pothoven, la ragazza di 17 anni che si è lasciata morire dopo anni di sofferenze psichiche seguite agli stupri subìti, scuote non solo l’Olanda. Ha scelto il suicidio assistito in casa, assistita da parenti e medici, perché non sopportava più di vivere a causa della depressione in cui era caduta, soffriva anche di stress post-traumatico e di anoressia.

'Sta figuraccia

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(ap) Alla fine è morto, prematuramente, e ingloriosamente. Non è arrivato neppure a Natale. Ha perso subito gli aghi dei suoi rami appena giunto dalla val di Fiemme. E’ rimasto così a svettare, sconsolato e triste, con le poche palline colorate e le scarse luci, che l’amministrazione cittadina gli aveva messo addosso. I romani, sarcastici, lo hanno subito soprannominato “spelacchio”.

Da qui si vede il mare - Il mare (8, fine)

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La storia di Lorenzo e dei suoi amici di infanzia Nicola e Maria. Un rapporto che non lo protegge da atti di violenza per il segreto che custodisce e che lo porta verso la tragedia. A distanza di tempo, la ricerca della verità su quel suicidio è anche l’inizio di un percorso di crescita individuale Romanzo di Marina Zinzani Nicola cerca di riparare alla morte, di più di vent’anni prima, di Lorenzo, suicida dopo le accuse di omosessualità. Vuole fare pubblicare un suo libro di poesie. Lorenzo, il ragazzo marocchino dagli occhi blu, amico fraterno, è rimasto nel cuore di molti. La ricerca della verità, di chi innestò i sospetti, di chi raccontò verità scabrose su Lorenzo e sul professor Riccardi, diventa per Nicola un percorso ardito e doloroso. Forse è stata Maria, la loro amica tanto amata, a tradire Lorenzo. O forse no. Neanche Nicola è esente dai rimorsi, per non avere difeso l’amico. Forse ha innescato proprio lui la miccia che l’ha portato al suicidio. La diffici...

Da qui si vede il mare - La luna rossa (1)

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La storia di Lorenzo e dei suoi amici di infanzia Nicola e Maria ai quali è fraternamente legato. Un rapporto che non lo protegge da atti di violenza per il segreto che custodisce e che lo porta – in una sfida senza esito contro i pregiudizi sociali – verso la tragedia. A distanza di tempo, la ricerca della verità su quel suicidio è anche l’inizio di un percorso di crescita individuale Romanzo di Marina Zinzani Presentazione Si possono riparare i torti fatti, molti anni dopo? La propria vita è delineata, tranquilla in apparenza, ma basta un niente, un episodio e si riapre una ferita, e sotto quella ferita c’è un mare di ricordi, di felicità effimere, di amicizie perdute, di violenze psicologiche, di mediocrità. Nicola si sente forse un uomo mediocre, ma nessuno vede il segreto tormento che tiene dentro da tanto tempo, da quando Lorenzo, il suo migliore amico, si era suicidato vent’anni prima. Lorenzo è il ragazzo dagli occhi blu, nato dall’unione fra un marocchino e un...

Emilie, il suo diario

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di Marina Zinzani (Suicida per i bulli a scuola, il diario di Emilie pubblicato dai genitori) “A chi subisce la vita. A chi lotta. Resistete. Battetevi. Alla fine ce la caveremo”. E’ l’inizio di un diario. Non un diario di un soldato al fronte. Non le pagine di un malato con una malattia da cui forse non ne uscirà vivo.