domenica 17 agosto 2025

La forma del potere

(Repubblica)
(Angelo Perrone) Il racconto di un incontro tra due leader non è solo cronaca di un evento politico. La forma diventa messaggio simbolico. Nel caso del vertice tra Donald Trump e Vladimir Putin, la forma ha prevalso sulla sostanza, rivelando dinamiche di potere e deferenza.
L'incontro è stato segnato da un'attitudine di palese riverenza da parte di Trump. La scorta d'onore dei caccia, il sorriso complice e la stretta di mano che è sembrata più un gesto di ossequio che di parità, hanno inviato un segnale chiaro.
Mentre per il mondo intero Putin era l'immagine di un dittatore, il persecutore di oppositori e il mandante di aggressioni a civili, l'approccio di Trump ha offerto un'interpretazione diametralmente opposta.
Ogni gesto, ogni espressione di deferenza è servita a mascherare la realtà di un leader autocratico, trasformando il persecutore in un pari, o addirittura in una figura di rispetto. L'incontro, nelle sue modalità, ha proiettato un'immagine di intesa e legittimazione, mettendo in secondo piano la sostanza dei fatti e le gravi violazioni che hanno caratterizzato la politica di Putin. La forma, in questo caso, non è stata un semplice dettaglio, ma il cuore del messaggio simbolico.

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