(Angelo Perrone) È incredibile la lucidità di Giorgia Meloni nel decifrare le trame nascoste. «Vedo un disegno politico della magistratura sui migranti, una reazione alla riforma della giustizia». Una guerra senza freni alla magistratura.
Mentre noi ingenui pensiamo che i giudici italiani e la Corte di Giustizia UE applichino semplicemente leggi e Costituzioni, lei vede un complotto politico. Un "disegno" talmente geniale da nascondersi dietro i banali principi di legalità e tutela dei diritti. Un vero e proprio thriller giudiziario che nessuno, tranne lei, aveva saputo decifrare.
L'idea del complotto rivela un deficit di comprensione della realtà. Sospettare un "disegno politico" nella magistratura – italiana o europea – denota sfiducia nella serietà degli organismi istituzionali. È un'incapacità di accettare che le decisioni possano basarsi sull’applicazione di leggi e Costituzioni, preferendo il ricorso all’idea della cospirazione in luogo della chiarezza dei principi giuridici.
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