Lusinghe fuggitive

L’attesa breve del risveglio: effimero il nuovo giorno

di Maria Cristina Capitoni

Che alla fine non ci sia più bisogno di tutto questo
l'esistenza proceda pure dispiegando i suoi motivi, mentre cresco
cercherò nessun appiglio sul cammino 
giungerò sino al mattino nottetempo 
sorprendendone i bagliori da vicino
Scoprirò che quella luce
non è niente
nulla più che un vezzo assurdo
partorito dall'inerzia della mente.

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