Le prime luci: il risveglio prima dell'alba e il peso della routine operaia
Racconto breve (a.p.) ▪️Matteo si svegliava sempre prima dell’alba. Non per scelta. La sveglia non suonava mai: il suo corpo conosceva l’ora, come un vecchio orologio a pendolo. Si alzava nel buio, le dita che cercavano la lampada sul comodino. La luce gialla, fioca, disegnava ombre lunghe sulle pareti. Si vestiva in silenzio, per non svegliare Elena, che dormiva ancora. A volte, si fermava un istante a guardarla. Il suo respiro regolare, il viso rilassato, gli davano l’illusione che tutto potesse ancora andare bene. 🌫️ L'aria umida e il peso invisibile Usciva di casa quando il cielo era solo un accenno di grigio, l’aria umida e pesante. Le strade erano deserte, i lampioni ancora accesi. Camminava fino alla fermata dell’autobus, le mani in tasca, il collo del giubbotto alzato contro il freddo. Pensava al lavoro che lo aspettava, a volte si chiedeva se anche loro, i colleghi, si svegliassero con quel peso, la sensazione di essere inghiottiti da qualcosa di invisibile. Sull’autobus,...