venerdì 3 novembre 2017

Cattivi maestri

La strada perduta, quel ’68: urlavamo, ci sentivamo vivi. Rimane oggi una certa malinconia

di Marina Zinzani

Volevamo cambiare il mondo, te lo ricordi? Ti ricordi quando scendevamo in piazza, ti ricordi i nostri cortei, le nostre battaglie? Ti ricordi l’eskimo, la voglia di spaccare tutto, ti ricordi quella frase “Borghesi, borghesi, ancora pochi mesi”? Cinquant’anni sono passati. La nostra generazione ha fallito. Siamo intontiti dalla pubblicità, dai dibattiti politici, ogni giorno, a tutte le ore. Di cosa si deve parlare poi, se niente cambia?
La mia generazione ha il senso della sconfitta addosso. Ha le spalle curve, e non solo per gli anni che deprimono il corpo, che ne rallentano i passi, che lo rendono fiacco, spento. La mia generazione ha perso, le strade erano sbagliate, comprendi?
Maestri e rivoluzione. Alcuni maestri erano buoni, altri cattivi, forse dipende tutto da quello, erano cattivi maestri e basta. Ci hanno messo in testa solo tante idee. Dovevamo invece pensare solo a laurearci, a mettere su famiglia, come i nostri genitori, come i nostri nonni, così, senza creare troppi problemi. In fondo, cosa siamo diventati adesso? Dei borghesi. Dei banali borghesi.
Strada perduta, maestri perduti, addormentarsi davanti alla tivù, il cervello addormentato in un sonno che dura anni. Confusione, una grande confusione.
Rimane ogni tanto la malinconia, quando vedo un corteo, dei ragazzi, e sento, so, che sono dalla parte giusta. Li invidio, perché loro sono giovani. Perché ci credono, in quello che urlano. Li invidio perché sono vivi, e non dormono. Li invidio e parteggio per loro. E allora mi sento meno ridicolo se ripenso a quegli anni, a quella rivoluzione che avevamo nella pelle. Anch’io urlavo, anch’io mi sentivo vivo.

1 commento:

  1. La sua generazione non ha perso, non Poteva, semplicemente perché non c’è mai stata partita, non si può combattere mettendo fiori nei cannoni di chi non conosce dialogo. I cattivi maestri furono alimentati al fine di distruggere l’immagine del movimento, per poi poter concludere “ erano tutti bighelloni o terroristi “. La sua generazione non ha perso ma l’intera umanità,quella si, ha perso l’occasione di cambiare rotta finché eravamo ancora in tempo.

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