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Visualizzazione dei post da gennaio, 2018

Scrivere, soffio vitale

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Piccole cose, di sera

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Gesti minuti ma preziosi, al termine di una giornata faticosa, quelli riservati a se stessi di Marina Zinzani Quando alla fine della giornata si accendono le luci, e il proprio mondo fatto di piccole cose, davvero piccole, una pietanza la sera, abiti comodi, il programma alla tv che sembra carino, quando alla fine della giornata si vive un piccolo momento per sé, oasi gradevole, come il caffè preso dopo cena, il giornale letto stesi sul divano, le proprie forze si raccolgono e si sente che in quelle piccole cose si è un po’ vissuto.

Un sogno

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La danza delle sensazioni, di notte Poesia di Paolo Brondi Gioire nel bosco gocce di sole Nell’ora tutta sonora delle cicale Presso schiere silenti Di sudate formiche e voli radenti Di garrule rondini e passeri lieti

Sensibili, come bilance

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Le categorie del bene e del male, indispensabili anche nella vita politica, spesso sono elaborate in modo arbitrario di Paolo Brondi Nella stagione preelettorale, i giochi di potere continuamente appaiono rimodellati e non è facile il mantenimento delle condizioni adatte a favorire l’armonia degli intenti e il rispetto del diritto.

Porte chiuse

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Chiudersi in se stessi: si risparmiano molte sofferenze, ma a volte è come “non vivere” di Marina Zinzani Avere dato, detto, aiutato, nutrito, essersi occupati di qualcosa, di qualcuno. Il rammarico e le lezioni che si imparano, fino a cambiare il dna.  Diventare poi scaltri, furbi, prevenuti, attenti: imparare dalle delusioni subite. Si sbarrano le porte con catenacci pesanti. Ora la casa è al sicuro.

Capriole

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Alla ricerca di informazioni, sull’universo così smisurato e misterioso Poesia di Lorenzo Mullon Voi che venite da tempi paralleli capriolando su raggi di luce su questa spiaggia universale:

Lo sterminio? Cosa da esoterici

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La follia nazista ha cercato persino una giustificazione “divina” delle sue teorie di Maria Cristina Capitoni (Commento a La voce del diario dalla copertina rossa , PL, 26/1/18) L'aspetto osceno e terrificante di tutta la tragedia nazista è quello “mistico”. Chiunque legga o abbia letto documentazione riferita a quel periodo sa della questione esoterica; il termine "razza ariana" deriva da lì.

Guadagnino, il lungo inverno

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L’iniziazione alla sessualità di un diciassettenne, il finale struggente di una storia semplice di Marina Zinzani (Guardando il film “Chiamami con il tuo nome”, il film di Luca Guadagnino) Il film di Luca Guadagnino si chiude con l’inverno. Prima c’è stata un’estate unica, in cui il sole era diventato luce su se stessi, e il caldo era quello di nuovi sentimenti, mai provati.  Il protagonista Elio vive la sua ricerca di sé, perduto in un innamoramento impossibile, fugace, splendido e atroce perché destinato alla fine.

Una canzone, per essere un po' più felici

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Hanno accompagnato la nostra giovinezza cantautori come Vecchioni, Guccini, De Gregori, Venditti, e certo anche Battiato. Quasi poeti, un mondo di emozioni di Marina Zinzani (Commento a Compravamo l’ultimo LP di Franco Battiato , PL, 25/1/18) Non c’era solo Franco Battiato, allora, ad entusiasmarci. C’era Roberto Vecchioni, Francesco De Gregori, Antonello Venditti, Francesco Guccini. Erano i poeti di allora, che accompagnavano i nostri anni acerbi, in cui si guardava il mondo dalle aule di scuola, affacciandoci alla vita, partecipando.

La voce del diario dalla copertina rossa

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Liliana Segre Due storie simili con un destino diverso, Anna Frank e Liliana Segre. La parola racconta lo sterminio e indica il dovere civile della memoria di Angelo Perrone  * 13 anni e la vita cambia, per sempre. La stessa età adolescenziale, quella dei giochi e della spensieratezza, segna una svolta in due esistenze così diverse e pure parallele, accomunate in due paesi differenti durante il dominio nazi-fascista – l’Olanda e l’Italia - da un solo elemento, essere ebrei in un mondo scatenato barbaramente in un disegno di eliminazione del “diverso da sé”. Le vite e le storie di Anne e Liliana.

Nuvole

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Il cielo trasforma i suoi fantasmi in sogni Poesia di Paolo Brondi Sogni sognati Girano le nuvole intorno alle nuvole Disegnando fantasmi in controluce

La fretta, serve davvero?

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Tutto ci spinge ad essere frenetici: riesce difficile capire l’importanza di fermarsi. Per leggere un libro di Cristina Podestà  (Commento a Il ballo di San Vito , PL, 23/1/18) Il ballo di san Vito lo balliamo davvero ogni giorno. Il tempo è una dimensione della continuità di eventi in successione e, forse, passato presente e futuro sono, come diceva Albert Einstein, "una illusione ostinatamente persistente".

Fatati quei giardini

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Poesia di Marina Zinzani I giardini fatati sono nella memoria il profumo di una rosa la risata improvvisa il sole la mattina e le valigie pronte

Compravamo l'ultimo LP di Franco Battiato

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Le inclinazioni dei giovani: se manca il buon esempio degli insegnanti, decisive alla fine sono le scelte dei ragazzi di Maria Cristina Capitoni (Commento a Baby gang, le chiamano , PL, 15/1/18) La criminalità tra i giovani? Ovvero baby gang? Non è solo un problema di insegnamenti. Non c'è bisogno che un professore ti insegni che dar fuoco ad un barbone, massacrare di botte un tuo coetaneo non è cosa buona e giusta. Spesso poi questi "ragazzi" provengono da situazioni agiate, tanto che dichiarano di aver agito per noia.

Di domenica

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Una domenica pomeriggio (1883) , di Georges Seurat Nostalgia di luoghi amati, e di altre stagioni della vita Poesia di Paolo Brondi Vorrei rivivere ora Dove non posso Una terra, un tempo Le domeniche antiche Là ove sorgeva il sole Prima che cominciasse La seriosa autorevole Svolta, a colpi di anni

Ninfee

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Poesia di Marina Zinzani E si va avanti, si va avanti, si va avanti corrente lenta che trascina dolce e impetuosa si scivola nell’acqua mano misteriosa che conduce la barca fiori ogni tanto è bello.

Il profumo di un fiore

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La morte improvvisa: Dolores O’Riordan, la cantante irlandese dei The Cranberries ( Marina Zinzani)  ▪️ “La canzone è finita ma i ricordi rimangono”. E’ il testo di un biglietto vicino alla bara di Dolores O’Riordan.  Di Dolores si è letto molto in questi giorni, ripercorrendo le sue vicende e la sua vita inquieta, segnata da problemi mai risolti risalenti all’infanzia. La canzone è finita, le luci si spengono. In realtà le canzoni si continua ad ascoltarle, anche se con un altro stato d’animo. Di rammarico, di tristezza, di malinconia. Dolores aveva sofferto da giovane di anoressia, e stava così male quando chiese l’aiuto della madre. “Senti il profumo dei fiori” le aveva detto la donna, nel tentativo di aiutarla, nel modo più misterioso, con una chiave particolare che potesse aprire la porta giusta per farla riavvicinare alla vita. Dolores allora era andata in strada. Aveva annusato una rosa. Le lacrime le erano scese, erano anni che non sentiva il profumo di un...

Il ballo di San Vito

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Prevale il vortice delle notizie: la frenesia toglie spazio alla concentrazione e al silenzio. Indispensabili per tornare a leggere con calma di Paolo Brondi Il tempo, seguendo l’antica lezione, si declina, in stagioni, cronologia, una linearità che va sempre nella stessa direzione, nulla accade che non sia accaduto; in opportunità che comprende insieme passato e futuro; in assoluto futuro, il compimento finale di un progetto.

Non solo una favola

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Vincere i segni del tempo con la ricerca della vera bellezza. Più che nella nostalgia della memoria di un lettore (Commento a Oltre il tempo , PL, 21/1/18) Oltre il naufragio del tempo che sconvolge ogni certezza, c’è, pur sempre, la soluzione di un ribaltamento degli eventi, di un ringiovanimento; di una condizione che permette la possibilità di rivivere il tempo perduto non solo lungo i giri della memoria, ma anche in circostanze apparentemente casuali, in realtà cariche di suggestione, come l’inscriversi nell’atmosfera di un appuntamento, nel silenzio di un incontro, nella dolcezza di momenti coralmente vissuti. 

Le macchine non distinguono il dolore di una madre

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Scrivere sul web? Non conta solo la concisione. Dovremmo coltivare una forma diversa di “brevità” che regali densità di parole, e essenzialità di concetti  di Angelo Perrone  * Non più di 2000-3000 caratteri (spazi inclusi), raccomandano gli esperti del digitale, i maestri della web usability come Jakob Nielsen . Questa, la misura ottimale dei testi da pubblicare on line: brevi, concisi, essenziali. E poi da scrivere secondo regole precise: costruzione a “piramide rovesciata” (prima le conclusioni, poi lo sviluppo del tema, sempre in modo asciutto, si intende) e osservanza di molti accorgimenti.

Luci nella notte

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(foto Huffington post) Una scuola di Ponticelli a Napoli rimane aperta anche la sera: un modo di combattere il degrado e le baby gang di Marina Zinzani Corsi serali, scuole aperte anche di sera per dare un futuro ai giovani che vogliono smettere di studiare. Ricostruire un rapporto di fiducia verso il futuro, prima di tutto, oltre che verso la scuola. Napoli e l’esempio di un istituto .

Notizie triturate

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Mia e Dylan Farrow - Woody Allen Nella vicenda Woody Allen – Farrow, rapporti poco chiari tra tutti i protagonisti, ma anche l’informazione non ha aiutato a capire di Anna Piediscalzi (Commento a L'ombra del dubbio , PL, 31/1/18) Troppi lati oscuri nella faccenda Woody Allen - Mia Farrow per essere valutata. I giudici dissero che la ragazzina, Dylan, era stata indottrinata dalla madre nel contenzioso del divorzio. Ma resta il fatto che lui si mise realmente con una delle sue figlie. Rivalità fra “figlie”? Gelosia materna?

Oltre il tempo

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Tanti trucchi contro l’invecchiamento. Ma la bellezza interiore non decade di Marina Zinzani La bellezza di una donna decade, come decade la bellezza delle cose viventi. Ma ci sono bellezze interiori che non decadono, che anche con i capelli bianchi continuano ad affascinare, a fare sorridere, a portare benessere.

L'ombra del dubbio

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La accuse di Dylan Farrow contro il padre adottivo Woody Allen per i presunti abusi sessuali compiuti anni fa. La colpa così difficile da accertare di Marina Zinzani Dylan Farrow è tornata a parlare delle presunte molestie subite da Woody Allen quando aveva sette anni. Chiede di essere creduta, ripete che ha sempre detto la verità.  Alcuni attori hanno preso le distanze in questi giorni da Woody Allen, ultimo Colin Firth, che ha detto che non lavorerà mai più con il regista.

Irpinia d'Oriente

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(Foto Mariagrazia Passamano) Un mondo racchiuso in se stesso, e inesplorato: i profumi, i sapori di una terra dalle radici profonde (ap) Distese di grano a vista d’occhio, circondate dal vento, immerse in spazi inesplorati. Non ci sono fabbriche, od officine, né strade di traffico frenetico. Solo grano e qualche trattore al lavoro, con il suo lento cigolio tra le zolle. Nessun rumore molesto arriva a scuotere i borghi sulle colline lontane. Piccolissimi e distanti tra loro, ma così simili l’uno all’altro, ciascuno specchio della vita degli altri paesi.

I maestri? Fuori posto

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Scuola di Atene , di Raffaello, Musei Vaticani A chi affidiamo i nostri figli? Quegli insegnanti che insidiano gli adolescenti di Marina Zinzani “Lui dovrà rispondere di così tanto…” (Fee Fi Fo - The Cranberries) Lolita di Vladimir Nabokov non è un brutto libro, anzi. Entra nelle camere oscure della mente di un adulto, perduto in un amore per un’adolescente, poco più di una bambina. E’ un romanzo acclamato. E’ un romanzo.

Il crimine non è baby

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Delinquenza giovanile e responsabilità degli adulti. Però, le nuove generazioni offrono anche esempi positivi di Cristina Podestà (Commento a Baby gang, le chiamano , PL, 15/1/18) (Intervento di Angelo Perrone) Dire baby gang sembra quasi una cosa giustificabile e, pertanto, giustificata. Sono delinquenti piccoli o giovani. L'aggettivo baby è troppo affettuoso per gente di tal fatta!

Un ministro, per quella nebbia

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La solitudine affligge le nostre giornate. Non solo da vecchi. La nomina di un ministro in Inghilterra per combatterla. Come? di Marina Zinzani In Inghilterra il premier Theresa May ha nominato un ministro, Tracey Crouch, contro la “solitudine” . E’ un problema sociale che affligge non solo gli anziani ma anche i giovani, e prova ad affrontare l’argomento nominando questa figura.

Senza mortadella

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(foto Ansa) Un avvocato-donna che indossava il velo islamico in Tribunale a Bologna è allontanata dal giudice. «Chi assiste o partecipa all’udienza deve ..stare a capo scoperto..» (art. 129 c.p.c), era ricordato sulla porta dell’aula. Il politicamente corretto, e il rispetto delle regole di Catia Bianchi Per entrare nelle moschee occorre avere un abbigliamento adeguato al luogo, non solo perché le regole lo esigono, ma perché è buona educazione farlo, per rispettare le norme di questa religione.

Vestito da uomo

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Violenze e prevaricazioni anche nel mondo, patinato, della moda maschile: l’uomo si trova per una volta ad assumere il ruolo della vittima di Marina Zinzani L’onda nera arriva anche nel mondo della moda, e questa volta il tema molestie tocca gli uomini, i modelli. Anche loro hanno qualcosa da dire, anche loro raccontano di molestie, e di compromessi per fare carriera.  Gli uomini sono ancora più schivi delle donne in queste vicende, hanno paura del giudizio degli altri, di vedere identificata una preferenza sessuale, un’etichetta, che poi resta addosso tutta la vita.

Il bimbo nascosto

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Luoghi che ci fanno sentire a casa, misteriosi e segreti, fragili come giocattoli di un bimbo di Maria Cristina Capitoni È un luogo quello Fatto per tornare Solo chi vi è nato Può uscire ed entrare O decidere di farti passare

Dolores O’Riordan: proteggersi da solo? Musica come cura e monito

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«E’ vero ciò che la gente dice: “Dio protegge chi si aiuta da sé, a proprio modo”.  E spesso mi sono chiesta “Chi protegge coloro che non riescono a proteggersi da soli?”» Fee Fi Fo (The Cranberries) ( Marina Zinzani)  ▪️ Una storia di abusi e il fascino della musica.   Dolores O’ Riordan, la cantante dei “Cranberries” ha parlato in alcune interviste del suo buco nero, iniziato quando da bambina ha subito molestie da un amico di famiglia, molestie d urate anni. Forse da lì sono partiti i suoi disturbi, l’anoressia, il disturbo bipolare, la depressione, il disagio di vivere che le aveva fatto pensare al suicidio. Ha parlato anche del suo dedicarsi alla musica, allo scrivere canzoni come una cura. Musica come forma artistica che tocca linguaggi dell’anima che sono comprensibili, in una sorta di tam tam misterioso che rende la vita più interessante, più piacevole, e fa sentire una voce amica, come rimedio per malinconie, ma anche per sottolineare le giornate piene ...

Dal buio

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La cosiddetta “zona grigia” nelle relazioni umane esiste davvero, ma non deve essere un alibi per sottrarsi alla chiarezza di Marina Zinzani (Commento a Il corto circuito , PL, 15/1/18) "Saluto fraternamente tutte le vittime di atti odiosi che possono essersi sentite offese. È a loro e soltanto a loro che presento le mie scuse".  La parziale marcia indietro di Catherine Deneuve è arrivata, l’aver firmato la lettera s u Le Monde in cui il confine fra molestia e corteggiamento era decisamente vago l’aveva sommersa di critiche. Ma basta questa rettifica per dimenticare, per voltare pagina?

Lo conosciamo con nomi diversi

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Il nome di quel “bambino” nato a Betlemme raccoglie significati diversi, per definire un mistero che rimane complesso di Cristina Podestà  (Commento a I volti di Gesù , PL, 10/1/18) Si nomina con due termini diversi il Dio cristiano. Gesù è appellativo più familiare e affettuoso, tipico della preghiera dei bambini, delle esclamazioni popolari. Cristo, l'Unto, il Masiakh (Messia), il Salvatore, e tutti gli altri nomi con cui nei secoli e nei vari luoghi si è definito il Dio in terra, rappresenta la salvezza del mondo con la sua "molteplicità dialettica".

Baby gang, le chiamano

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Aggrediti, picchiati, malmenati, talvolta colpiti a morte, da gruppi di minorenni. Senza motivo. Le chiamano baby gang, scorrazzano nelle nostre città, impunemente, dissennatamente di Paolo Brondi La morte sorprende, e sfugge alla conoscenza quando interviene a troncare la vita di un ragazzo, ancora intento a progettare il significato della sua vita. Provoca vertigine, profonda lacerazione e doloroso sentimento dell'instabilità di ogni cosa.

Il corto circuito

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Artemesia Gentileschi, XVII sec, vittima di uno stupro Proprio dalle donne ci aspetteremmo una maggiore capacità di capire cosa accade nei rapporti violenti. Prima di esprimere giudizi sommari di Maria Cristina Capitoni (Commento a Le armi della seduzione , PL, 12/1/18) Il rischio che finisse tutto a “tarallucci e vino” era nel conto ma che un atto così riprovevole potesse arrivare proprio da una donna, e che donna poi; io veramente non capisco, non riesco a concepire il guadagno di chi, donna, getta discredito su altre donne vittime di molestie, lievi o gravi che siano.

In balia delle onde, trovare rotta ed equilibrio nel mare della vita

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(a.p. – INTRODUZIONE) ▪️La vita è uno “stare in barca”, dipende da noi trovare la rotta e l’equilibrio. E un po’ di serenità: come quando galleggiavamo in un’altra acqua. Nel ventre materno (Cristina Podestà - COMMENTO a In barca, PL, 12/1/18 ) ▪️La metafora del mare e della barca è piuttosto diffusa nella letteratura, a cominciare da Dante in tutte e tre le cantiche e relativamente a variegate sfumature dell'essere: Caronte, l'angelo nocchiero, il secondo canto del Paradiso; non sono che esempi di una molteplice trattazione del tema del mare e della navigazione. Joseph Conrad dice una frase molto suggestiva, che riprende proprio la similitudine della vita: "La nave dormiva, il mare si stendeva lontano, immenso e caliginoso, come l'immagine della vita, con la superficie scintillante e le profondità senza luce". Spesso è proprio cosi: la superficie è bella, solare, scintillante appunto ma, se si va sotto e si guarda bene, c'è il buio più profondo! La barc...