Ridefinire i rapporti tra politica e giustizia, in nome dell’insofferenza verso la legalità (Angelo Perrone) Il referendum sulla giustizia alimenta illusioni. L’eventuale abrogazione delle norme indicate nei quesiti avrebbe solo conseguenze fuorvianti se non dannose o comunque irrilevanti. Però il messaggio propagandistico è perentorio e illusionista: “Giustizia giusta” declamano con sicurezza i radicali, omettendo i dettagli per non dare spiegazioni imbarazzanti. Prova invece a farlo la Lega, come se bastassero slogan ad effetto senza incorrere nel faceto: «Processi veloci, Stop correnti, Equità, Trasparenza per tutti», e l’immancabile, rassicurante: «Chi sbaglia paga».