giovedì 14 novembre 2024

Cinque elementi - Il metallo

di Marina Zinzani

Lo sguardo di chi vive l’autunno, il proprio autunno, è fatto di forza, convinzione, la sedimentazione delle esperienze, la convinzione delle proprie idee. Proprio perché tanto si è visto, tanto si è provato. Può diventare anche rigidità delle proprie posizioni, poca apertura al nuovo, perplessità su strade alternative o possibilità di altro.
Quello che è stato e quello che si è costruito: anche se spesso la propria costruzione è fatta di parti incompiute, mattoni fallati, imperfezioni della struttura che permettono rivoli continui di freddo. E il freddo dell’autunno può diventare malinconia dell’anima.
Allora la forza di chi vive l’autunno è qualcosa di legato al passato, il tempo che fu, forse con più certezze, con più ordine e stabilità. Forza come metallo, forgiato negli anni, diventato struttura. Eppure quell’aspetto deciso, quasi inossidabile, nasconde le traversie della trasformazione, della creazione, con la verità che anche ciò che sembra forte può nascondere le fragilità del tempo vissuto e del tempo che lo aspetta.

Nessun commento:

Posta un commento