sabato 27 maggio 2017

Conchiglia


Travolgente, quell’amore

Poesia di Valeria Giovannini

Amami. Di notte, contro il muro. Di giorno, tra i marosi che infrangono
il nostro ieri. Amami. Come la risacca impetuosa del mare. Il tuo
cuore è muto, tra le parole. Solo i nostri silenzi ansimanti. I nostri
letti sfatti. I nostri abbracci scroscianti. Come la pioggia. Come le
lacrime. Brucio dentro. Taccio. E brucio.

Non mi lasciare. Ogni
abbandono è eterno. Come ogni abbraccio. Ti porto nei miei sogni. Nei
miei mattini di sole e di luce. E nelle mie notti angoscianti. E
vibranti. E infinite. In alto e in basso, come le maree. E mi sento
una conchiglia nelle tue mani, quando i flutti mi travolgono. Ma anche
uno scoglio imperturbabile. Quando decido di resistere. Per poi
soccombere. E arrendermi alle tue mani. Ai tuoi fianchi. A tuoi
respiri. Al tuo essere. Alle tue parole, schegge di vetro. Al mio
silenzio, morsa d'argento.

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