di Marina Zinzani
Le radici nell’acqua torbida, nel fango, e l’aprirsi in tutto il suo splendore verso il sole: il fiore di loto fa pensare alla resilienza, alla rinascita, alla forza che incontra la bellezza.
Fa pensare a delle situazioni, a delle persone: chi è caduto, pensando di non potersi più rialzare. Chi ha subito, tacendo. Chi ha sentito un destino avverso, che pensava di non poter cambiare.
Ma un giorno, un giorno qualcosa si è mosso. Dall’acqua torbida, simile a quella in cui stanno le radici del fiore di loto, è nato un pensiero diverso, si è incanalata la rabbia, si è concepita una possibilità da esplorare, mentre un brivido percorreva il corpo e la mente: il brivido di un raggio di sole. Cercato disperatamente, da sempre. Raccolto.
E quel guardare oltre, oltre la propria esistenza del momento, oltre i problemi e i limiti, ha fatto sbocciare qualcosa. Una possibilità da esplorare e incoraggiare. Una possibilità che può aprirsi come un fiore stupendo. Il cuore che non si arrende, il credere in un’altra realtà, il costruirla.
Nessun commento:
Posta un commento