I perché dell’assenza di Dio

di Francesco Gozzi

Quello del dolore (e dunque del male) è il più grande dei misteri e a me riesce difficile vedere il dolore stesso come una prova attraverso la quale guadagniamo o perdiamo il bene eterno perché esso colpisce a casaccio, colpisce anche (o soprattutto) gli innocenti. La pensava così pure Shakespeare, scrittore assolutamente laico, che nelle sue grandi tragedie s'interroga soprattutto sul perché dell'esistenza del male e della sua prevalenza sul bene, sull’assenza di Dio.

Commenti

  1. ...concedi a tutti il tuo amore, credi a pochi, non fare del male a nessuno.

    RispondiElimina

Posta un commento

Post più popolari

❄️ La spiaggia così bianca: elogio della sorpresa e della neve sul mare

🌻 Profumi di erbe, e fiori: l'infanzia tra natura e tablet 🌱

Gli amanti di Marc Chagall, tra sogni volanti e la solitudine della realtà

Innamoratevi! La lezione di poesia e amore di Roberto Benigni

💔 Il volto da ricostruire: femminicidio, lo sfregio e la frammentazione nell'arte di Picasso