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Visualizzazione dei post da maggio, 2018

In fuga dalla catastrofe

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Pompei, il ritrovamento dello scheletro di un uomo di 35 anni colpito da un masso durante l’eruzione di Marina Zinzani Si fugge da una pioggia di lapilli, da un vulcano che erutta e porta la distruzione sulle case, su una città.  Pompei ha parlato ancora, è stato trovato lo scheletro di un uomo, non si è salvato, colpito da un grande masso. L’ultimo fuggiasco.

Impressioni

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Levar del sole, di C. Monet L’alba, le sensazioni di un momento di Marina Zinzani E’ tutto così Non trovò le parole non disse nulla silenzio e l’impressione di giorni, alcuni felici.

Ricordi

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Il pranzo , di C. Monet Sensazioni di ore liete di Marina Zinzani Rivivi nella memoria ore liete sfumate impalpabili anni malinconia dolce.

Viaggio in solitaria

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Dialoghi sfuggenti fino a quell’incontro di Maria Cristina Capitoni Fu un viaggio in solitaria Dialoghi incompresi 
 E incomprensibili 
 Finirono per essere monologhi tra te 
 E la tua idea di intesa 
 Che tale è rimasta sino a ieri 
 Dove eri quando parlavo 


Gocce di rugiada

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Aridità di cuore, il pericolo della mancanza di cura di Paolo Brondi Significativa l'immagine della poesia araba: "E' come la goccia della rugiada che è caduta su una ragnatela: appena si rende più pesante è ormai crollo". Pesante è l'esistere in balia del vortice del tempo, degli affari, delle scadenze, della carriera: gli aspetti fisiologici e psicologici fondamentali della vita umana cambiano e l’amore si fa arido. S'infittiscono i successi insieme alle negatività.

Meghan Markle, Cenerentola di oggi

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Giovani donne alle prese con il mondo e le difficoltà di affermazione, la forza di chi impara a vivere del proprio sguardo di Mariagrazia Passamano Il matrimonio di Harry e Meghan: una favola dei nostri tempi oppure un sogno anacronistico? Sentiamo ripetere la frase Meghan Markle “ce l’ha fatta”. E immediatamente ci chiediamo: ma a fare cosa?

Canta il vento

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L’imbrunire, i momenti che precedono la notte di Paolo Brondi La notte non tarda La strada si vuota Mentre un passante Ride alla luna E il vento canta Tace la voce della città Il tram più non cammina Tace il vecchio mondo Ha la coda tra le gambe

Nostalgia delle cicale

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Il paesaggio di quando eravamo bambini, le emozioni che la tecnologia non può scolorire di Cristina Podestà  (Commento a Nuvole in chiaroscuro , PL, 23/5/18) Il racconto è straordinariamente bello ed empatico. Evoca immagini dentro le quali ognuno può entrare e vivere in sintonia. Certi ricordi li sentivo raccontare, ancora io bambina, da mia madre che ripeteva spesso le sue esperienze infantili a contatto stretto con la natura che, già nella mia infanzia, non erano più tali.

Un buon augurio

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Fiori , di Filippo de Pisis Rimaniamo sorpresi per la gentilezza che qualcuno, a noi sconosciuto, ci manifesta nella vita quotidiana di Marina Zinzani “Vada lei, ha poche cose…” Non ci si sofferma mai a pensare a quel gesto che qualcuno ha alla cassa del supermercato nei nostri confronti, una persona davanti che, vedendo le nostre poche cose acquistate, dice “vada pure, faccia prima lei…”

Natura morta

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Un coin de table , di P. Cézanne Le cose raccontano delle storie di Marina Zinzani Cosa c’è dietro una natura morta? Oggetti inanimati, forme gradevoli ma senza espressione, colori delicati, immagini delicate, ma si avverte qualcosa di spento, è una natura morta d’altronde, non è il quadro di una giovane dagli occhi che riflettono la luce che ha dentro. Questo si pensa.

Lontananza

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La lontananza avvicina i cuori,  di J. W. Godward Il pensiero che supera le distanze di Marina Zinzani Si parte lunghe scie alle spalle spruzzi argentei sull’acqua il volto triste ma il cuore dell’altro corre, corre superando mari e arriva alla nave.

Oltre la stanza

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Harmony in red, di H. Matisse Piccoli spazi, uno sguardo lontano di Marina Zinzani Immaginare mari e partire con la mente si colora il mondo insenature di oro, blu, si espande il colore e cade una pioggia di gioia perle dorate ah cosa può fare la mente in una piccola stanza!

Un ramo teso

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Fregene  (foto ap) Un volto, una storia, pensieri che diventano sinfonia di Lorenzo Mullon Le guance hanno radici profonde il profilo è un albero caduto e rialzatosi tante volte nel vento le labbra sono inumidite di onde la lingua è una terra salmastra uscita dalla bocca di un vulcano gli occhi sono spuntati dalle fessure dei sassi

Senza perdersi

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Waiting, di E. Degas Storie di donne, la strada fatta, l’attesa di qualcosa di Marina Zinzani Quella volta in cui ti eri perduta fra scatole vuote, i tuoi giorni la lentezza crudele del tempo non succedeva niente ogni giorno uguale ad un altro nessun passero sul davanzale a svelare la vita

Il sorriso di due uomini

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Il 23 maggio 1992, la strage di Capaci. Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la lezione civile del coraggio e della speranza (ap *) Il sorriso di due uomini accompagna da anni la nostra vita, quella pubblica delle istituzioni, quella individuale dei cittadini e infine quella intima di noi uomini del nostro tempo. 

Dove sei?

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Lavandaia, di E. Degas Il lavoro domestico e i pensieri di una donna di Marina Zinzani Quali pensieri arrivano fra le mani che si muovono in fretta la cura della casa vestiti da stirare figli da seguire correre, correre dove sei, anima mia?

Nuvole in chiaroscuro

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Giovinezza , di Gioele Provenzano L’eco di canzoni lontane; esperienze ed incontri di altre stagioni di Paolo Brondi Rincorrere stagioni felici e il prosaico divenire. Nell’aria quiete e serena della campagna di tanto tempo fa, era tutta una festa di voli, di luci, di strilli. Costretto per lunghi mesi a star chiuso in un’aula, non resistevo più alla voglia di correre folleggiando libero per i campi, di fare scorpacciate di frutti e poi, quando mi sentivo stanco, di distendermi lungo gli argini di un fiumicello dove l’erba discendeva verde, disseminata di fiori, fino al pelo dell’acqua.

Le mele di Cézanne

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Sette mele, di P. Cézanne Conquistare una città, il mondo, con la magia dei colori di Marina Zinzani “Conquisterò Parigi con una mela”: c’è riuscito Paul Cezanne a conquistare Parigi, e anche il mondo, perché ancora oggi ammiriamo le sue mele dipinte, quelle loro sfumature che sembrano catturare la luce, la brillantezza dei colori, quasi riusciamo a sentirne il sapore.

Tigri

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Sorpresa (o Tigre in una tempesta tropicale),  di H. Rousseau Le paure che ci inseguono nel quotidiano di Marina Zinzani Le tigri erano dietro i cespugli, il sangue si gelava all’idea di essere attaccati. Ma non lo fecero mai. Purtroppo abbiamo vissuto anni nella paura.

L'ultimo lembo di sonno

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Levar del sole,  di C. Monet Ritornando indietro, i tempi nascosti del passato di Maria Cristina Capitoni All’inizio è solo un fischio Ovatta nella testa
 E solitudine 
 Poi il passaggio si restringe
 E l’aria si tinge di opaco
 La stanza conduce ad un tempo

Interni

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Interno con fonografo,  di H. Matisse La ricerca delle piccole felicità di Marina Zinzani Il calore di una casa il divenire di una storia di una persona trasformazione: questo ci si aspetta e le stagioni passano giorni luminosi e giorni sbiaditi passi incerti cammino veloce

Angoli di Palaia

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Il cielo in una stanza

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Una ricetta per unire cielo e terra di Giovanna Vannini Soffiate sulla fantasia, lasciate che si depositi sulle pareti della stanza. Prendete dieci once di forza del pensiero e penetrate con quelle il soffitto, in modo da aprire una breccia, larga quanto basta perché gli occhi al di là possano guardare. 

Attesa

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The Cliff walk at Pourville,  di E. Degas Uno sguardo verso l’orizzonte di Marina Zinzani Guarda, guarda, si intravede qualcosa E’ la nostra nave? Stanotte ho fatto un bel sogno, chissà S’increspano le nubi a volte ma lo sguardo è sempre fisso all’orizzonte in attesa

Confidenze

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At the café,  di E. Degas Rari momenti per i ricordi e i progetti di Marina Zinzani Si conserva memoria di momenti di confidenze salvataggi parole come zattere per riparare il dolore.

Mentre il cielo trascolora

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Laguna di Grado, di Claudio Bonanni Il calore di te, e tutto cambia di Paolo Brondi Mentre il cielo trascolora di nubi rossastre mentre il tempo corre lungo le nebbie del mare lontano qualcosa di te scalda il mio freddo silenzio arando lievi parole d’amore

La ricerca della bellezza

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Allo specchio,  di Cagnaccio di San Pietro Affidarsi ad altro, per trasformare se stessi di Marina Zinzani Ci si affida al colore il rosso, il blu, l’arancio vieni colore e trasforma prova a trasformare ci si affida alle mani possono pettinare, modellare ci si affida ai profumi tanti, intensi, dolci quante cose amici, alleati per chiedere di essere trasformati la bellezza del volto, del corpo di cui si va alla ricerca ogni giorno.

Serpenti

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Luncheon of the Boating Party Analysis , di P.A. Renoir Sul lavoro, in famiglia, nella società: i volti insidiosi dei vicini di Marina Zinzani I serpenti si insinuano, approfittano di debolezze, si avviluppano, invisibili. Sono pensieri, a volte. Sono persone anche. Sono paure che prendono ed impediscono la liberazione di energie, il fare i passi giusti, il dinamismo.

Piccola luce accesa

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Sentiero tra le erbe alte, di P. A. Renoir I fantasmi che accompagnano il passare dei giorni di Marina Zinzani Cosa volevi diventare? Dov’è lo spirito di allora? Stai diventando vecchio, vecchio idee vecchie dormi, occhi aperti e dormi. Il mondo ti era davanti come un balcone da cui si vedeva il mare

Essere padre

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Ritratto del Principe Barjantinskij  di H. Vernet I rapporti tra padre e figlio: la storia così complessa dei sentimenti di Marina Zinzani Io non so essere padre ma non volevo essere come mio padre volevo complicità, confidenza la suadente lentezza dei giorni e la gioia di un figlio a cui insegnare le cose che amo.

Miracoli

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Julian, 8 anni, Gran Bretagna Qualcosa di sovrannaturale nella vita di tutti i giorni: lo sguardo che cerca altrove di Marina Zinzani Un bambino a cui hanno interrotto le cure, malato senza speranza, comincia a guarire da solo . E’ un miracolo, il primo pensiero.

Perdersi nel vuoto

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La fine di un amore,  di Graziano Bassan I sentimenti che accompagnano la fine di un amore di Paolo Brondi Perché mi hai amato Perché mi hai odiato Perché, perché, non so So invece che mai Ti perderai nel vuoto del niente di noi Perché nel tempo che va Odio e amore non so Se ancor si proverà In opposta diversità