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Visualizzazione dei post da marzo, 2020

Tempo presente

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Il presente pieno di angosce: una vita mossa da vendetta e ingiustizia. Così radicate sono le catene, ma potrebbe bastare il nulla a spezzarle di Bianca Mannu Si sopravvive - quando si sopravvive - come in un cattivo sogno - quasi che le ragioni postume di coloro che non poterono mostrarle si fossero animate nei viventi

Quello che si impara dall'epidemia

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Rinchiusi in casa ci sentiamo più vicini agli altri, forse ci rendiamo conto che avevamo smarrito l’orientamento di un lettore di Pagine Letterarie (Commento a Il mondo che rinascerà , PL, 27/3/20) Strano il mondo, ora che siamo "rinchiusi" siamo invece tutti più vicini. Ci saremo resi conto che l'egoismo è dannoso? Che non è giusto non pensare anche agli altri quando noi stiamo bene di salute, in famiglia, col lavoro? Ci saremo accorti che #lunionefalaforza e che non possiamo andare avanti ciascuno per conto suo, ma solo insieme?

Progettualità

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Abbiamo bisogno della clausura per scoprire che le margherite sono belle? Tutto è cambiato con il coronavirus, dovremmo riflettere: ci è mancato uno sguardo oltre il presente di Marina Zinzani “Per ottenere la felicità, dovremmo accertarci di non restare mai senza un obiettivo importante.” (Florence Nightingale). Quest’anno è il bicentenario della nascita di Florence Nightingale, una donna che si può definire un faro, quando si parla di assistenza infermieristica.

Essere audaci

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Garfagnana (foto ap) Essere audaci, oggi. Lo ripetono papa Francesco e il presidente Mattarella: l’invito a dare valore alla nostra fatica e a trasformarla in risorsa di Sonia Scarpante Alessandro Baricco ha parlato in un suo articolo dell’importanza di essere oggi audaci . Ed io mi affianco a lui perché questa riscoperta della nostra umanità dovrà divenire sempre più valore, forza lavoro del nostro domani, un punto di riferimento fondamentale su cui noi costruiremo castelli, erigeremo comunità di speranza.

Una guerra anche questa?

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Guerra è la parola che ripetiamo a proposito del coronavirus: evoca l’annuncio  tragico del 1940 a piazza Venezia. Oggi, un’altra guerra non voluta da nessuno: tutti in trincea. Forse da soli e senza alleati di Laura Maria Di Forti Avevo sentito la notizia alla radio. Era nell’aria da tempo, questo è certo, ma ascoltare quella parola, ecco, fu per me raggelante. Sentii un brivido corrermi dappertutto, percepii chiaramente il mio cuore battere forte per la paura.

La solitudine di Papa Francesco

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Le immagini di papa Francesco nella Roma deserta per il coronavirus appartengono ad un'epoca impaurita dal contagio. Eppure la presenza solitaria del papa  ricorda che ci sono molti modi per essere vicini, e che c’è una distanza che esprime solidarietà e partecipazione (ap) Papa Francesco, solo nella grande piazza di San Pietro a Roma, svuotata dal virus . Un’immagine piena di suggestione, che racchiude i significati più sconvolgenti di questa epidemia. Il pericolo del contagio, la necessità della lontananza fisica per sfuggire alla contaminazione, e provare così a venirne a capo. Un colpo d’occhio sorprendente, che il 27 marzo arriva nelle nostre case, attraverso lo schermo, e che rimane a lungo nella mente.

Il mazzolino per la maestra

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Giornate in casa, notizie sul coronavirus, nuovo lavoro da remoto e tanti ricordi: una primavera, un gesto, un momento di Cristina Podestà La televisione che parla, nessuno la ascolta. Il ticchettio costante delle tastiere dei computer, un lontano suono di voce che proviene dall’altra stanza, suono metallico di Skype. Lezione online. E intorno il nulla.

Ombre

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Il gioco sottile di nascondersi alla luce di Giovanna Vannini Nelle ombre, l’eclissi. Hanno perso il controllo, si son fatte più nere, più nette. Hanno ceduto i colori al grigio in avanzata, s’è fatto freddo dove era tepore. Ligia ai veti non ho dato occhi al sole.

Sguardi

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Fregene (foto ap) Un filo di speranza in quegli occhi di mare di Maria Turtura Questi occhi che hai non dimenticati con dentro un'ombra di mare del Nord tempestoso che cosa guardano stasera nel tuo freddo paese, amico, mentre io mi ricordo di una luce sul lago e di una esile speranza, così esile come solo può essere un amore al principio.

Ore serene

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Fregene (foto ap) Il presente che ci spinge a ricordare i momenti di serenità vissuti di Marina Zinzani Guardare al passato felicità sfuggente una gita al mare in un giorno di sole   pranzo al ristorante i primi tepori l'estate nell'aria

Dissolvenze

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Svaniscono rapidamente le cose che ci consolano di Davide Morelli Speranza ed attesa, nostre uniche consolazioni, mentre cerchi concentrici si dissolvono nell'acqua. Il mondo - mi dicevo - deve essere un panottico, il cui grande carceriere deve essere Dio o il caos.

Il mondo che rinascerà

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Quando si potrà parlare di un “dopo”? Siamo lontani purtroppo dall’uscire dal coronavirus. Cominciare ad immaginare il futuro e a prepararlo. Saranno necessari cambiamenti negli stili di vita, nel modo di interpretare le priorità. Dobbiamo fare tesoro di quanto ci insegna questa esperienza contro la paura e il dolore (ap*) “ Nulla sarà più come prima ”, sentiamo dire in giro, e lo pensiamo anche noi. Vallo a sapere quando accadrà, intanto. Un pensiero che genera ansia. Nessuno è in grado di prevederlo, nemmeno gli scienziati che ogni giorno illustrano i misteri del virus e si avventurano nel futuro possibile. Lo fanno in diretta, perché essi stessi fino ad ieri non ne sapevano granché e lo stanno scoprendo solo ora, lentamente.

Oltre l'economia

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Il corona virus? Il presidente americano Trump zittisce tutti: la colpa è dei cinesi di Sonia Scarpante Il virus è cinese, osserva seccamente Donald Trump. La nostra storia mondiale non può alimentare l’odio. Ci sentiamo così  onnipotenti? Esiste una sensibilità nelle persone che fa la differenza. Vi sono stati  uomini che hanno costruito il bene a e loro va sempre il nostro ringraziamento perché hanno saputo mettersi anche dalla  parte di chi fa più fatica, di chi soffre, di chi arranca nella fatica. Ci sono parole di statisti che ancora accompagnano i libri di storia, la nostra stessa educazione.

Noi, come velieri

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Le strade sono un deserto, ma salutiamo i vicini con amicizia di Liana Monti Buon giorno mondo Un abbraccio profondo Pregando Ascolto i miei pensieri Osservo le mie paure E vorrei volentieri Trasformarli in colorati velieri Le lacrime sui visi

Fare materassi

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Storie di isolamento: chiude una piccola fabbrica con il coronavirus. Ritornerà a fare materassi? di Marina Zinzani Gli operai a casa, la ditta chiusa. Due casi di coronavirus fra quegli operai che fanno parte della sua vita ormai, conosce le loro storie, le loro famiglie.  Ditta chiusa per chissà quanto tempo, produce materassi la ditta, e lui teme un’altra forma di contagio, che si accompagna a questa fra le persone.

Il modello Italia e gli altri paesi

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I paesi europei e l’America, in forte ritardo rispetto all’Italia. Una diversa gestione della sanità. Nel nostro paese, prevale l’impostazione “comunitaria”, incentrata sul principio costituzionale per cui la salute non è solo diritto del cittadino ma interesse di tutta la collettività. (ap*) Uno sguardo veloce oltre confine. Cosa stanno facendo gli altri paesi, contro il coronavirus? Uniti contro il nemico comune, oppure ognuno per sé e Dio per   tutti? L’impressione è che ci sia una sostanziale sottovalutazione del problema. Nei modi e nei tempi di reazione. E una diversa filosofia dei rapporti tra Stato e cittadino, dinanzi ad una questione fondamentale come la salute.

Il coro troppo unanime

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In molti commenti sul coronavirus si avverte una mancanza di senso critico che sa di autoconsolazione: il difetto di memoria sugli errori del passato e sulle questioni sociali irrisolte di Bianca Mannu I media e il corona virus. E poi le reazioni degli italiani di fronte a tutte le limitazioni della loro libertà. E’ presente un atteggiamento "patriottico" davvero strabico e rivolto a carezzare una presunta bontà di posizione e di naturale costituzione, attenta ad evitare, a ogni notazione, il più lieve schizzo problematico, volto all'interno o al di fuori. 

Giovani amanti

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Occhi di amanti, memoria delle loro radici di Maria Turtura Non disturbate questa bellezza degli amanti giovani che guardano solo dentro i loro occhi e vivono come i rami degli alberi strettamente confusi alteri e senza presagi della terra che tiene le loro radici.

Quanto spericolata la vita?

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Memoria di canzoni di successo: Vita spericolata di Vasco Rossi. Il senso di libertà e l’inafferrabilità della vita di Davide Morelli Vasco Rossi negli anni ottanta porta a Sanremo Vita spericolata che si piazza al penultimo posto ma che vende moltissimo. Inizia il fenomeno del Blasco nazionale. Il titolo esprime la voglia di vivere ed allo stesso tempo l'inespresso di ogni esistenza, tutto ciò che poteva essere stato e non è stato.

Professione sarta

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Storie di isolamento: essere brave sarte oggi. Dai vestiti alla moda alle mascherine, il nuovo versante della creatività lavorativa di Marina Zinzani La sarta provetta ha cucito vestiti, pantaloni, con i cartamodelli. La sarta provetta sembra un personaggio dei fumetti, quando vuole fare i vestiti di Carnevale alla sua nipotina, un anno ha creato un abito da principessa da fine del mondo, un altro anno l’ha vestita da cagnolino bianco con macchie nere, una cosa deliziosa.

Tornare al presente

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Allegria di un tempo, il salto verso l’oggi di Maria Cristina Capitoni Non ho ancora ben capito se fu quella risata a riportarmi indietro o il mio stato d’animo. Invadente, fatto sta che fui costretta ad ascoltar di nuovo quel presente.

Salmastraia

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Il miraggio di V. Van Gogh Il paesaggio assolato, evitato da molti, che suscita sgomento di Bianca Mannu Il qua era stato anche là dove una Quartu di salmastraia ostendeva nell’incubo del sole la polvere accesa d’un rettilineo pulsante nell’infinitudine liquida dell’orizzonte.

Fiume di luce

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Tra gole e mulinelli, il corso del fiume: immagini da un sogno di Paolo Brondi Ho fatto un sogno che da sveglio ricordo Ho visto e udito un fiume montano scrosciante Rumoreggiante con voce di gigante ferito Tra gole e antri pareva infuriare un’eterna bufera Fischiava negli anfratti, dentro le forre

Iris di marzo

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La danza dell’iris nel vento di Bianca Mannu Iris di marzo - iris all’indaco. A svettare dalle crepe di muri solatii maternamente gonfi di terra e d’acqua. Danzando ai ritmi del vento irraggiano elettrici brividi di seta.

In guerra

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Tutti dobbiamo dare un contributo in questa guerra contro il nemico invisibile del coronavirus. Gli ospedali alle prese con una prova difficile.  Serve forza, per gli altri e per noi stessi di Sonia Scarpante Ognuno di noi in questi giorni cerca di darsi da fare nel proprio piccolo per lasciare un contribuito personale nella lotta quotidiana che vede molti di noi impegnati in prima linea.

Appuntamento in casa

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Preparativi per un insolito appuntamento in casa di Andrea Zinzani Il sole s’irradia sulle grigie finestre, l’uomo sbadiglia e la fiamma del caffè si accende, la donna dietro le tende si asciuga nella doccia ancor bagnata.

Il tempo lento che ci fa riscoprire la vita

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Come cambia la nostra vita, ora che il coronavirus ci costringe a casa? Rinunce, abitudini stravolte. Anche la riscoperta di interessi e passioni. Ritmi che possono dare nuovo senso alle relazioni e agli affetti: immaginiamo un futuro più positivo (ap*) Tutti a casa. Molti lo ricorderanno. Era il titolo del film di Alberto Sordi che raccontava il ritorno di alcuni soldati dopo la guerra, un momento fortemente desiderato per anni, e reso amaro dalla sconfitta subita. Il nostro Albertone aveva saputo descrivere da par suo quello stato d’animo intriso di amarezza, delusione, ma anche speranza. Ora invece è la parola d’ordine di tutta un’altra storia. Ha sempre a che fare con una battaglia, ma molto diversa.

Carezze dalla luna

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Momenti di vita nel chiuso delle case di Paolo Brondi Ora che siamo costretti al chiuso È bello e consolante la sera Riaprire una finestra per seguire Blanda la luna nell’avvolgere Carezzevole ogni natura Si può per un poco ridurre Il male ad un sogno malato

Non dobbiamo dimenticarlo: siamo italiani

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Coronavirus: nelle situazioni di difficoltà, emerge il carattere degli italiani. Fantasia, intelligenza, ironia, sorriso, buon umore. Il miracolo è possibile. Alla fine, vuoi mettere un’amatriciana? di Laura Maria Di Forti Si dice che è proprio nei momenti di grande difficoltà che l’italiano rivela la sua creatività, il genio sopito, il suo essere speciale, la sua innata capacità di creare meraviglie laddove altri riuscirebbero solo a produrre la mediocrità funzionale.

Colori in allegria

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Personaggi dai colori vibranti nella pittura di Paola Carnevale: ballerine, portatrici di masserizie, amanti: il senso allegro di armonia e di appartenenza ad un destino comune. Così attuale oggi (ap) «Ho ripreso i pennelli in mano», racconta Paola Carnevale mostrando i suoi ultimi lavori, ora che, rinchiusa in casa nell’epoca del coronavirus, ha più tempo. Prevalgono nelle tele le figure di donne. Esili e quasi evanescenti, incorporee, appena accennate su tela, nelle Ballerine e nelle Donne africane : sembrano perdersi nel vuoto. Oppure più marcate, come nella coppia di Innamorati .

Sarò più felice, dopo

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Un quaderno ritrovato per caso diventa un diario in questi giorni di solitudine. Paure, tristezze, speranze di una donna al tempo del coronavirus. Dopo, sarà sicuramente diverso di Laura Maria Di Forti Finalmente ho preso il coraggio e ho deciso che scriverò perché voglio utilizzare questo quaderno che possiedo da due anni. L’ho comprato a Firenze in un negozietto bellissimo, vicino a Santa Maria del Fiore, un negozietto che sapeva di carta e di antico, di lettere scritte da amanti e di sogni che si confidano all’inchiostro.

Occhi nella notte

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L’amore, nei piccoli momenti che lo rendono grande di Maria Turtura Noi ci amammo poveramente. Solo una luce di fanali una tiepida pioggia nella città di notte, e poco altro ci diedero per amarci. Ma noi fummo per il distacco e il ricordo

Città vuote

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L’immagine delle città italiane in questi giorni: solitarie ed irreali, eppure sottilmente affascinanti di Laura Maria Di Forti Le città italiane in questi giorni: spettrali, solitarie, quasi irreali e sicuramente insolite, anche affascinanti, però. Certo noi, abituati alla vita frenetica, ai rumori del traffico e alla presenza di gente per strada a tutte le ore del giorno, vedendo quelle immagini di viali  e piazze prive di macchine e di esseri umani, abbiamo l'impressione netta e terrificante di un'apocalisse.

Confessarsi

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Storie di isolamento: l’appuntamento in chiesa, per chi è anziano di Marina Zinzani Non si può andare a messa, non è consigliato, è cosa inopportuna. Non si può andare in chiesa, anche quella è cosa sconsigliata, ai tempi del Coronavirus. Anche solo per pregare, in silenzio, a debita distanza uno dall’altro.

Il 159° anniversario dell'Unità d'Italia, occasione di solidarietà contro il coronavirus

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Niente celebrazioni per la festa nazionale, solo un ricordo: un richiamo alla collaborazione e alla responsabilità in questo momento difficile. Accanto alle iniziative – suonare, cantare, intonare l’inno - con cui gli italiani mostrano la loro tenacia   (ap) Non trascorre sotto silenzio il 159° anniversario dell’Unità d’Italia , proclamata il 17 marzo del 1861: nel clima di difficoltà e sofferenza che stiamo vivendo, niente celebrazioni ufficiali, o cerimonie solenni come negli anni scorsi, dobbiamo limitarci al ricordo.

Insegne

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Guardando le insegne, l’atmosfera di un paese, i ricordi di Maria Turtura Come le lettere bianche sulla tenda azzurra del macellaio come quest'aria di paese così confidenziale e nuova i miei pensieri.

Identità

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Il proprio essere, dal limite all’indefinito di Lorenzo Mullon Credevo di essere un nome e un volto invece noi siamo l'eternità stessa che dorme il sonno del tempo e non si accorge di sé