martedì 31 marzo 2020

Tempo presente

Il presente pieno di angosce: una vita mossa da vendetta e ingiustizia. Così radicate sono le catene, ma potrebbe bastare il nulla a spezzarle

di Bianca Mannu

Si sopravvive - quando si sopravvive -
come in un cattivo sogno -
quasi che le ragioni postume
di coloro che non poterono mostrarle
si fossero animate nei viventi
come sete d’inestinguibile vendetta
contro chi non ebbe colpa
contro chi non trasse dalle ecatombi
giovamento
Un’ingiustizia enorme non si acqueta
con omologa ingiustizia
Per questa via il tempo della vita
rimane incatenato all’angoscia del possibile:
coltivi la paura e la stordisci
danzando il sabba della morte
Quando il silenzio tornerà nella canna
del tuo mostruoso carro
o dentro la fusoliera del tuo moderno bombardiere -
quando il silenzio salirà dai cimiteri -
sarà ancora la voce flebile del vento
a farti tremare di paura
o guerriero d’una cattiva patria

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