Post

Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Le strane giornate Covid, una pizza stasera?

Immagine
Non siamo ancora abituati alle giornate Covid-19, e anche l’estate sarà diversa: per stasera ci facciamo una pizza? di Cristina Podestà Ginestre di un giallo intenso e bellissimo attirano la mia attenzione, mentre tento una improbabile uscita post quarantena. Il lungomare è già troppo frequentato, accalcato, affollato, persone senza dispositivi di sicurezza e in gruppi mi si parano davanti e mi fanno innervosire.

Cosa ci riserva il destino?

Immagine
Il perché delle cose della vita, le domande che rimangono senza risposta di Davide Morelli Io non so che simboleggia una rosa. Non so neanche chi sono davvero. Non so cosa vuole dirmi ogni cosa. Non so chi sono, chi sarò, chi ero.

Il nostro ritratto durante l'emergenza Covid-19

Immagine
Il Covid-19 ha modificato i modelli di comunicazione. Dal narcisismo dei social al senso di appartenenza ad una comunità (Angelo Perrone) Anche loro, i selfie, sono scesi in campo contro il coronavirus. In aggiunta a mascherine, guanti, distanziamento sociale, reparti di terapia intensiva, e quant’altro. La potenza delle immagini per contrastare la pandemia. Muta di senso un simbolo della società contemporanea? Se ne scopre una funzione sociale? Cambia in generale il nostro modo di comunicare?

La solitudine dei pensieri

Immagine
Rimaniamo da soli con i nostri pensieri di Davide Morelli Resto solo con i miei pensieri. Sono sempre i soliti sentieri. Tutto può essere in questa mente, che se ne infischia dell’essere e dell’ente.

L'avvenire delle figlie femmine, senza amore

Immagine
Un matrimonio senza amore, quello tra Giovanni e Lucia: il profondo Sud, l’infinita solitudine di una donna, l’avvenire dei figli di Cristina Podestà Un incontro casuale, un frettoloso corteggiamento e, quasi immediato, l’altare. Lui era già avanti con gli anni, cercava moglie e lei era quella giusta per accasarsi. Di famiglia bigotta e seria, timida e silenziosa, pareva fatta apposta per lui. Non si era opposta: lo aveva accolto come un fatto necessario per dare un senso alla sua vita di donna.

La poesia al femminile

Immagine
Versi rabberciati,  sghembi, sussulti di vita. Troppo grande la poesia al femminile? di Bianca Mannu Non v’indignate se spesso l’impuntura d’un mio verso conserva i segni dell’imbastitura Se, doppiando l’apice d’una cesura, incalzo maldestra oltre la costura per traverso

Covid-19, in fila indiana davanti ai negozi?

Immagine
La solita storia anche durante questo periodo di Covid-19: la “fila indiana” la facciamo come ci pare. In ordine sparso di Laura Maria Di Forti L’enciclopedia insegna che la fila indiana è il procedere uno di seguito all’altro in fila unica, come le formiche. Pare che i guerrieri pellerossa avanzassero in tal modo in battaglia, ognuno ricalcando le orme di colui che lo precedeva, in modo da confondere il nemico e fargli credere di essere numericamente inferiori.

Gli irriducibili della movida

Immagine
Al tempo del Covid-19, la tentazione della movida di Marina Zinzani Fame di vita di sole, di mare, di gente il riappropriarsi del tempo perduto anche superficialità e chi se ne frega.

Lo spettacolo delle lucciole

Immagine
Nonostante il Covid-19, torna la “ lusiroeula ” al Parco delle Cave, a Milano, per osservare le lucciole di notte di Marina Zinzani Lucciole di notte la natura e le sue magie il richiamo ai misteri lo stupore piccola meraviglia.

La gioia di cantare un motivetto la mattina

Immagine
La mattina, basta una canzoncina per ridestarsi e rinascere di Davide Morelli Ho visto tutto da una feritoia. Ho vissuto nel disordine apparente. Sono morto mille volte di noia prima che me ne vada totalmente. Io ho mischiato cielo e terra. Non mi sono mai davvero redento.

Vorrei essere ascoltata

Immagine
Non dare mai nulla per scontato: essere ascoltati, il pensiero che rimane in noi di Maria Cristina Capitoni Vorrei un pensiero che stesse qualche minuto in più e poi per tutto il tempo che ripensi a ciò che ha detto che ritorni all’infinito sul passaggio se non l’ha capito che mi ascolti quando parlo senza dare per scontato un pensiero mai pensato.

Fallimenti

Immagine
I momenti che segnano il fallimento di una vita di Marina Zinzani Lo senti questo rumore? No, non sento niente, dice l’altro. E’ stato uno sguardo, invece. Una telefonata mancata. Una notte insonne.

Scoperte e delusioni del lockdown

Immagine
Lockdown: l’isolamento per tanto tempo, scoperte e delusioni di Marina Zinzani Angolo messi in un angolo e da lì immaginare il mare immaginarlo immaginare città immaginarle immaginare agriturismi e la Toscana immaginarli immaginare grigliate e tanti discorsi

E' così che si fa

Immagine
La voglia di cambiare le cose che vanno in altra direzione di Marina Zinzani “E’ così”, dovresti saperlo vanno in questo modo le cose non puoi fare niente, solo accettare. Accettare, accettare...

I tramonti persi sotto il Covid-19

Immagine
Fregene (foto Angelo Perrone) Tra le cose che ci sono mancate durante il Covid-19, i tramonti che accarezzano l’anima di Cristina Podestà “C’è nel giorno un’ora serena che si potrebbe definire assenza di rumore, è l’ora serena del crepuscolo.” scriveva Victor Hugo. La cosa che più mi è mancata in questi mesi è stato il tramonto. Non si possono perdere i tramonti invernali e primaverili! Sono una cosa meravigliosa, entrano dentro in profondità; accarezzano l’anima; danno fiducia perché rappresentano la morte che si proietta nel domani.

Silvia Romano, tragedia di tutti

Immagine
Il dramma personale di Silvia Romano interpella tutti sul rapporto tra vittima e aguzzini: i valori di libertà e dignità che fondano la società   ( Angelo Perrone ) Ci sono segreti che non emergono mai. O lo fanno con difficoltà, e dopo un lungo percorso. Indicibili, misteriosi. Per questo sfuggono alla mente e al cuore. Rimangono dentro, da qualche parte. Senza trovare una via di uscita, una strada che li sveli, ne mostri il fondamento o la mistificazione. E accade che ciascuno se li porti dietro, perché in ogni caso c’è bisogno di tempo, forse di fortuna. Per fare chiarezza, prima di decidere il futuro.

Vita di un fiore

Immagine
Il fiore racconta la vita della natura di Marina Zinzani Se ti avvicinassi alla vita di un fiore ascolteresti la delicata sinfonia del mattino il ronzio di un’ape il cinguettio degli uccellini i pensieri degli alberi cogliendo i delicati frammenti di un’armonia.

La tua vita, figlia mia

Immagine
Figlia mia, il tuo arrivo ha cambiato la mia vita di Cristina Podestà E mentre il fiume scorre lento e la brezza accarezza i fiori e i tuoi capelli, ti guardo nel tempo in cui parli e sorridi e sento che nutro per te tutto l’amore che posso. Credo di essere inchiodata a te, pur sapendo che forse non è del tutto giusto e per questo a volte ti ho implorato di darmi un aiuto, per riuscire ad essere più distaccata e lontana. Il nulla intorno, se non ci sei.

Giappone, scrittura privata

Immagine
Giappone, la scrittura manuale che racconta storie di Marina Zinzani La mano va da sola si muove veloce diventa mezzo per il pensiero per l’anima per il respiro mano che raccoglie le sofferenze e le amenità e dipinge un foglio bianco quadri   e storie è la scrittura che viene dal profondo.

La normalità post Covid-19, tra distanziamento e digitale

Immagine
Non potrà esserci il ritorno al passato: soluzioni nuove (Angelo Perrone*) Il tessuto sociale, dopo il Covid-19, avrà bisogno di essere risanato in profondità e non basterà il fronteggiamento del virus, comunque lungo. La piccola buona notizia è che l’emergenza e la fase 2 potrebbero servirci a fare scelte oculate. Ne saremo capaci? Sconfiggere il virus rimane prioritario, perché solo il vaccino ci farà dire che siamo davvero fuori, ma non possiamo sprecare l’opportunità di oggi. Quando finirà la pandemia, saranno intervenuti cambiamenti troppo radicali per tornare indietro.

Covid-19, il parrucchiere per rinascere

Immagine
Il gesto di andare dal parrucchiere nel post Covid-19, un piccolo atto di libertà di Laura Maria Di Forti Lunedì 18 maggio i parrucchieri hanno riaperto le porte dei loro negozi. Giorno memorabile per anziane signore bisognose di tinta, per giovani capelloni desiderosi di un taglio che li faccia uscire improvvisamente e una volta per tutte dall’incubo degli anni ’70 e per ragazze smaniose di una pettinatura all’ultima moda.

Ladri di sogni?

Immagine
La strana denuncia di furto che lascia di stucco i carabinieri di Cristina Podestà “Scusi, non ho capito bene, che cosa le avrebbero rubato?” chiese sorpreso  il carabiniere.   “I sogni” rispose Elena. “Come i sogni signorina?” “Certo, i sogni.” “Mi scusi ancora, non riesco a comprendere. Vuole spiegare meglio come mai adesso è qui? Cosa è venuta a fare?”

Il perno eterno

Immagine
Cosa distingue l’effimero dall’eterno? di Davide Morelli L’effimero ha diversi tranelli e uno stile colmo di orpelli. Ma cosa è veramente eterno? Che cosa fa veramente da perno?

Le difficoltà della vita

Immagine
Dopo gli errori, che fare nella vita? di Marina Zinzani Gli errori e le persone sensibili chiudere una pagina un libro è la vita.

Quando passa il dolore del lutto?

Immagine
L'elaborazione del lutto e la prova del dolore di Nicola Ferrari Prendersi cura del dolore dopo il Covid-19: occasioni per capire come questa pandemia ha inciso nel cuore e nella vita delle persone, una possibilità per ascoltare e raccontarsi come stiamo attraversando la vita. Le testimonianze di chi ha perso un proprio caro e degli operatori sanitari che hanno assistito malati e famiglie.

La storia di Camilla, tra bellezza e sofferenza

Immagine
La storia di Camilla, bella dentro: una vita selvaggia e tremenda, di nascosta sofferenza di Bianca Mannu O Camilla! Nessuno si era accorto che esistevi e che faticavi orribilmente, in ultimo, a infilare un giorno appresso all’altro. Semplicemente tu non eri. Come tanti/tante, non eri, se non come un grafo su un supporto istituito per imperio di legge. Certo, la tua attuale condizione sociale ti avrebbe salvata dagli orribili cronicari per persone indigenti. Ma saresti potuta diventare strumento di profitto in una sala ospedaliera super attrezzata e contemporaneamente fungere da feticcio semivivo per motivare rituali Dies irae.

Ezio Bosso, musica e malattia: l'albero perduto

Immagine
Ezio Bosso, la malattia, la musica: amava la vita. Ci manca la sua carezza di Marina Zinzani Chissà dov’è quell’albero. “Stare al sole, e poi abbracciare un albero” erano i primi desideri di Ezio Bosso da esaudire, una volta finito il lockdown.

Buon giorno amore mio

Immagine
Amore mio buongiorno, carezze, emozioni. La mancanza del futuro. I pensieri di Maria di Cristina Podestà Così finiva il discorso di Claudio. E Maria, pensierosa, correva verso casa nella sera di plenilunio. Nessuna certezza dunque in questo loro rapporto complicato e difficile. Solo carezze, nessun futuro, neanche un giorno in più. Maria pensava invece a quanto amore lei aveva consegnato a Claudio, a quanto di sé, fiduciosa, aveva regalato, a quanta parte della sua vita gli aveva affidato, a come si era arresa ad ogni sua richiesta.

Silvia Romano e l'Islam: trovare Dio?

Tra gli insulti, la storia personale di Silvia Romano convertitasi all'Islam di Sonia Scarpante * (Commento di Angelo Perrone) (ap) I segreti e ciascuno di noi. Possono esserci strade che non si incontrano mai. Proseguono senza uno sbocco, che sveli il fondamento o la mistificazione delle scelte. A Silvia Romano potrebbe succedere di rimanere, ancora una volta, da sola. Con il suo tremendo segreto. Senza saperlo, senza fingere. Senza scioglierlo.

Come mai questa risposta?

Immagine
Ritrovarsi nei tratti dell’altro, il sogno inespresso di Davide Morelli “Ci vuole la stessa filettatura, perché avvenga l’avvitamento tra le cose, ma forse questa non è un’analogia forzata per tutti gli esseri, che vivono sotto il firmamento?”

Le mani della madre

Immagine
Mani di madre. Desideri, fantasmi, gesti di affetto e momenti. Verso il figlio di Marina Zinzani Le tenere mani che avvolgono un bambino appena nato. Le mani che lo sorreggeranno nei primi passi. Le mani che lo prenderanno in braccio quando sarà stanco, alle prime gite, zaino in spalla e scarpe comode. Le mani che lo tengono ben stretto, quando deve attraversare la strada. Le mani che gli indicheranno i primi pericoli.

Troppo tardi per noi due

Immagine
L’incontro dopo vent’anni: è troppo tardi per noi due di Paolo Brondi Non l’aveva più incontrata. Erano stati bruciati vent’anni. Ma un giorno, seppe da un amico che lei abitava non lontano da dove lui aveva aperto lo studio. Era sposata, aveva due figli. La casa era un rustico trasformato in elegante dimora. Lo ammirò, fermandosi un poco distante, senza scendere dalla macchina. Sperava di vederla uscire, avrebbe finto un incontro casuale.