domenica 17 maggio 2020

Come mai questa risposta?

Ritrovarsi nei tratti dell’altro, il sogno inespresso

di Davide Morelli

“Ci vuole la stessa filettatura,
perché avvenga l’avvitamento tra le cose,
ma forse questa non è un’analogia forzata
per tutti gli esseri,
che vivono sotto il firmamento?”
mi chiedevo, parlando con me stesso
o con un altro doppio più disincantato,
che rasentava ancora i muri
con passo incerto e trafelato.
Attendevo una risposta,
forse anche un giudizio sommario:
avevo gli occhi del testimone,
l’ansia dell’imputato.
Ma non ebbi risposta,
però la corte emise la sentenza
e venni risarcito
per ogni mio desiderio inappagato,
anche se l’inespresso o l’inesprimibile
regnò incontrastato.

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