Cose inanimate

La parte che ci compete, in ogni cosa


di Marina Zinzani

Vive chi è utile a molti, vive chi fa uso di sé stesso. Quelli, invece, che se ne stanno in disparte e che vegetano, si trovano nella loro casa come in un sepolcro. (Seneca)

Il prendere posizione, lo scegliere, il dire. Il non nascondersi, il metterci la faccia, l’affrontare. Preferire il silenzio se necessario, ritirarsi in disparte, se serve. Il prolungare la giornata, il riempirla di un raggio di sole con una cosa concreta, anche preparando un cibo, ascoltando, dicendo le parole giuste.
L’indignazione e l’informarsi, il legarsi agli eventi senza esserne travolti, ma percependo le ansie degli animi. La vita ha un sapore diverso, tocca la gioia non fatta di beni ma di momenti, di chiarificazione, di ricerca. E in questa ricerca si percepisce la scintilla di vita che tante volte appare misteriosa, impercettibile ai più.
Quello che guarda, assente, disinteressato e senza empatia, che osserva il suo orticello attento solo che niente turbi la quiete della sua casa, certamente avrà meno affanni. Ma forse ha vegetato, e la sua casa è quasi un sepolcro. Ogni cosa inanimata, prima di tutto il cuore.

Commenti

  1. Mi piace molto questa riflessione sul come rendere al meglio il bene più prezioso che abbiamo: la vita.
    Grazie Liana

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