giovedì 9 dicembre 2021

No vax? Quando la testa è rivolta altrove

Solidarietà alla Cgil dopo l'assalto (Ansa)

Vivere in una “bolla”, un mondo irreale


(Angelo Perrone) È possibile lasciarsi alle spalle due anni di pandemia? Trovare modi per risollevarsi? In questi mesi ci sono nel Paese segnali che fanno ben sperare. La crescita del 6% del PIL è un risultato superiore alle più favorevoli aspettative, anche se in parte dovuto al “rimbalzo” dopo il crollo. L’Italia potrebbe giocare il ruolo di locomotiva dell’Europa, si è detto, dopo anni ad arrancare.
Il dato è sottolineato con una certa enfasi, che maschera un fondo persistente d’ansia. Esiste un’aspirazione collettiva di risalita se non proprio di ricostruzione. Una speranza abbastanza concreta sulla quale convergono molte volontà, che certamente avrebbe bisogno d’essere integrata da un forte progetto, per sfruttare le risorse del PNRR. 
Però il secondo anno di Covid porta, con la variante Omicron, una nuova emergenza sanitaria, anche se meno drammatica delle precedenti. La normalità tanto cercata potrebbe rimanere un miraggio, se non fossero consolidati i risultati delle vaccinazioni. Il timore più grande non deriva tanto dalla pericolosità della nuova ondata epidemia, quanto dalle persistenti resistenze sociali contro i vaccini.
Il negazionismo ha fatto breccia tra la gente comune e da tempo anche nel mondo politico ed intellettuale, accomunando settori della destra e della sinistra, gli estremismi si toccano. Potremmo rimanere prigionieri delle nostre fragilità se non si riuscisse ad erodere quello zoccolo duro di no vax - no green pass – no a tutto, che, con testarda ostinazione, contrasta l’applicazione delle misure mettendo in pericolo la salute di tutti. 
Quanti sono poi costoro? Lo sappiamo con precisione dal 55° rapporto 2021 del Censis sulla situazione sociale del Paese. La percentuale di italiani che non crede al Covid è del 5,9%, mentre per il 10,9% il vaccino è inutile. Non è l’unico dato allarmante evidenziato dal report. Una percentuale (5,8%), analoga a quella di chi non crede al Covid, è convinta che la terra sia piatta. Nel rapporto sono elencate altre amenità: il 10% ritiene che l’uomo non sia mai andato sulla luna, mentre il 19,9% sostiene che il 5G sia uno strumento per il controllo dell’umanità da parte di poteri forti.
Cosa sta succedendo? La società è mutata a tal punto? Sono impressionanti il numero e l’ampiezza delle convinzioni infondate che riescono lo stesso a diffondersi. Il calcolo dei no vax (quale che ne sia la motivazione) è quello che ora interessa di più per le conseguenze, ma non è l’unica tesi strampalata, solo una delle tante sostenute da una certa fetta di popolazione. Magari saranno sempre le stesse persone e si tratta di una minoranza. 
Per fortuna il mondo, in maggioranza, è fatto di soggetti ragionevoli, che hanno fiducia nella scienza. Comunque, c’è una componente non irrilevante sul piano numerico, ostinata e rumorosa, che è impregnata di convinzioni insensate su tanti fatti ed avvenimenti riguardanti l’esistenza. È come se, per costoro, il mondo fosse una bolla a sé stante in contrasto con i dati di realtà e l’evidenza, una realtà altra. 

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