domenica 20 aprile 2025

Le notti puniche di Giacomo Leopardi

di Liana Monti

Un’opera breve, composta in formato di poesia e suddivisa in tre parti, Notte 1, Notte 2, Notte 3, forse proprio perché tre furono le guerre puniche.
Non in rima, ogni strofa è un pensiero nitido, chiaro, deciso.
Tutto inizia con un riferimento alla notte («Era la notte: un tenebrìo profondo») e termina con il sopraggiungere del giorno.
Il contenuto è un racconto breve, una rievocazione delle battaglie svoltesi, delle parti salienti dei combattimenti, degli eroi famosi che vi hanno partecipato, delle conquiste guadagnate e delle perdite subite.
Cosa resta dopo tutto questo? Dolore, sofferenza e infine immagini di morte. Tombe, ossa ignude, dopo tante battaglie. E infine il silenzio e la desolazione: «riguardo intorno, e nulla miro» e una notte che lentamente se ne va e lascia il posto al «sol nascente».
Le ombre si nascondono e lasciano il posto alla luce. La morte che lascia il posto alla vita. Una turbolenta alternanza di emozioni ci accompagna e ci invita a riprendere in considerazione il vero senso di tutto questo, di cosa vale veramente, di cosa è più importante.

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