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16 anni


Una vita oltre le convenzioni, quella di Marina Ripa di Meana. Ma la lunga lotta contro il tumore ne ha mostrato un volto più profondo, e ricco

di Marina Zinzani

16 anni: così Marina Ripa di Meana ha raccontato del suo male, 16 anni di lotta contro questo nemico subdolo, crudele, che è stato il suo compagno di viaggio.
Ne ha parlato il 18 dicembre a “La vita in diretta”, ed è emersa una figura dolce, sensibile, che sottolineava ciò che di buono porta anche la malattia, certe malattie, come il godersi i momenti di ogni giorno, i rapporti umani, perché niente è più scontato.
16 anni sono tanti, e fanno riflettere sui compagni di viaggio che sono tragici, quando ti prendono e decidono di accompagnarti, sono compagni che si presentano ad un incrocio, e decidono di seguirti, e tu non sai chi sono, cosa vogliono da te, e invece ti seguono, e poco dopo, poco dopo, comprendi che ci saranno anche nei giorni a venire, negli anni a venire, e devi conviverci.
Puoi dialogarci, con questi compagni, puoi cercare di ignorarli, puoi urlare al mondo il tuo disprezzo per loro, la tua rabbia serrarla nei pugni chiusi, nell’invidia verso chi sta bene, nel rimpianto di occasioni perdute, tante, troppe, occasioni perdute. Ma loro ci sono, sono lì, non se ne vanno.
E allora rimane la parte più profonda di noi, quella che il compagno subdolo e crudele non può intaccare: il cuore. E con quel cuore si possono aprire porte, sentire profumi, avere una vista migliore, un carattere migliore, una disponibilità verso gli altri che prima non si aveva.
Regali che forse sono quelli di cui parlava Marina Ripa di Meana il 18 dicembre. Ricordiamola così, testimone di una battaglia che con la sua voglia di vivere ha in qualche modo vinto.

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