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Visualizzazione dei post da marzo, 2021

L'etica della ripartenza post Covid

Le donne d'oro di G. Klimt Il filo dei rapporti personali, punto iniziale della ripartenza ( Angelo Perrone ) Il bisogno di fronteggiare il virus ha comportato lo sforzo di cercare altre strade per continuare a svolgere le attività di sempre, e permettere di sopravvivere.

Roberto Bicocchi e il Covid

A cucinare si imparano tante cose di Marina Zinzani Una notizia triste. Di quelle che fanno male, che rendono spaesati. Se n’è andato Roberto Bicocchi, il papà di Stefano, in arte Vito. Di coronavirus, un altro che muore, in questo incubo collettivo.

Se le cose fossero andate diversamente

“The Crown” su Netflix, Elisabetta II d’Inghilterra e il racconto di un’epoca di Marina Zinzani Se le cose fossero andate diversamente, se la ragione di Stato non avesse prevalso, se si fossero oltrepassati i bigottismi e il moralismo dell’epoca, se si fosse considerato l’amore non un capriccio, se si fosse compreso che quel sentimento passa poche volte nella vita, e nessuno, nessuno può interferire, spezzare, distruggere il futuro di due persone che si amano, forse la storia della principessa Margaret e di Peter Townsend sarebbe stata una storia felice.

Riflessi d'oro

L’oscurità che sa risplendere di Maria Cristina Capitoni Riflette con l’acqua e ricorda diffonde il calore è questo lo scopo del mare risplendere il sole.

Domande legali

Dietro la maschera

L’amore, sentimento da riconoscere di Cristina Podestà Un sentiero tracciato, una strada già scritta, un percorso conosciuto. Così pareva, invece è stato difficile. Ci siamo amati di un amore complicato, abbiamo creduto fosse inverno quando era estate. Un dissidio d’amore continuo e snervante.

Decifrare il confuso presente

Henri Matisse, La danza Il digitale pandemico e lo spazio delle relazioni umane ( Angelo Perrone ) È sempre stato difficile, oggi può essere inutile. Distinguere il mondo virtuale dalla realtà, la tecnologia dai comportamenti. Un esercizio complicato mentre, sotto la pressione del Covid, i piani si moltiplicano e saltano i parametri di riferimento.

La clessidra

L’incertezza che segna il nostro tempo di Marina Zinzani Si costruivano una volta a scuola, si univano due bottigliette, vi si metteva la sabbia, e si vedeva scorrere quell’analogia del tempo. Era un gioco da bambini, la clessidra.

Vetri

Detriti nel fiume della vita di Marina Zinzani Si insinuano dei pezzi di bottiglia  nell’acqua del fiume soffia la corrente li porterà via.

Arcobaleni

Sfumature di colori, sempre di Cristina Podestà Ho guardato il cielo. Non è sereno, pioggia fumosa lo sporca, chicchi di grandine lo sciupano e cristalli di neve lo imbiancano. Eppure è lo stesso che da un giorno all’altro accoglie mille sfumature di blu, viola, azzurro, cremisi, rosso corallo o grigio.

Sogni

Nelle tue mani, o in balia del caso di Cristina Podestà  Non so parlare, non so che piangere. Sono totalmente nelle mani di chi mi prende, sono assolutamente indifeso e fragile. Sono nudo ed ho freddo, la luce mi infastidisce ed ho paura.

Balocchi

La lentezza per capire i sentimenti di Maria Cristina Capitoni   Tiritere a baloccar la mente mentre distolta mi dedico ad altro non gioco né divertimento ma un frattempo che scivola svelto da un piano all’altro così ch’io possa apprendere più facilmente oltre al senso il nesso logico di un sentimento.

Fame d'amore

Incontrarsi lungo le rive del Mekong. Di nascosto, con avidità di Laura Maria Di Forti Durante una cena offerta in casa dell’amica, Alice conobbe Joseph. Aveva un aspetto molto gradevole e lei lo trovò bellissimo. Aveva il fisico slanciato, era alto, longilineo, aveva un portamento aristocratico perché il padre era un conte inglese molto ricco. Aveva studiato a Oxford ed era elegantissimo anche in un paese caldo dodici mesi l’anno. Il volto, invece, tradiva la discendenza vietnamita da parte di madre. Gli occhi leggermente allungati lo rendevano molto attraente e i modi estremamente gentili, quasi ossequiosi, tipici della cultura materna, gli donavano un’attrattiva misteriosa.

La poesia di tutti di giorni

21 marzo, celebrare la poesia nel primo giorno di primavera di Marina Zinzani Parola poco frequentata, a tratti fuori moda, rilegata a ricordi sui banchi di scuola: la poesia sfiora, accompagna, e non viene notata. Non ci si accorge della poesia all’inizio di una relazione, anche se la magia pervade quel momento misterioso e fatato.

Occhi spavaldi

Cloe, due enormi occhi azzurri, riccioli castani: una bellezza audace di Laura Maria Di Forti Quando Giulio arrivò in libreria, Matteo sorrise. Entro pochi istanti, quella parte della libreria si sarebbe trasformata in un teatro e la commedia sarebbe cominciata, gli applausi del pubblico sarebbero scrosciati e la magia della rappresentazione si sarebbe propagata nell’aria come il profumo si alza da un prato pieno di narcisi e gelsomini.

Sentieri

Tutto cambia, e diventa oscuro, oltre quel limite di Maria Cristina Capitoni Che il sentiero al ritorno non mi spinga oltre casa mia perché è questa l’altitudine giusta, sotto non posso scendere ché tutto si trasforma nulla è più come sembra, la nebbia copre volti ed opinioni ed io non so più distinguere i buoni da chi si affanna ad inventar ragioni.

Visioni

Noi, in cerca di parole rassicuranti di Laura Maria Di Forti Non sono più quella di ieri, non so come sarò domani. Ma posso dirti come sono oggi, con i miei ieri (Alda Merini). La grandezza dei poeti, dei visionari che usano l’intelligenza per sondare il carico umano di sentimenti e pensieri, è proprio nell’uso delle parole. Ne bastano poche, a loro, per dire grandi cose, per cogliere la verità insondabile, quella davanti a tutti eppure così difficile da vedere.

Valigie pronte

Giornate di marzo, il solito tran tran. Sino a quel momento di Giovanna Vannini C’è odore di pranzo, la finestra è aperta a libro, la cappa aspirante sopra ai fornelli gira al massimo. Fa rumore, disturba il silenzio prima del rientro. Marzo porta luce, le giornate allungano e il giardino di casa esposto a nord s’illumina dei primi raggi di sole. Celeste in cucina si muove piano, cadenza i passi. Conosce a memoria quanti ce ne sono dal piano cottura al frigo, dal frigo alla dispensa, dalla dispensa al lavello.

Punti di vista

Piccole cose: saper vedere la vita di Cristina Podestà Aveva voglia di cose buone quel giorno Valentina. Si era alzata allegra, gioiosa e sorridente. Sentiva una forza nuova, il cuore lieto, le mani frizzanti e desiderose di fare qualcosa.  Uscendo in strada per correre al lavoro, si era scoperta paziente nel traffico che risuonava della sua canzone pop preferita. Accolta con un saluto cortese dal portiere dello stabile ove lavorava, aveva salito le scale perfino senza fiatone.

Verso Pasqua

2021, un anno di Covid: cosa è cambiato? di Laura Maria Di Forti Di nuovo. Abbiamo avuto il Natale blindato, trascorso in solitari pranzi e cene, vivande come da tradizione festiva mangiate in silenzio con contorno di addobbi ipocritamente messi in scena per ingannare la nostra solitudine, e ora ci tocca vivere anche la Pasqua lontana dai nostri cari affetti e dalle squillanti risate di una giornata passata all’aria aperta, un maglione caldo e magari un berretto a proteggerci da un vento di inizio aprile, vento ancora frizzante e foriero, chissà, di nuove perturbazioni.

Diventare vecchi

La vita scorre, per ciascuno, in modo diverso di Marina Zinzani Scivolano le stagioni, i volti cambiano, appaiono le rughe. Si guarda il tramonto come qualcosa che ci è familiare, diventa il nostro tramonto, seppur con striature di arancione all’orizzonte, e qualche nuvola rosa. Ma non si diventa vecchi se permane la curiosità, se si sorvola sulle cose stupide e inutili, se si allontana che ci vuole attirare in basse logiche e in tristi riflessioni, avvilenti.

Giorni dell'infanzia

Il sapore dolce di una stagione di vita ormai trascorsa di Cristina Podestà Un sogno è sempre qualcosa cui si tende ed è difficile da realizzare. È il raggiungimento di una meta agognata. In quel sogno c’erano un glicine di color lilla tenue e un’edera rampicante che abbracciavano l’antica casa colonica.

Quando la comunicazione è tossica

"Il bacio" di P. Klee ( Angelo Perrone ) Dopo un’intossicazione occorrono rimedi. Un po’ di digiuno è salutare se si viene da un’abbuffata di carboidrati. Così accade anche nella comunicazione (tv, giornali, social), se a lungo prevalgono affollamento e confusione. Prendere le distanze da ribalte rumorose non è solo “cura da cavallo”. In fondo conoscenza e memoria sono cosa diversa dalle bacheche virtuali: le immagini più nitide paiono sfuocate e le parole perdono verità. Però sarebbe stravagante e snob opporre all’eccesso il suo contrario.

Il bacio

"Il bacio" di F. Hayez (1859) Il gesto di sempre, ogni volta diverso di Laura Maria Di Forti Irriverente, spregiudicato, sfrontato,  desiderato, cercato, sognato, ma anche disprezzato, rifiutato, deriso. Insolente, ardimentoso, appassionato, amato, voluto, gradito, ma anche vietato, ostacolato, represso. Il bacio può donarti le ali, farti conoscere il paradiso e nutrirti di amore. Il bacio ti spinge nella perdizione dei sensi, il bacio è tutto, è un miracolo,  il bacio è infinito, è l’eternità che si concede, l’armonia del creato, è il senso della vita.

Invidia

I mille volti dello sguardo invidioso di Laura Maria Di Forti Occhio che vede la superficialità delle cose. Guarda con disprezzo, giudica con arroganza. Con malignità pregusta la sconfitta degli altri,  nemici tutti, eterni rivali. L’insuccesso degli altri è il traguardo, la perdita di ogni cosa, lo smacco, il tracollo e l’unico desiderio è pianto e sofferenza.

Una serata in giardino

Era impacciata, poi accadde qualcosa di Cristina Podestà Probabilmente quella sera non avrebbe dovuto uscire. Claudia non era convinta. Si guardava e riguardava allo specchio, metteva e toglieva scarpe diverse e il letto era stracolmo di abiti provati e gettati via.  Poi Micol aveva suonato alla porta e, con insistenza, l’aveva spronata a scendere.

Tutti depressi

Perché appassiona la storia di Harry e Meghan di Marina Zinzani Ci sarebbero tante cose da dire. Prima di tutto che non seguo la cronaca rosa e le faccende reali, quella è cosa di mia moglie. Ha poche soddisfazioni, si divide fra il lavoro e la casa, e si interessa di Harry e Meghan, della loro fuga negli Stati Uniti come fosse un affare di famiglia. Quando si parla di loro in televisione mi dice “Aspetta, devo sentire!”

La qualità della comunicazione

( Angelo Perrone ) La comunicazione, da parte di istituzioni e soggetti pubblici, ha subìto una trasformazione vertiginosa. Non è soltanto colpa del digitale in sé, come se il web fosse una macchina infernale capace di triturare il buono e convertirlo in negatività.

Malinconia

Una dolcezza che sa scolorire in tristezza di Laura Maria Di Forti Ci culla piano, quasi dolcemente. Una nebbia rende ovattata ogni cosa E sembra custodire chissà quali segreti. Ma poi la nebbia si trasforma, diviene pesante, opprimente, non ci dà tregua questa malinconia silenziosa e ingombrante. Sbiadisce il sorriso, scolora la gioia. E i nostri cuori, alimentati dalla malinconia,  inaridiscono come foglie secche sul ciglio della strada.

Amore

Coppia d’innamorati al tempo del Covid di Laura Maria Di Forti Li ho visti una sera tornando a casa, belli come solo la sconsiderata giovinezza può esserlo e felici come bambini davanti alla vetrina dei balocchi.

Alchimie

Si impara dal dolore? Il seme che può germogliare di Marina Zinzani La frequentazione del dolore non rende migliori è stanchezza, avvilimento, resa solo gli alchimisti  sanno trasformare il male i semi nascosti nella terra diventano piantine timide che si affacciano alla luce del sole. 

Fiori

Il sortilegio meridiano, tra scempio e sacro di Bianca Mannu Corimbi rosa –chi l’avrebbe detto? – su quello scarabocchio di forse verde scaturito in un canto abbandonato dalla sete inestinguibile del cortile sterrato. *

8 marzo, insieme per cambiare

Proclami e tanto da fare. Per le donne. E non solo di Laura Maria Di Forti Festa di tutte le donne. Si preparano programmi televisivi, si annunciano proclami a favore dei loro diritti, si comunicano nuove battaglie e nuove iniziative. E poi ci sono le commemorazioni, le frasi ad effetto, comici che scherzano sulla parità dei sessi, film romantici mandati in onda per appagare il sempre intramontabile romanticismo femminile.

8 marzo. Festa delle donne

 

Fiato

Il ritratto della mente in un soffio di Bianca Mannu Un fiato. Neanche. Solo un’emissione che si vorrebbe grido forse strido ma meglio trillo esile

Strade

Girovagare senza meta: perché? di Maria Cristina Capitoni Potevi tutto e il suo contrario nessuna strada era sbagliata bastava percorrerla d’un fiato, tornavi indietro a volte altre restavi aspettando la nuova idea passare per poi salire al volo senza pagare.

L'etica del giudice

Privato e professione: il conflitto tra sentimento e dovere nella serie tv Your Honor di Marina Zinzani In questi giorni Sky sta trasmettendo una serie che ha avuto molto successo negli Stati Uniti, “Your Honor”. È la storia di un giudice, Michael Desiato, che per proteggere suo figlio infrange tutte le regole morali che lo avevano fino ad allora contraddistinto.

Covid, un anno dopo

Paure, delusioni, la fiducia a cui non rinunciare di Cristina Podestà Un anno con il Covid. Sembra un attimo ma è già trascorso un anno. Lo sconosciuto nemico ci sta torturando già da 12 mesi. E ancora non vediamo luce in fondo al tunnel. I vaccini, a volte ci sono, a volte li promettono.

Gettoni del telefono

Era solo ieri: la nostra vita trasformata di Cristina Podestà Non riesco sempre con lucidità ad immaginare la vita prima dell’avvento del computer e dei social. Come si sceglieva l’hotel per le vacanze, la pizzeria dove andare con gli amici o il bar per l’aperitivo?

Azioni che tornano

Settembre 1945. Un po’ di giustizia a questo mondo di Laura Maria Di Forti Anna guardò il Parroco con un’aria sconsolata in volto, gli occhi ancora gonfi di pianto. Aveva quarant’anni portati male, malissimo anzi, perché ne dimostrava sessanta e se ne sentiva cento. Aveva sempre faticato, d’altronde, senza risparmiarsi mai.

Draghi: novità dello stile

Il dibattito pubblico senza il vociare ciarliero e inconcludente ( Angelo Perrone ) Prima delle novità politiche, ha fatto colpo lo stile della comunicazione nell’avventura di Mario Draghi alla guida del governo.  Nessun sito personale, niente profilo social, zero presenza sui media. Tanto meno il “vociare” continuo che sembra il portato inevitabile della società moderna al tempo del digitale, ed è solo rumore di fondo, spesso privo di senso.

E adesso che fare?

La forza misteriosa che ci viene in soccorso di Cristina Podestà È come un imprevisto, un contrattempo, un inciampare mentre stai camminando. D’improvviso il percorso diventa accidentato e difficile, mentre fino ad un attimo prima tutto era chiaro e pianificato.

Leggera come piuma

Ottobre 1944. Sogni in una piccola stanza di monastero di Laura Maria Di Forti Le era sempre piaciuto andare a scuola. Ricordava il sorriso della maestra, i visi delle compagne di classe e il momento magico dell’intervallo, quei dieci minuti in cui si poteva chiacchierare e persino giocare a Un due tre stella.

Un mazzo di fiori

Come prima, l’avvenire difficile di Marina Zinzani Un giorno di sole una passeggiata ricordi che affiorano una vaga felicità prima ora luoghi quasi di fantasmi nell’attesa, certo che tutto cambi e si ritorni come prima

Cecità di Josè Saramago, l'insensatezza del male

di Bianca Mannu (Introduzione di Angelo Perrone) ( Angelo Perrone ) Non si è premio Nobel per caso. Cecità , il capolavoro di Josè Saramago (1995), è un testo duro, difficile, aspro. Da scoraggiare i più intraprendenti mossi – in questi tempi di reclusione - da benevola propensione verso le “buone letture”.