venerdì 12 marzo 2021

La qualità della comunicazione

(Angelo Perrone) La comunicazione, da parte di istituzioni e soggetti pubblici, ha subìto una trasformazione vertiginosa. Non è soltanto colpa del digitale in sé, come se il web fosse una macchina infernale capace di triturare il buono e convertirlo in negatività.
È avvenuto un cambiamento nel rapporto tra politica e società. Tra gli stessi soggetti che operano pubblicamente. Ed è mutato in profondità l’atteggiamento del cittadino nel dibattito sociale. 
Si avverte questa trasformazione ricordando le abitudini più recenti. Certi caroselli sui media. Quella compagnia di politici, esperti, commentatori, tuttologi, sempre alla ribalta sui talk, richiamati da eventi e circostanze d’occasione. È pervicace l’illusione che la presenza martellante e invasiva abbia qualche utilità, per il successo personale, la diffusione delle proprie idee, la crescita del consenso politico o elettorale.
Se si sfugge alla banalità e all’effimero, il rischio è dar corso ad una comunicazione di scarsa qualità ed efficacia, che non contribuisce alla formazione dell’opinione pubblica. Per questo obiettivo, essenziale al funzionamento della democrazia liberale, servirebbero dati affidabili, informazioni controllate, contributi approfonditi.

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