Libeccio

Le voci al risveglio


di Cristina Podestà

Il giorno si risveglia, seppur con vento di libeccio e battiti di ali che fuggono impaurite. Il cielo è minaccioso e scuro, i rami si piegano e i fiori si spezzano volando via come coriandoli gettati in aria. 
Tutto intorno è un verde smeraldo, si sente il frusciare di foglie, a tratti lo scroscio dell’acqua, talora un vocio lontano. E la mente vaga e ritorna, basta un soffio per sparire ma poi, attratti come da una calamita, si torna per ricominciare da capo.

Commenti

  1. La mente che osserva la vivacità della natura, suoni, colori, movimenti, e si lascia trasportare dal vento. Quasi una forma di meditazione in contemplazione del creato.
    Grazie

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