venerdì 9 aprile 2021

I costi della pandemia

Le proteste di piazza e l’emergenza sanitaria


di Cristina Podestà
(Commento di Angelo Perrone)

(Angelo Perrone) Ci sono le strumentalizzazioni degli agitatori di professione che si infiltrano ovunque e profittano del disagio della gente. Le violenze di piazza sono sempre deprecabili. Però l'impoverimento di tanti è reale e doloroso. 
Cresce il malessere perché è ancora lontana la via d'uscita. Molti sono allo stremo, non solo chi ha protestato in strada. Un milione di persone ha perso il lavoro in un anno, altri guadagnano meno del necessario per arrivare a fine mese.
Il bisogno di aiuto è innegabile, Servirebbe dare una mano a chi è in difficoltà, ma il fatto è che non basta nemmeno questo. I sussidi non sono la soluzione. È l’economia che deve ripartire al più presto.
Il punto allora è sempre lo stesso: la normalità è impossibile senza sconfiggere il virus, perciò la sicurezza sanitaria è la premessa di tutto. Le proteste lo confermano: il passo di autorità e cittadini per venirne fuori è troppo lento.

(Cristina Podestà) Quando in un Paese prevale il sonno della ragione è la fine per il suo popolo. Le immagini delle proteste di piazza contro le chiusure di negozi ed attività, fanno cadere le braccia!
Siamo in mezzo ad una pandemia, una situazione mai vissuta prima, di un terribile momento che, anche se dovesse terminare domani (e purtroppo non se ne intravede la fine!), lascerebbe sul campo molti morti e feriti!
I politici hanno l’obbligo di prendere in mano le questioni e agire, non nascondersi e centellinare i loro interventi tutelando al massimo i propri interessi. Siamo in allerta, in emergenza sanitaria ed economica!
Solo qualcuno può fare qualcosa, e lo faccia! È doveroso tentare di salvare ad ogni costo questa povera umanità che annaspa, inerme e spaventata. 

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