(Angelo Perrone) Nel borgo, dove la luce del giorno si ritira presto e le ombre si fanno lunghe, esiste un’usanza antica: prestare il volto ad altri. Quando l’aria si fa più fredda, ogni abitante indossa una maschera prima usata da altri.
C'è l'uomo che lavora sui numeri, ma al calar delle nebbie calza il volto del saltimbanco, e dispensa allegria.
C’è la guardiana, inflessibile, che si copre con l’effigie del sognatore e si aggira tra le vie con passi leggeri. 

 
 















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