di Liana Monti
“Ma chi mi scuserà, s’io non so dire
ciò che mi fai sentire?”
Una raccolta di poesie con rime intrecciate, articolate, fantasiose, amorose. Poesie composte in vari formati, fra cui i sonetti, che catturano nella loro maestosa perfezione.
I temi su cui si basano sono di vario tipo, ma il più ricorrente è l’Amore che Dante nutre, alimenta, e lo ispira in questo come in moltissime delle sue famose opere: “Per quella moro c’ha nome Beatrice.”
Durante la lettura si riscopre la bellezza e l’intensità dei versi armoniosi. Le rime non sono mai forzature, ma naturali e si alternano fluide.
Il linguaggio talvolta non è semplice da seguire e non basta una lettura veloce per comprendere appieno ciò di cui si sta parlando e soprattutto la grande emozione che ha ispirato ogni singolo verso. A volte è necessario rileggere più volte qualche passaggio per entrare meglio nel profondo.
Troviamo alcuni vocaboli che ci portano indietro nel tempo: “Unquemai”, “Hagli”, “Sailo tu, e non io.”
Si susseguono le tensioni, le passioni, i desideri e un amore perennemente incompreso, che tormenta e fa soffrire:
“Se la vertù d’Amore a morte move. …
Non hai respetto alcun del mi’ dolore.”
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